Image Slider

Partecipo a...Link Christmas Party

lunedì 30 novembre 2015


Buongiorno amici de il mondo di sopra, come avete passato questo weekend? Io non ho riposato per nulla, freddo freddo e sistemazione mobili. Con l'avvicinarsi del periodo delle feste io e mio marito abbiamo approfittato nel comprare qualche nuovo mobiletto per la camera e nel sistemare totalmente il garage.. e quando se non la domenica giorno di riposo per entrambi? Poi mi si chiede come mai in settimana sono una strega esaurita.. vedete un po'.

Bando alle ciance comunque! Oggi voglio proprio iniziare questa giornata con un tag carinissimo, ringrazio il blog I miei magici mondi e il blog Libri al caffè, sia per l'inventiva che per la nomina da quest'ultima.

Andiamo quindi a giocare:

(tratto da i miei magici mondi) Cos'è e come funziona?

Allora, come tutti i link party a cui ho partecipato, questo servirà a far conoscere il proprio blog e per farlo basterà seguire piccole e semplici regole.

1. Diventare lettori fissi di questo blog. (Nel caso già lo foste basta ricordarlo nei commenti).
2. Copiare il banner da inserire nel proprio blog.
3. Rispondere a 4 domande sul Natale, domande collegate al mondo dei libri naturalmente.
4. Condividere questo post con google più (vi basta un semplice click)
5. Invitare altri due blog a vostra scelta e naturalmente, comunicarlo ai diretti interessati.

Ogni volta che risponderete alle domande sui vostri blog, lo posterò anch'io, in modo da aumentare la visibilità per entrambi.

Pronti...? Via:

1. Quale libro ti piacerebbe ricevere per Natale?

Ahimè iniziamo subito questo gioco con una domanda davvero difficile, il libro che mi piacerebbe ricevere per natale è una domanda micidiale! Un libro, ma magari avere solo un libro da ricevere.. i libri che vorrei sono tantissimi e sono sempre in continuo aumento. Se devo scegliere un libro che bramo da parecchio tempo e non riesco mai ad acciuffare, è la Trilogia del mondo di inchiostro. Non ho mai letto i libri e questo unico volumone mi prende terribilmente.










2. Quale libro secondo te caratterizza il Natale?

Un libro che caratterizza il Natale, anche qui.. di libri ce ne sono parecchi da citare, ma uno che mi è sempre piaciuto leggere e perdere nei film è il canto di natale di Dickens. So che la scelta può sembrar scontata, ma è un libro che sin da bambina ho sempre amato e letto con quasi timore. Un libro che deve accompagnare il freddo e la neve che arriva con queste feste.














3. Quale libro regaleresti a Natale?

Che bellissima domanda! Quest'anno i libri che regalerò a Natale sono tantissimi e di vario genere, c'è il fantasy, il saggio, il thriller.. e ognuno di loro è specifico per una persona, quindi non posso consigliare un libro tra questi presi, ma posso comunque fermarmi e consigliare un libro che credo apprezzerete tutti, il canto del ribelle della casa editrice Garzanti. Un libro che ho letto, amato e recensito.. un libro che diverte perchè sotto sotto siamo tutti un po' cattivi..











4. Quale libro hai ricevuto a Natale e lo conservi ancora?

E qui mi fermo e sospiro. Quando penso alla mia famiglia e ai periodi delle feste, nella mente arrivano ricordi di tavolate e pranzi e cene dai nonni con i parenti, l'odore di buono dalla cucina della nonna, le risate con i cugini e la voglia di stare insieme e non perderci nemmeno un attimo. Quando si è bambini spesso non si apprezza tutto questo, si spera di crescere in fretta e "festeggiare con gli amici grandi", ma poi quando si è grandi e si perdono queste cose,ahimè solo i ricordi li tengono stretti.. comunque.. ecco un libro che ho ricevuto in questo periodo di festa è stato il magico regno di Landover, credo che sia stato uno dei primi libri che ho letto e che conservo ancora.. le pagine sono ingiallite, gli angoli ormai invecchiati.. eppure è un libro che ultimamente sfoglio spesso e che mi ricorda momenti felici.

Acquanera. Recensione

venerdì 27 novembre 2015
Buongiorno amici de il mondo di sopra, oggi qui in questa terra oscura il freddo si fa sentire più del solito e mi ritrovo ad accendere i riscaldamenti e ad optare per indossare tre maglioni. Nemmeno i gatti hanno la forza di alzarsi dal letto, che vita da gatti eh?!
Oggi voglio parlarvi di un libro che mi è piaciuto tantissimo e non finirò mai di ringraziare la Tea Libri per avermene inviato una copia.

Prima di parlarne lasciate che ve lo presenti

Titolo: Acquanera
Autore: Valentina D'urbano
Editore: tea
Prezzo: 10,00 e. cartaceo
Pagine: 357

Sinossi:
E' un mattino di pioggia gelida quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall'ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole.
Fortuna pensava di essere riuscita a scappare, di aver lasciato finalmente il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all'erosione dell'acqua nera del lago. A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l'improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno, è la forza invisibile che ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo...





Amo i libri scritti da una donna che parlano di donne, l'energia femminile è cosi prepotente che carica scorre veloce nelle pagine.

Il mio amore per il ritmo della scrittura di quest'autrice, nasce un po' al contrario visto che ho iniziato a conoscerla grazie ad Alfredo, il suo nuovo romanzo dal punto di vista di lui che tratta appunto, del protagonista di Il rumore dei tuoi passi, che spero di riuscire a leggere presto.

Quando la Tea mi ha dato la possibilità di recensire questo libro sono sin da subito rimasta colpita dalla copertina del libro così intrigante e decisa.

E' la storia di tre donne dove troviamo Fortuna ,una delle protagoniste, che ci racconta tutta la vicenda.

Fermatevi un attimo ad immaginare questo paesino di pochi abitanti, dove il tempo sembra sempre fermo intorno ad un lago nero sempre misterioso e anche un po' inquietante. 

Ecco ci siete? Andiamo avanti..

Nella valle era la presenza del lago
a scandire il tempo e le stagioni, le morti e
le nascite. Il lago apparteneva a tutti e tutti
gli appartenevano. Lo temevamo, ma lo amavamo anche.
Per questo, i morti del lago erano i
morti di tutti, a prescindere dalla loro provenienza.


