La sarta di Dachau. Recensione.

lunedì 25 gennaio 2016
Il vestito faceva di lei una donna, la rendeva libera di danzare, volteggiare, di essere.
Si sentiva sublime, si librava in cielo, una creatura celestiale che incarnava felicità e gioia.

E' con questa frase del libro che voglio iniziare a presentarvi questa recensione. E' uscito da poco ed io sono qui grazie alla Garzanti a presentarvelo e a recensirlo.
Non vi innamorerete solo della copertina.

Autore: Mary Chamberlain
Titolo: La sarta di Dachau
Editore: Garzanti
Pagine: 320

Sinossi:
Londra, 1939. Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. Ha da poco cominciato a lavorare presso una sartoria in Dover Street, e la vita sembra sorriderle. Un viaggio imprevisto a Parigi le fa toccare con mano i confini del suo sogno. Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada è intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano davanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, dove il freddo si insinua senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Ada si aggrappa all'unica cosa che le rimane, il suo sogno. La sua abilità con ago e filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello che abbia mai confezionato. Un vestito da sera nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l'abito da sposa di Eva Braun, l'amante del Fuhrer...


Amo i libri scritti da donne che parlano di donne. Amo i libri che raccontano la storia. Amo i libri che non sono solo racconti di fantasia, ma sono documentati. Chissà quante pagine, quante righe sono state cancellate per arrivare a creare questo capolavoro. Chissà quante ricerche e quante notti insonne sono state fatte per condurre il filo della trama sempre più affondo. 

Ci troviamo di fronte ad una ragazza appena diciottenne che l'unico sogno che ha è quello di diventare una sarta famosa ed aprire un atelier imitando Coco Chanel.

Ada è una ragazza dalle mille sfacettature, i suoi occhi grandi in realtà nascondono un carattere oserei dire problematico: è determinata, è pronta ad affrontare gli ostacoli per raggiungere il suo obbiettivo, ma in realtà quello che la porta a soccombere molte volte è il suo essere troppo ingenua. Forse per la sua vita così tranquilla si ritrova a fidarsi di ogni persona che incontra, ad aprire il cuore a uomini che le faranno solo male.

L'autrice nella sua biografia racconta che l'ispirazione per i personaggi, specialmente per Ada, è arrivata tracciando le ombre di una sua stessa zia che nel 1920, cosa assurda per quel tempo decise di cambiare vita.

Nel libro arriviamo al 1939 quando l'incontro con un uomo porta Ada ad essere travolta da una nube di violenza e tormenti, ci troviamo qui nella realtà della seconda guerra mondiale.

Se con questo libro state cercando la guerra degli uomini, la guerra con i bombardamenti e il dolore dei campi di concentramento.. beh vi sbagliate.

L'autrice ci mette nella condizione di travolgerci con la guerra che vive Ada, con la guerra che a quei tempi vivevano anche le donne e che spesso non se ne mai parlato.

Ada nonostante la sua ingenuità cerca di sopravvivere fino alla fine grazie anche a ciò che sa fare meglio: cucire. Con la sua macchina da cucire e la sua passione va avanti nelle tre parti del libro.

Si, avete capito bene, tre parti. Il libro non è fatto a capitoli, ma è diviso in tre parti dove racchiudono le parti principali della vita di Ada con luoghi e date.

Una delle date oserei dire principali per Ada è Dachau. Dachau la rende schiava, umiliata e quasi priva ormai di anima, resiste solo grazie alla forza della sua passione e alla libertà che sorge dopo tanti anni. 

Ma qui è solo l'inizio per Ada, perchè come uno spettro la protagonista si ritrova con conti in sospeso che deve affrontare e che troveremo pagina dopo pagina.

L'autrice con questo libro ci ha permesso di scoprire una realtà cruda, un ingenuità a volte troppo pesante che spesso ci farà odiare questa protagonista a volte ancora troppo infantile.

Il linguaggio crudo ma ciò nonostante scorrevole ci cattura e con questo romanzo troppi saranno gli amari in bocca che assaggeremo

Ada ci insegna a non smettere mai di sognare, a non perdere la speranza e a nonostante tutto a lottare, a lottare nonostante gli ostacoli, a lottare nonostante i mostri che si nascondono dietro a coloro che dovrebbero essere umani.

era sopravvissuta alla guerra. sarebbe sopravvissuta anche a questo. ... metti i guai in fondo allo zaino e sorridi.

Ammiro l'autrice per quello che ha creato, per il ritmo con cui ci fa perdere in queste pagine. E' un libro che non va letto solo nella giornata della memoria, ma va letto sempre per ricordare quanto le donne siano capaci di lottare.

E' un libro che è poesia, sono parole scritte sulla sabbia, sono parole incantate, sono fumi di un incenso melodioso e armonico. E' un qualcosa di unico che non va assolutamente perso... perchè infondo tutte siamo state o siamo un po' Ada.

Una storia entusiasmante che sarà capace di catturarvi. Consiglio questo libro a chi ha bisogno di lottare, a chi ha bisogno di veder avverati i propri desideri, a chi un libro non lo legge soltanto, ma ci lascia dentro l'anima.. l'anima che si mescolerà con la storia di Ada.

Ringrazio l'autrice per le sue notti insonni, per la meraviglia che ha scritto con queste parole, per averci dato la possibilità di innamorarci di Ada nonostante tutto.





5 commenti on "La sarta di Dachau. Recensione."
  1. Oh mio Dio questo libro sembra stupendo!! Spero di prenderlo prima o poi. E magnifica recensione complimenti!!^_^

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    1. ti ringrazio, te lo consiglio visto le tue letture nemmeno poi così leggere cara nashira. Per me ti travolgerà dentro.

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  2. Che bellissima recensione *-* Le parole che hai speso per questo libro sono bellissime!

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    1. grazie *_* spero che ti piacerà anche Rosaspina postato oggi *^*

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  3. E' un libro davvero bello, anche io ho avutoo modo di leggerlo, e mi aspettavo tutta un'altra storia, invece ha saputo soprendermi. Anche il finale, assolutamente inaspettato. Una storia dura, per alcuni versi terribile, e tu nella tua recensione nei hai evidenziato bene alcuni punti. Ne regalerò una copia a una mia carissima amica, sicuramente. Ciao :)

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