Good Morning Mr Mandela. Recensione

martedì 24 novembre 2015
Oggi il cielo è un misto di pioggia e neve, oramai è arrivato l'inverno ed il maglione a collo alto ha sostituito il pigiama. Nonostante in casa sia solo io a portare maglioni e pigiamini, visto che mio marito è immune al freddo.. Non so come faccia, giuro che non gli ho fatto bere nessuna pozione, almeno nessuna contro il freddo.

Oggi finalmente riesco a parlarvi di un libro interessante, un libro di amicizia e coraggio, un libro che dovrebbero leggere tutti.



Good Morning Mr Mandela
autore: Zelda la Grange
editore: Piemme
pagine: 412
prezzo: 22 € cartaceo, 9.99 € ebook

Sinossi:

Zelda è nata in un mondo in cui la distinzione 
tra bianco e nero non era solo un modo di dire. A Johannesburg, in Sudafrica, negli anni Settanta, leggi scritte e non scritte stabilivano che sugli autobus i neri non dovevano occupare i posti dei bianchi, né bagnarsi nello stesso mare, tanto meno usare le stesse stoviglie. La famiglia di Zelda apparteneva alla piccola borghesia bianca ligia alle leggi dello stato e della chiesa. Ed entrambe le istituzioni sostenevano che l’apartheid era giusto. Per lei, nel suo protettivo bozzolo bianco, quella vita era normale. A tredici anni era ormai sostanzialmente razzista, anche se ancora non lo sapeva.
Niente lasciava pensare che la persona che le avrebbe fatto cambiare idea sarebbe stato un uomo di cui aveva paura. Un uomo pericoloso, questo le aveva detto suo padre nel 1990, alla scarcerazione di Nelson Mandela dopo 27 anni di carcere per opposizione all’apartheid.
Dopo essere stata per quasi vent’anni a fianco di Madiba, il soprannome di Mandela, lavorando per lui prima come segretaria personale poi come assistente dal 1994 alla sua morte, Zelda traccia la storia di una giovane ragazza bianca intrisa di pregiudizi e paure e di come l’incontro con Mandela le abbia rivoluzionato la vita.
Ne emerge un ritratto intimo, leale e toccante di un grande uomo che ha saputo pacificare una nazione e ispirare il mondo conquistando e rinnovando un cuore dopo l’altro.








Zelda La Grange un nome che non avevo mai sentito fin quando non ho iniziato a leggere il suo libro.

Pagina dopo pagina, ho iniziato a conoscerla e a conoscere un uomo di cui avevo già chiaramente sentito parlare, ma di cui solo adesso attraverso le sue parole ne ho appreso pienamente il suo valore.

E' la storia di Zelda, della sua giovinezza vissuta accanto a Nelson Mandela, un uomo definito dai "bianchi" come pericoloso.

Un uomo che ha trascorso ventisette anni in carcere per essersi opposto, per aver fatto "il ribelle".

Un uomo talmente grande, ma nello stesso momento umile, che ha cambiato la vita a tantissime persone, tra cui la Zelda stessa.  Lei "razzista" inconsapevole già all'età di tredici anni, è diventata lavorando a stretto contatto al suo fianco, una delle persone più devote a lui facendolo diventare il centro della sua esistenza.

Il libro non è un'analisi politica della vita di Mandela, ma come cita la scrittrice è il racconto di momenti trascorsi con lui.

Un viaggio dopo l'altro, per la libertà e i diritti, una ricerca continua per fondi cosi da costruire, scuole, ospedali. Una vita incessante per entrambi e strettamente legata, di cui solo il sopraggiungere della malattia e della inevitabile morte l'han allontanata da lui.

Starei ore ad analizzarvi riga dopo rigo di questo bellissimo libro, ma rischierei di analizzare ogni tratto e farvi perdere la voglia di leggerlo, quando deve essere assolutamente letto.

Lo so il prezzo può sembrare alto per un libro, ma parliamo di pagine che fanno riflettere, e quando un libro ti lascia il segno dentro siamo poi cosi sicuri di non voler spendere una cifra del genere?

Come penso si capisca dalle mie parole, il libro mi è piaciuto molto, gli argomenti così delicati fino all'arrivo della malattia, non lasciano spazio ad altri pensieri se non a rimanere incollati al libro.

La constatazione di come la malattia può nonostante tutto renderci indifesi e come, inconsapevolmente o meno, le persone vicine possano farci male.

C'è un pezzo nell'ultimo capitolo che ci farà riflettere mordendoci le labbra, desiderando che ciò che è successo, il caro eroe Mandela non ne sia stato consapevole.

Una lettura scorrevole, emozionante, un libro che segna nel cuore.

Lo vedremo in ogni tramonto e in ogni alba. Dobbiamo continuare a prenderci cura di lui, come lui si prenderà cura di noi, se ci ricorderemo le sue lezioni.

Consiglio questo libro a chi vuole riflettere e ha bisogno di cambiare e smuovere qualcosa in fondo al cuore.









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