Ora immaginate sempre la solita classica gente, quella che si spera sempre che sia in minoranza, quella che ha paura dell'altro e così comincia a deriderla, a fargli del male, ad isolarla..

Ecco ci siete anche qui? Beh benvenuti quindi a Roccachiara.

Qui troveremo le tre donne che per colpa di una maledizione (o forse un dono?) si trovano esiliate dalla "società", derise dal loro vivere e quotidianamente si ritrovano a lottare duramente contro le avversità e le negatività.

Donne diverse e fuori dal mondo, diverse forse per colpe non loro.. sembra di rivivere la stessa sensazione adesso e ovunque.

La scrittura come vi stavo dicendo prima, è scorrevole e cupa, profonda come il lago e un vortice di emozioni come una tempesta in mare. Leggendo questo libro ci ritroveremo davanti a tantissime emozioni: rabbia, dolore, paura, solitudine, amore, amicizia, fiducia e per finire anche un pizzico di speranza.

L'autrice ci mette in dubbio su tutto, pagina dopo pagina i dubbi saranno sempre tanti e ci ritroveremo a non essere d'accordo su molte scelte delle protagoniste. Nonostante il non riuscire a condividere le loro scelte, non riusciremo a non affezionarci ai personaggi che spiccano nel libro.

L'amicizia tra le donne e l'amore forse diverso da ciò che ci si aspetta da una madre, fidatevi vi lascerà il segno. Vi rimarrà dentro come un pugno e non riuscirete ad andare avanti.

Spesso mi sono trovata a chiudere il libro e ad aspettare il giorno dopo per riprenderlo per via del coinvolgimento che porta.

E' inutile dirvelo in quanto penso che si sia capito, mi sono letteralmente innamorata dello stile dell'autrice e spero di leggere ancora tanto altro.

Dalla prima all'ultima pagina ho divorato ogni riga con il ritmo di un battito del cuore che andava sempre più veloce, per aspettare la ricerca e la fine di tutta la vicenda. Avrei voluto avere di più da questo libro, nonostante ciò che mi ha lasciato. Avrei voluto avere un finale diverso, più lungo, un non finire.. avrei letto altre mille pagine di questo libro, pur di non lasciarlo andare.

Non è un libro da sottovalutare, nè un libro adatto a tutti perchè è un libro difficile, ma vale la pena leggerlo nonostante l'anima che si lascia. Perchè fidatevi, quando arriverete all'ultima pagina, perderete un pezzo, una piccola energia della vostra anima.

Che cosa è successo? Gridò Elsa dalla cima delle scale. Il giovane era seduto sul primo gradino. Le voltava le spalle e piegato in avanti si teneva la gamba destra, lamentandosi in una lingua sconosciuta. In ginocchio di fronte a lui, Onda riduceva a brandelli il tessuto dei suoi pantaloni. Ne strappava via interi pezzi, con mani rabbiose. <<Lo devi aiutare, mamma>> <<che cos'ha?>> Onda alzò entrambi le mani. Anche nell'oscurità delle scale, Elsa vide che la pelle di Onda era imbrattata di sangue fino ai gomiti. <<muore dissanguato se non lo aiuti>> con un balzo raggiunse sua figlia, la costrinse a farsi da parte. Una lunga ferita frastagliata attraversava la gamba del ragazzo. il sangue scuro ne usciva a fiotti regolari.

Consiglio questo libro a chi ha emozioni e ha voglia di distruggerle e ritrovarle.










Appuntamento con la strega: La Dea Bastet

giovedì 26 novembre 2015




Nella scorsa puntata abbiamo visto gli animali totem e il loro significato. Oggi parliamo di una Dea a cui sono molto legata. La Dea Bastet.

In Egitto, il simbolismo del fuoco appartiene di solito alla forma della dea Bastet, dal corpo o dalla testa di gatto, e a Sechmet, dea dalla forma di leonessa.

Mentre la dea leonessa simboleggia l'aspetto negativo e divorante del fuoco-sole-deserto, l'occhio del sole che brucia e giudica, Bastet, pur essendo una dea orientale, è una dea non solare, ma lunare.

Per la luna, come per il sole, infatti, l'oriente simboleggia la nascita e l'occidente la morte.

Il gatto notturno, con i suoi occhi che, come si crede, diventano rotondi quando c'è la luna piena, è, come si può comprendere, un animale lunare; perciò è verde, appartiene alle donne incinte e ha per figlio la luna, il cui compito è "rendere feconda la donna e far crescere il seme umano nell'utero della madre", "e si credeva che egli avesse questo potere speciale per il suo carattere di 'luna che genera la luce'."

Nel vasto e multiforme pantheon egiziano Bastet è la dea gatta, rappresentata come donna dalla testa di gatto o come una gatta nera, il suo luogo di culto era la città di Per Bast –che i Greci chiamavano Bubastis- , nei pressi dei delta del Nilo, a circa 80 km a nord-est del Cairo.

Dalla VI dinastia il culto si diffuse nell’Egitto, da locale che era inizialmente, e sotto il regno di Pepi II si immaginava Bastet come l’equivalente della Hathor di Dendera; Bastet aveva il potere di stimolare l’amore e la sessualità, e questa è una delle ragioni per cui il suo culto fu così popolare.

Erodoto racconta che vi si svolgevano dei festeggiamenti periodici in onore della Dea, con grande afflusso di fedeli e…

Arrivano in barca, uomini e donne assieme, in gran numero su ogni imbarcazione; mentre camminano molte donne fanno musica con dei sonagli, degli uomini suonano il flauto, mentre altri cantano e battono le mani. Quando incontrano una città lungo il fiume portano la barca a riva, ed alcune donne continuano a suonare, come ho detto prima, mentre altre lanciano insulti alle donne del luogo ed iniziano a ballare agitando i loro abiti in tutti i sensi. 
All’arrivo celebrano la festa con dei sacrifici, e si consuma in questa occasione più vino che in tutto il resto dell’anno

Lo stesso Erodoto afferma che il tempio di Bastet, costruito in granito rosso,  era il più bello del paese e che vantava il maggior numero di fedeli, parlando di almeno 700000 persone, “bambini esclusi”.

L’importanza di queste feste sembrava poco realistica agli egittologi del tardo ‘800, ma nel 1887 un archeologo di nome Henri Édouard Naville, scoprì il sito e dimostrò la veridicità dei resoconti di Erodoto.

A Bubastis è stata rinvenuta una grande necropoli di gatti e, sempre Erodoto, ci dice:

“I gatti defunti vengono portati a Bubastis, dove sono mummificati e sepolti dentro delle urne sacre”



Migliaia di felini furono sepolti in gallerie sotterranee della città e dei dintorni di modo che potessero portare il messaggio del loro padrone fino agli dei. Naville fece ricerche sia nel sito del tempio di Bubastis sia nelle catacombe dei gatti, oltre che in alcune sepolture faraoniche, e provò così che si trattava eventi religiosi considerevoli, i cui devoti erano di ogni classe sociale della popolazione egizia.

Bastet è indicata figlia di Ra, oltre che come uno dei suoi “occhi”, ossia che veniva inviata per annientare i nemici dell’Egitto e dei suoi dei.

È una dea dal duplice aspetto, pacifico e terribile: nella sua forma di gatta o di donna gatto è la dea benevola, protettrice dell’umanità, dea della gioia e delle partorienti; nel suo aspetto feroce è nota per le sue collere, rappresentata con testa leonina, ed identificata con Sekhmet, la Possente, dea della guerra (oltre che della medicina).

Come tutti i felini è attraente e pericolosa assieme, dolce e
crudele: è il simbolo della femminilità, la protettrice del focolare e della maternità, ma è anche pronta a lottare quotidianamente col serpente Apophis, colui che contrasta la corsa della barca solare e delle forze benigne della creazione.

In una delle tombe della valle delle regine è raffigurata portando dei coltelli per proteggere il figlio del re, e si dice che abbia partorito ed allattato il faraone, del quale sarebbe la dea protettrice.

Suo attributo era il sistro, strumento musicale creato da Iside, e detenuto anche da Hathor; uno degli appellativi della dea gatta era “Signora delle Bende”.

Una leggenda dice che Ra, offeso dall’umanità, inviò Hathor per punirla e sterminarla; la dea, una volta assunta la forma di Sekhmet, iniziò la strage; in seguito Ra, mosso a più miti consigli anche dagli altri dei, cercò di richiamare la dea furiosa: a questo scopo fece preparare della birra mischiata con ocra rossa per avere una liquido simile al sangue, e lo fece versare sul terreno. Sekhmet lo vide e lo bevve, ed ubriaca si addormentò, calmandosi. Passata la collera la dea assunse la forma di Bastet;

un’altra variante del mito afferma che Bastet si bagnò nel Nilo e che in seguito tornò a Bubastis: sembra i devoti egiziani ripercorressero questo viaggio in onore della dea e  come venerazione per i gatti.

Il tema della dea in forma terrificante, ed intossicata dalla distruzione è presente anche in altre culture: basti pensare al mito della nascita di Kali per gli induisti, che presa dall’ebbrezza del sangue mentre distruggeva i demoni mise a rischio l’umanità intera finché il marito Shiva non le si sdraiò sotto i piedi, facendola così riscuotere e tornare alla realtà.

I riti in onore di Bastet erano incentrati sull’idea della purificazione e la profumazione, con riferimento alla purificazione femminile durante il ciclo mestruale.


Dopo la fine della lunga era faraonica furono scoperte moltissime statue di Bastet, adorne di ori, con le code che accompagnano il corpo girate verso destra, doni, profumi e tesori.

Bastet seduce e incanta, in lei vi sono il maschile solare e il femminile lunare, la forza luminosa a tutti palese e la potenza indipendente e misteriosa, segreta, femminina, lunare.

Bastet era la Signora dell'amore, della gioia, del piacere, della danza e del canto e sotto la sua protezione erano posti gli animali a lei sacri, i gatti, ma anche chi incarnava questi aspetti di indipendenza e di fascino misterioso, di fragilità e di bellezza, quindi i bambini e le donne.

Ella era venerata e invocata dalle donne per avere in dono la fertilità e per proteggere poi la gravidanza.

Bastet incarna ciò che di più intimo e femminile è rinchiuso dentro di noi e attende, a volte, unicamente di emergere: la sensualità e la dolcezza, il fascino e la generosità, l’amore e la passione, il desiderio e il piacere, la vita che rifulge in tutta la sua pienezza.

Preghiera a Bastet ricopiata dal mio libro ombre presa da Sat Bast

Mau Bast! Mau Bast! A Basti, per em setat,
erta-na chu em asui neter sentra semu hena
net'emmit, hetep ab em asui tau heqt. "

Gatta Bast! Gatta Bast!
Invoco Bast affinché esca dal suo luogo segreto
possano incenso ed erbe
essere ricambiati con splendore
possano pane e birra
essere ricambiati con gioie d'amore
e pace nel cuore




Book Tag. Ingredienti libreschi

mercoledì 25 novembre 2015
Come potevo resistere? Io amante della cucina, come potevo non fare questo tag?? Ringrazio il blog Libri al caffè per aver partecipato e quindi per avermi permesso di conoscere questo tag.



Abbinare dei libri ad alcuni alimenti.



Prezzemolo: Un libro che vedi ovunque.




Un libro che mi sta perseguitando, un libro che vedo ovunque, ma che non ho ancora letto e non penso di farlo, visto che non è il mio genere.








Cipolla: Un libro che a solo sentirlo nominare ti metti a piangere.



Quando Ombre Angeliche ha parlato di questo libro in un suo video, ne sono rimasta sorpresa in quanto non ne conoscevo l'esistenza. Appena comprato l'ho divorato in un giorno e se ci penso tornano le lacrime a rigarne il volto. Un  libro diverso, assurdo, un libro che deve essere comprato con le illustrazioni. un libro che è una cipolla.







Caffè: Un libro che ti ha tenuto sveglio




Un libro che ho divorato anche in piena notte. Un libro che ho amato e che spero di leggerne il seguito presto.










Patatine fritte: Una serie irresistibile che non hai potuto fare a meno di leggere tutta d'un fiato un libro dopo un altro.


Una serie che mi è piaciuta tantissimo. Il primo libro l'ho divorato in una sola serata! Ho scoperto questa serie girovagando su amazon cercando libri nuovi e non potevo non comprarli visto il prezzo a quel tempo stracciato. L'unica pecca che mi ha deluso è stato l'ultimo libro in copertina flessibile! Avendo i primi due in copertina rigida costava tanti farne anche questa in rigida??



Lievito: Un libro il cui successo è stato gonfiato troppo.



Non mi è piaciuto, un libro che mi interessava per la copertina e che pensavo diverso, ma l'ho trovato solo noioso e superficiale. Bocciato!









Cupcake: Un libro dalle mille sfumature e colori


Lo so i cupcake di solito sono rosa e colorati e questo libro invece è cupo.. trovo che sia un cupcake dark, uno di quei cupcake al cioccolato con all'interno un cuore di cioccolato fondente e panna. Libro molto interessante










Olio: Un libro che ti è scivolato dalla mente.



Libro carino che mi è anche piaciuto, ma ora con il passare del tempo non ricordo quasi più, un libro quindi nulla di che.











Limone: Un libro che a tanti è piaciuto, ma a te fa drizzare i peli.

No.. no.. e ancora no! Un libro dove in Amazon aveva diverse recensioni positive eppujre io l'ho trovato dispersivo e noioso.. un libro già visto e rivisto in altri libri.










Aggiungi un posto a tavola: Chi tagghi?


Tutti quelli che han voglia di cucinare :)










w..w..w..Wednesday

Il ginseng è pronto, i gatti fan colazione.. e allora che ne dite di iniziare la giornata con questa magnifica e divertente rubrica?



Per partecipare basta rispondere a queste semplici domande:

- Cosa stai leggendo?
- Cos'hai appena finito di leggere?
- Quale sarà il prossimo libro che leggerai?



- Cosa stai leggendo?

 

In un precedente www vi avevo presentato questo primo libro della saga The summoning il richiamo delle ombre, ma per un intoppo non ero riuscita a finirlo. Ora passato il periodo mi è tornata la voglia di riviverlo e finire finalmente i capitoli che  lo completano. Tutte le fortune è un omaggio inviatomi dalla casa editrice Piemme, un libro che mi ha rapita, che nonostante il tema delicato come la malattia mi sta facendo fare molte risate per i suoi tratti ironici e non vedo l'ora di dedicargli un articolo intero.

- Cos'hai appena finito di leggere?

 

Acquanera un libro cupo, profondo come l'acqua, un vortice di emozioni. Un libro che mi è rimasto dentro e che porto fiera come cicatrice. Un altro romanzo completamente opposto da acquanera è il gatto che aggiustava i cuori, anche questo un omaggio della casa editrice stavolta Garzanti. Un libro che mi ha colpito per la copertina che mi ha ricordato il mio Simba da piccolo prima che diventasse un ciccione malefico.

- Quale sarà il prossimo libro che leggerai?



I libri che leggo sono sempre tantissimi, tra gli omaggi delle case editrici, gli scambi e gli acquisti non rimango mai senza leggere.. non so ancora cosa leggerò tra i diversi romanzi che ho ricevuto come regalo di compleanno, ma sono certa che come primo libro mi perderò tra le pagine di Invicta Legio, un romanzone di mille pagine omaggiatomi dalla Piemme.


E voi cosa state leggendo? In quale libro state viaggiando? sono curiosa di conoscervi perchè il mondo di sopra siete anche voi, quindi aspetto tantissimi commenti qui o sulla pagina.






Good Morning Mr Mandela. Recensione

martedì 24 novembre 2015
Oggi il cielo è un misto di pioggia e neve, oramai è arrivato l'inverno ed il maglione a collo alto ha sostituito il pigiama. Nonostante in casa sia solo io a portare maglioni e pigiamini, visto che mio marito è immune al freddo.. Non so come faccia, giuro che non gli ho fatto bere nessuna pozione, almeno nessuna contro il freddo.

Oggi finalmente riesco a parlarvi di un libro interessante, un libro di amicizia e coraggio, un libro che dovrebbero leggere tutti.



Good Morning Mr Mandela
autore: Zelda la Grange
editore: Piemme
pagine: 412
prezzo: 22 € cartaceo, 9.99 € ebook

Sinossi:

Zelda è nata in un mondo in cui la distinzione 
tra bianco e nero non era solo un modo di dire. A Johannesburg, in Sudafrica, negli anni Settanta, leggi scritte e non scritte stabilivano che sugli autobus i neri non dovevano occupare i posti dei bianchi, né bagnarsi nello stesso mare, tanto meno usare le stesse stoviglie. La famiglia di Zelda apparteneva alla piccola borghesia bianca ligia alle leggi dello stato e della chiesa. Ed entrambe le istituzioni sostenevano che l’apartheid era giusto. Per lei, nel suo protettivo bozzolo bianco, quella vita era normale. A tredici anni era ormai sostanzialmente razzista, anche se ancora non lo sapeva.
Niente lasciava pensare che la persona che le avrebbe fatto cambiare idea sarebbe stato un uomo di cui aveva paura. Un uomo pericoloso, questo le aveva detto suo padre nel 1990, alla scarcerazione di Nelson Mandela dopo 27 anni di carcere per opposizione all’apartheid.
Dopo essere stata per quasi vent’anni a fianco di Madiba, il soprannome di Mandela, lavorando per lui prima come segretaria personale poi come assistente dal 1994 alla sua morte, Zelda traccia la storia di una giovane ragazza bianca intrisa di pregiudizi e paure e di come l’incontro con Mandela le abbia rivoluzionato la vita.
Ne emerge un ritratto intimo, leale e toccante di un grande uomo che ha saputo pacificare una nazione e ispirare il mondo conquistando e rinnovando un cuore dopo l’altro.








Zelda La Grange un nome che non avevo mai sentito fin quando non ho iniziato a leggere il suo libro.

Pagina dopo pagina, ho iniziato a conoscerla e a conoscere un uomo di cui avevo già chiaramente sentito parlare, ma di cui solo adesso attraverso le sue parole ne ho appreso pienamente il suo valore.

E' la storia di Zelda, della sua giovinezza vissuta accanto a Nelson Mandela, un uomo definito dai "bianchi" come pericoloso.

Un uomo che ha trascorso ventisette anni in carcere per essersi opposto, per aver fatto "il ribelle".

Un uomo talmente grande, ma nello stesso momento umile, che ha cambiato la vita a tantissime persone, tra cui la Zelda stessa.  Lei "razzista" inconsapevole già all'età di tredici anni, è diventata lavorando a stretto contatto al suo fianco, una delle persone più devote a lui facendolo diventare il centro della sua esistenza.

Il libro non è un'analisi politica della vita di Mandela, ma come cita la scrittrice è il racconto di momenti trascorsi con lui.

Un viaggio dopo l'altro, per la libertà e i diritti, una ricerca continua per fondi cosi da costruire, scuole, ospedali. Una vita incessante per entrambi e strettamente legata, di cui solo il sopraggiungere della malattia e della inevitabile morte l'han allontanata da lui.

Starei ore ad analizzarvi riga dopo rigo di questo bellissimo libro, ma rischierei di analizzare ogni tratto e farvi perdere la voglia di leggerlo, quando deve essere assolutamente letto.

Lo so il prezzo può sembrare alto per un libro, ma parliamo di pagine che fanno riflettere, e quando un libro ti lascia il segno dentro siamo poi cosi sicuri di non voler spendere una cifra del genere?

Come penso si capisca dalle mie parole, il libro mi è piaciuto molto, gli argomenti così delicati fino all'arrivo della malattia, non lasciano spazio ad altri pensieri se non a rimanere incollati al libro.

La constatazione di come la malattia può nonostante tutto renderci indifesi e come, inconsapevolmente o meno, le persone vicine possano farci male.

C'è un pezzo nell'ultimo capitolo che ci farà riflettere mordendoci le labbra, desiderando che ciò che è successo, il caro eroe Mandela non ne sia stato consapevole.

Una lettura scorrevole, emozionante, un libro che segna nel cuore.

Lo vedremo in ogni tramonto e in ogni alba. Dobbiamo continuare a prenderci cura di lui, come lui si prenderà cura di noi, se ci ricorderemo le sue lezioni.

Consiglio questo libro a chi vuole riflettere e ha bisogno di cambiare e smuovere qualcosa in fondo al cuore.









Sto da D-IO. Recensione

lunedì 23 novembre 2015

Buonsalve amici de il mondo di sopra. Oggi voglio parlarvi di un libro particolarmente diverso dagli altri, un libro che parla e spiega al lettore cosa significa vivere invece di sopravvivere. Un libro che sembra un sussurro che entra nella testa.. ma prima vediamolo insieme.


Sto da D-Io
Autore: Simonetta Milani
Editore: Il ciliegio
Prezzo: € 15,00 cartaceo
Pagine: 216

Sinossi:

La possibilità di stare da D-IO è il potenziale racchiuso nella memoria di ognuno di noi. È lo stato naturale dell'essere, nostro per diritto di nascita. Questo libro nasce dall'intento dell'autrice di risvegliare quella memoria. Talvolta diretti e chiari, talvolta saggiamente enigmatici o ironici, altri profondamente semplici, i messaggi ci spronano ad agire, a riflettere, suggeriscono diverse chiavi di lettura aprendo l'orizzonte interiore su un più ampio livello di consapevolezza. Ogni frase è un aiuto, un sostegno, un consiglio o semplicemente uno spunto di meditazione, di riflessione. L'autrice propone una "lettura attiva", perché attraverso l'azione si crea l'esperienza, sboccia l'intuizione e il risultato ottenuto diviene la base per una crescita consapevole. I messaggi si snocciolano lungo le tre soglie che ogni uomo deve oltrepassare per realizzare realmente se stesso. La gabbia: le trappole della nostra mente ingannevole; la ricerca: uscire dalla gabbia e mettersi in cammino; l'amore: inteso come il vero sentimento che rende la vita degna di essere vissuta. L'integrazione delle tre soglie permette la piena realizzazione di sé.





Sto da D-Io è un libro scritto da Simonetta Milani. Quando edizioni Ciliegio mi ha dato la possibilità di leggerlo, ammetto che mi aspettavo qualcosa di diverso, un impaginazione forse diversa, invece all'arrivo del corriere mi son trovata un manuale che mi ha cambiato completamente il modo di vedere.

Per chi mi segue anche sulla pagina facebook sa che da ottobre con l'avvento di Samhain siamo in un periodo di cambiamento evolutivo, in un periodo che ha permesso di allontanare dalle nostre vite ciò che può farci male e di crescere internamente cambiando anche molti atteggiamenti del nostro essere.

Questo manuale su come vivere, su come viaggiare è come il grillo parlante di Pinocchio, è la nostra coscienza che finalmente riusciamo a comprendere.

Pagina dopo pagina è un piacere da leggere, il viaggio che l'autrice ci porta a fare ci sconvolge internamente.

E' una lettura che parla dei tre "stati" di un essere umano, ovvero il suo viaggio. L'autrice li chiama rispettivamente: La Gabbia, La Ricerca e L'Amore. 

La Gabbia è la nostra mente, la Ricerca invece è il coraggio di affrontare una determinata discussione e infine vi è l'Amore che è l'incontro con se stessi. Ovvero è la soluzione a tutti i nostri problemi.

Questo libro ha lo scopo di farti  riflettere sul tuo vero "io". 

All'interno del libro vi sono delle frasi che mi hanno fatto molto riflettere, una di queste è stata "Sei così terrorizzato dalla tua luce che preferisci vivere nelle tenebre

Ed è vero, l'uomo a volte preferisce stare all'oscuro di tutto, forse abituato alle critiche della società, crede che la felicità non esista, ma è qui che si sbaglia. 

Tutti hanno il diritto ad essere felici.

L'uomo talvolta non riesce a godersi la vita, non prova nemmeno ad essere felice. 

Questo libro mi ha fatto molto riflettere sulla vita, ed è come se mi avesse aperto gli occhi.

Ci permette finalmente di capire che bisogna vivere, non solo sopravvivere.

Oggi non vi lascio una categoria per chi è adatto questo libro in quanto è una lettura per tutti da 10 ai 99 ciliegini.




Electayoung. Segnalazione

venerdì 20 novembre 2015
Beato pomeriggio quiete prima della tempesta, prima che la mia cucina si trasformi in una scena da post-apocalisse voglio parlarvi delle primissime segnalazioni con una nuova casa editrice, ovvero la  Mondadori Electa.






Drow è il primo libro di una trilogia che mira a fondere in sé due generi letterari, il paranormal romance e il thriller, mischiando i toni dark e romantici del primo con l’azione e la suspense del secondo. Protagonisti, per la prima volta in un fantasy contemporaneo, gli elfi oscuri.


Titolo: Drow
Autore: Simon Rowd
editore: Mondadori Electa
collana: ElectaYoung
pagine: 406
in libreria: 22 settembre 2015
prezzo speciale per il primo libro della trilogia: euro 12,90
Isbn: 9788891804884
Pagina Facebook

Eric Arden, studente universitario, vive inconsapevole dell’origine dei suoi poteri: vede perfettamente al buio e ha capacità superiori a qualunque essere umano. Nasconde le sue straordinarie abilità per non sentirsi diverso, ma è tormentato da un istinto aggressivo che non riesce a dominare. Un istinto legato in qualche modo all’incubo che tormenta le sue notti: una visione oscura da un passato ignoto, parte del segreto che da sempre porta dentro di sé. È l’istinto dei drow, gli elfioscuri, razza cui non sa di appartenere, rinnegati e perseguitati dagli elfi, che hanno perso nei secoli i tratti fisici che li contraddistinguono e popolano la terra confondendosi tra gli umani.

La sua vita cambia per sempre il giorno in cui, in università, incontra Sophie e Jimmy, due ragazzi legati da una profonda amicizia. L’attrazione tra Eric e Sophie è immediata e cresce di giorno in giorno, spingendo Eric ad aprirsi fino a un passo dal rivelarle i suoi inspiegabili poteri: una passione travolgente che nemmeno una guerra invisibile tra razze secolari riuscirà ad arrestare.

Davanti a Eric si schiuderanno le porte di un mondo sconosciuto. Un mondo cui scopre, suo malgrado, di appartenere e che lo trascinerà, in un crescendo di suspense e adrenalina, di fronte ad una scelta destinata a cambiare per sempre la sua vita: accettare la sua vera natura o combatterla per la ragazza che ama.

Qualche riga sull'autore: Simon Rowd è un giovane scrittore appassionato di narrativa thriller e fantasy. L’idea di fondere questi due generi lo porta, nell’aprile 2014, ad autopubblicare il suo romanzo d’esordio, Drow, che in breve tempo scala le classifiche online e conquista migliaia di lettori grazie al passaparola. Per il successo ottenuto, nel 2015 viene notato da Mondadori Electa, che lo pubblica ora in anteprima nella collana ElectaYoung. Drowè il primo romanzo dell’omonima trilogia.






Un giorno ci incontriamo di Paola Zannoner


Autore: Paola Zannoner
Editore: Mondadori Electra
Colana ElectaYoung
Pagine 156
Prezzo: 14,90 €
Isbn:9788891803917
In libreria: 22 settembre 2015

Sara frequenta la scuola alberghiera, vive in un piccolo centro ed è una frequentatrice dei social network, grazie ai quali sperimenta ciò che non riesce a vivere nella sua piccola realtà: incontri, confronti su libri e film, conoscenza di nuove tendenze, oltre che amicizie allargate e persino l'amore. Come molti suoi coetanei, affida alla rete le sue considerazioni, i sentimenti, i desideri ed è qui che incontra Ivan, un ragazzo della sua età che come lei frequenta una fanpage su una saga letteraria. A differenza di Sara, Ivan vive in una grande città, dove dovrebbero esserci maggiori opportunità di incontri e di scambi tra le persone, ma trasferisce sulla rete la sua insicurezza relazionale.

Nonostante le webcam e skype diano agli amici una parvenza di realtà, “un giorno ci incontriamo” è il leitmotiv dei rapporti a distanza, che Sara e Ivan faticano a concretizzare. «Ci parliamo sempre, ormai ci conosciamo benissimo, e siamo innamorati!», racconta entusiasta ai genitori esterrefatti. L’amore rimane a lungo virtuale, finché un giorno qualcosa cambia.

Una romantica storia d’amore tra adolescenti, che rivela però anche i lati oscuri dei social, come i finti profili personali o il timore degli adescamenti, invitando giovani e adulti a una riflessione sul modo corretto per interagire virtualmente.

Il racconto di Paola Zannoner, autrice consolidata ed esperta di tematiche adolescenziali, tocca un tema che oggi coinvolge molti ragazzi e preoccupa altrettanti genitori, quello di un progressivo allontanamento dai rapporti reali da parte di coloro che affidano alla rete le speranze, i sogni, ma anche le proprie incertezze, e le difficoltà nelle relazioni reali.

Qualche riga sull'autore: Paola Zannoner vive a Firenze. Scrittrice, blogger, consulente bibliotecaria, è una delle scrittrici italiane più amate dai ragazzi. Ha all’attivo più di venti romanzi, oltre a racconti, serie per bambini, testi educativi e guide per insegnanti. Tra i suoi bestseller: Voglio fare la scrittrice, La linea del traguardo (premio Bancarellino), La settima strega e la serie La banda delle ragazzine. Tra i più recenti, Zorro nella neve (finalista al Bancarellino 2015). Paola incontra spesso i suoi lettori nelle scuole e nelle biblioteche, e tiene conferenze sulla lettura. Ha un blog, paolazannoner.wordpress.com, e la pagina facebook.com/paola.zannoner.







Scomparso di Ferdinando Albertazzi



Titolo: Scomparso
Autore: Ferdinando Albertazzi
Editore: Mondadori Electra
Collana: Electa Young
Pagine: 132
Prezzo: € 14.90
Isbn:9788891805515
In libreria: 22 settembre 2015

Capita che gli adulti non colgano i segnali del disagio dei ragazzi, neppure se questi li lanciano proprio per vedere “l’effetto che fa”. Ѐ ciò che succede con Bobo, sedici anni, estroso e brillante con i compagni, ma afflitto dalle inadempienze dei genitori, una madre egocentrica e un padre assente. Così le pressanti domande che gli frullano per la testa non trovano risposte e il ragazzo vive una lacerante crisi di identità.

Quando Bobo scompare, a casa e a scuola si scatena il panico. La mamma Ivana corre al commissariato per denunciarne la scomparsa, ma si rende conto che non ha indizi: non riesce nemmeno a ipotizzare dove potrebbe essere suo figlio, a descrivere i suoi interessi, le sue passioni, i suoi bisogni. Insomma, non lo conosce.

Sotto la lente del commissario Zanella, incaricato delle indagini, finisce subito Diego, il suo migliore amico: sorpreso e angosciato come gli altri, oppure capace di nascondere la verità? Molte domande rimangono senza risposta per il commissario, che raccoglie indizi anche a scuola, tra i professori, finendo però sulla pista sbagliata.

Un noir dall'esito spiazzante, come lo sono spesso i turbamenti degli adolescenti. E un libro che solleva domande cruciali sulle odierne relazioni tra genitori e figli.

Qualche riga sull'autore: Ferdinando Albertazzi, torinese di Bologna, firma per i bambini la fortunata serie di Camilla (Il Battello a Vapore), tradotta in diverse lingue. Per i ragazzi ha scritto i noir Doppio sgarro (199, Il correttore di destini (2006), Il bonificatore di cuori (200, Il ClanDestino (2011) e Killerscoop (2012). Per Tuttolibri, settimanale della “Stampa”, cura una rubrica di letture per i giovani e collabora inoltre ai periodici specializzati “Il Pepeverde” e “MondoErre”.







Un Salto Grande un Sogno di Valentina Camerini
“Afferro la sacca e mi cambio velocemente sotto le luci al neon dello spogliatoio vuoto: body verde acqua a maniche lunghe, scaldamuscoli. Prendo il mio nastro, rosso fuoco. Lo stringo forte. Sono pronta. O, almeno, è quello che mi ripeto.”


Titolo: Un salto grande un sogo
autore: Valentina Camerini
editore: Mondadori Electa
collana: ElectaYoung
pagine: 116
Prezzo: € 14,90
Isbn:9788891803146
in libreria: 22 settembre 2015

Alice ha 15 anni e una passione, la ginnastica ritmica. Una mattina squilla il telefono e si avvera il suo sogno più grande: l’allenatore della Star Unit, l’associazione delle atlete migliori, la vuole in squadra per partecipare al Gran Torneo di Parigi. La sceglie dopo averla osservata bene negli ottimi risultati delle ultime gare, e l’infortunio dell’atleta di punta Nadia, costretta al ritiro, rende libero un posto proprio per lei.

Inizia così un’avventura agonistica carica di entusiasmanti prospettive. Alice si trasferisce con le sue compagne nell’appartamento della Federazione, e tutti i giorni dopo scuola va in palestra ad allenarsi. La strada è tutta in salita, ma Alice ha tanta grinta.

Ben presto però il sogno si scontra con la realtà. Competitività, rivalità e invidie tra le compagne frenano lo slancio di Alice, che vede vacillare e sue certezze, anche per il rancore che manifesta nei suoi confronti Martina, migliore amica di Nadia, che proprio non riesce a sopportare il fatto che qualcuno abbia preso il suo posto.

Poi Alice in allenamento conosce il compagno di squadra Mattia, del quale si innamora, che la mette subito a suo agio dandole importanti consigli e aiutandola ad arrivare alla gara nel migliore dei modi. Al suo fianco Alice riesce ad affrontare con un altro spirito le sfide agonistiche e le avventure della trasferta a Parigi.

Qualche riga sull'autore: Valentina Camerini è autrice di narrativa ragazzi e sceneggiatrice. Ha firmato Il manuale d’amore per la ragazza postmoderna (2012), Le storie del sorriso (2012), Il secondo momento migliore (2014), e la fortunata serie dei manuali di Violetta, per Disney.








Nero press. Segnalazione

Buongiorno amici de il mondo di sopra, finalmente è arrivato il weekend, che dirvi.. ne avevo proprio bisogno, se solo fosse stato di riposo, ma il mio dolce (ogni tanto) marito ha organizzato una cena con gli amici per festeggiare il traguardo della mia vecchiaia.. peccato che sarò l'unica che dovrà cucinare.. si esatto, anche al mio compleanno cucino io.. Quindi bando alle ciance e devo già mettermi sotto a cucinare i miei famosissimi muffin di pizza e da buon terroncella trapiantata al nord, risotto al forno. Ovviamente vi parlerò poi più avanti di come sarà andata la cena. Per ora vi lascio la segnalazione di un divertentissimo progetto della casa editrice Nero press.








Honey Venom

Honey è una bellissima quanto letale strega, parto della matita graffiante di Spectrum. Nata in autoproduzione, dopo aver incrociato la strada con noi di Nero Press, ha trovato subito casa. Sì, perché Honey, oltre a essere un personaggio magnetico e affascinante, è anche la nostra “pop star”: con lei, infatti, inauguriamo la collana Indaco, dedicata al fumetto e alle graphic novel. La cosa che striscia dall’Inferno è il primo di una serie di albi che vedranno Honey protagonista. Ma lasciamo che sia lei stessa a presentarsi:

Salve, zucchette!
io sono Honey e di mestiere faccio la strega.
Finora le mie avventure si sono svolte nel minuscolo mondo degli albi autoprodotti ma, come potete ben vedere, le cose sono cambiate. Eh sì, santo diavolone! Ora abbiamo un editore!
Abbiamo, certo, perché nelle mie sanguinolente scorribande non sono mai da sola: goblin, folletti, demoni, diavoletti, la nostra cerchia di amicizie è piuttosto variegata.
E poi c’è lei, sì, lei, la tenebra dei miei occhi, la megera del mio cuore, con le sue lentiggini e quelle tette che sfidano tutte le leggi di gravità.
Elyss è la mia altra metà dell’inferno e se voi zucchette pensate che una coppia di streghe – ma coppia sul serio! – sia una cosa inusuale, attenti a voi perché sono piuttosto permalosa. Avete visto le mie lame no? Sono certa che nessuno di voi vuole sentirle sulla giugulare. Diciamo che non ci piacciono i pavidi e i bigotti, quindi se non avete lo stomaco forte e le menti aperte filate pure alla larga e guardatevi le spalle.

Honey Venom – La cosa che striscia dall’Inferno (attenzione: contenuti espliciti!) è disponibile in prevendita fino all’8 dicembre a soli 10 euro comprese spese di spedizione





Damnation

Approda finalmente su carta, in un unico corposo volume, la saga di Damnation nata dalle cupi menti di Eleonora Rossetti e Luigi De Meo.

Tasryne è un Redentore. L’unico scopo della sua vita è sempre stato sgominare l’insidia dell’Inferno sulla terra, individuare i fanatici, impedire che venisse aperto un Varco tra questo mondo e quello in cui dimorano i Diavoli. Fa parte di un’élite che si estende a macchia d’olio, epurando città e villaggi dal tocco della Perdizione. Questo finché, a causa di un’insubordinazione volta a fermare un massacro ingiustificato, non viene scacciato dal proprio Ordine, tramutandosi da cacciatore a preda. Tuttavia, la sua crociata contro l’Inferno non si arresta, neanche quando la minaccia da affrontare – l’ascesa del Primogenito, il Diavolo devoto alla Perdizione della Follia – si farà ancora più concreta. Ma il suo destino scivolerà sempre più verso la dannazione, perché l’unica arma che avrà a disposizione per contrastare l’Inferno è proprio un Diavolo…

Il libro è disponibile in prevendita fino all’8 dicembre a soli 15 euro comprese spese di spedizione.

Appuntamento con la strega: significato dell'animale totem

giovedì 19 novembre 2015


Nella scorsa puntata abbiamo visto il Gelsomino, il suo  significato magico e come utilizzarlo. Oggi voglio parlarvi degli animali totem. Per chi mi segue anche sulla pagina facebook (se non lo fate, cosa state aspettando?) ieri ho pubblicato la carta dell'oracolo dei druidi parlandovi della figura del lupo. 

Oggi quindi vediamo insieme cosa rappresenta un animale totem.

I nostri antenati hanno sempre guardato con riverenza agli aspetti del mondo naturale considerando ogni parte di questo mondo un insegnante che potesse guidarci su ogni cosa.

A quei tempi era più facile trarre ispirazione dalla natura, in quanto tra l'antenato e il mondo non vi era nulla che l'ostacolava. Il mondo in generale era colmo di significato e spiritualità.

Gli animali per le loro qualità erano considerati sacri ad ogni Divinità.

Varie tribù o clan riportavano le loro discendenze animali famiglia dopo famiglia e la maggior parte delle tribù definivano il proprio totem animale nel loro nome come Caerini e Lugi in Sutherland (genti della pecora e genti del corvo) 

I nostri antenati amavano e rispettavano gli animali al punto di scegliere di essere sepolti con essi e di averli come guide e compagni nell' Altromondo. 

Usavano indossare ossa e denti animali come talismani e accettavano le loro pelli, corna, zoccoli e carni come doni.

Chiedevano tuttavia il permesso della Dea prima di prendere la vita ad una creatura. Ricordo che la caccia era considerata sacra e protetta.

Lavorare con i loro poteri è uno dei punti centrali dello sciamanesimo. Gli animali agiscono come simboli ideali o immagini delle nostre più profonde paure e necessità o come spiriti dell'altromondo che vengono a trovarci per darci energia, guarigione, ispirazione e consiglio.

Dal momento che ognuno di loro porta con sè un potere, dono o "medicina" particolare, sono spesso chiamati animali di potere.

L'animale totem si sviluppa quando iniziando a lavorare con gli animali di potere potremmo trovarci a sviluppare relazioni particolari che ci porteranno a sentire spesso la loro presenza nella nostra coscienza.

Ogni Animale è uno spirito antico, non importa se sia Elefante, Leone o Ape; nel mondo di sotto le dimensioni non contano, come non conta lo spazio e il tempo.

Ognuno ha il proprio Animale Guida, ma è possibile che più persone condividano lo stesso, anche se non sarà mai davvero uguale, poiché il modo di manifestarsi di questi spiriti ed il loro modo di interagire è molto diverso da individuo ad individuo.

Quindi l’Animale Guida è un’entità strettamente personale, tanto che si ritiene opportuno non dichiararne l’identità ed ancor più il suo nome.

L'animale totem o di potere ci accompagna per tutta la vita o soltanto per un periodo che può durare anni o solo qualche mese, a seconda di quello che dobbiamo apprendere e del tempo che impieghiamo per comprendere i suoi insegnamenti.

Nella tradizione indiana si dice che ogni persona abbia nove spiriti animali: uno per il potere di ciascuna direzione (Nord, Est, Sud ed Ovest), uno per la direzione della Terra, uno per il Cielo, uno per il Centro, ed infine due che ci accompagnano per tutta la vita, uno cammina alla nostra destra, ed uno alla nostra sinistra.

E' da ricordare, sottolineare, MEMORIZZARE, che il contatto con il proprio animale è un rapporto di scambio, in cui lui ci insegna quei modi di comportarsi o quelle caratteristiche in cui noi siamo carenti, inoltre è una vera e propria guida nei piani sottili, senza la quale viaggiare in questi mondi diventa pericoloso. Da parte nostra possiamo fornire loro energia attraverso delle offerte ed anche semplicemente prestandogli attenzione o danzando per lui.

Più questi scambi saranno frequenti ed il rapporto con il proprio animale sarà assiduo, più il contatto sarà forte e stabile.

Lo so, adesso vi aspetterete di trovare magnifici lupi, orsi, cavalli o enormi aquile da farvi da guida animale, tuttavia non sottovalutate il potere anche del piccolo topo. Ogni animale è capace di insegnarci qualcosa.

Il lupo:

La carta mostra un lupo che cammina fiero nella foresta accanto ad un fiume. Questo animale rappresenta un forte senso di fiducia, forza interiore e intuizione. Porta anche apprendimento. Il lupo ci porta a capire che si ha il bisogno di superare delle barriere, di correre dei rischi, di andare oltre il limitato campo del comportamento normale per imparare a crescere. C'è bisogno di non temere il potere interno e la forza che si sente quando si è soli.




Solo oggi l'umanità trova nell'animale un essere inferiore.