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Giro di ruota: Beltane, la festa dell'amore.

sabato 30 aprile 2016

E' la prima volta che mi capita di scrivere un post a quest'ora, ma oggi i preparativi per questo sabba sono stati davvero tanti e solo ora sono riuscita a trovar un attimo di tempo per fermarmi e parlarvi di questo sabba che domani primo maggio si andrà a celebrare.


Beltane è uno degli otto sabba che preferisco, è una di quelle feste che mi riempiono il cuore di gioia. Una di quelle feste che amo celebrare insieme al mio compagno.

Astronomicamente questo giorno si festeggia il 5 maggio, ma spiritualmente si festeggia il primo giorno di Maggio.

Celebra la fertilità, la fecondità, l'unione tra la Dea e il Dio, celebra quindi l'Amore. 

L'amore e la luce, la fertilità, la nuova vita della terra, la fecondità che si sente anche nell'aria. Con Beltane ci sentiamo finalmente VIVI, liberi di amare e di essere felici.

Beltane quindi diventa la festa dei colori, la festa della sensualità, della voglia di fare e amare. La festa quindi che ci permette di Amare noi stessi e gli altri.

La parola Beltane deriva da due termini gallesi che insieme significano fuoco in cielo. Queste parole, quindi, invocano lo spirito dell'estate, Il Dio del fuoco.

Per la tradizione celtica Beltane veniva festeggiato scegliendo due fanciulli, maschio e femmina che simboleggiavano il Giovane Cervo e la Regina di Maggio. Il giovane ragazzo aveva il compito di correre con il cervo e abbatterlo nel momento in cui l'animale lo avrebbe fiutato come intruso. Il premio poi del vincitore sarebbe stata l'unione con la Regina di Maggio, così da simboleggiare l'unione tra il Dio e la Dea portando quindi fertilità in ogni luogo.

Un altro rito importante era la danza intorno al Palo di Maggio che veniva lasciato temporaneamente al centro del villaggio (alto quasi sei metri), decorato poi con fiori, erbe e nastri. La danza in senso orario portava fertilità in tutta la comunità e in questa danza erano coinvolti maschi e femmine. Finito Beltane il palo veniva poi tagliato e bruciato per la prosperità.

I fuochi della prosperità che venivano accesi grazie al palo di maggio, davano la possibilità al bestiame del villaggio e agli ammalati di star meglio per tutto l'anno.

Tanti sono i riti da fare per celebrare Beltane:

Indossate colori sgargianti, fate scampagnate all'aria aperta, agghindate i capelli con fiori e nastri e unitevi all'uomo o la donna della vostra vita celebrando il vostro amore.

Per l'altare potete decorarlo con panni di color verde o rosso, decorare poi con fiori raccolti o piante in vaso. 

Le candele dell'altare possono esser di color verde e arancione e per ungerle usate olii essenziali di fiori.

Come incenso di Beltane si consiglia una mistura di mandorle schiacciate, petali di rose e incenso.

Decorate casa con fiori e piante, nastrini colorati e tutto ciò che porta allegria. Potete costruire anche una ghirlanda di fiori e appenderla alla porta di entrata.

Se avete la possibilità di celebrare all'aria aperta potete costruire il Palo di Maggio per la danza, tagliate dei nastrini colorati più lunghi del palo, attaccateli in cima e danzate IN SENSO ORARIO intorno al palo con in mano un nastrino. Finito il giro attaccatelo verso la fine.

Per invocare la fertilità preparate la vostra cucina magica, pranzando o cenando con uova, frittelle, pancetta e miele. 
Celebrate quindi l'amore e l'unione degli Dei. Sentitevi LIBERI DI AMARE.


Il vasetto della felicità




Di cosa si tratta?

Il vasetto della felicità è in realtà un barattolo (ma io e mio marito abbiamo una scatola) piena di foglietti con ricordi felici dove ad ogni fine anno lo apriamo e leggiamo tutte le emozioni provate.

Questo mese i miei ricordi felici sono tantissimi, ho incontrato persone nuove, stiamo ormai andando avanti per portare a termine il nostro progetto di cui vi parlerò molto più avanti, e due sono invece i ricordi che voglio presentarvi:

- la nuova veste grafica del sito.
- weekend con amici di famiglia per il 25 aprile 




La nuova veste grafica del sito è qualcosa a cui sia io, sia il grafico scelto, abbiamo lavorato per giorni, una grafica dove sono stata ascoltata in ogni mia richiesta, dove le modifiche e le cancellazioni sono state tante, ma siamo poi finalmente arrivati alla fine del progetto che avevo in testa. Il tempo e il denaro spesi, sono stati tanti, tuttavia ne valeva davvero la pena. 

Ho voluto creare qualcosa di unico che rappresentasse appieno il mio essere e ora finalmente mi sento di definirlo IL MIO SPAZIO.




- il weekend con gli amici di famiglia per il ponte del 25 Aprile, è stato qualcosa invece di unico. Sono stati quattro giorni full immersion, dove tra risate, giochi e gite fuori porta siamo stati davvero bene. Purtroppo sono quei momenti che bisogna portarsi nel cuore, in quanto abitando in due regioni completamente diverse ci ritroviamo quindi a vederci poco, ma quei momenti l'universo li rende magici.





Per la prima volta ho anche fatto pipì in un bagno chimico, un esperienza TRAUMATIZZANTE, da non ripetere!


















E voi invece? Quali sono i vostri ricordi felici? 


Engel. Recensione

venerdì 29 aprile 2016
Quando i libri ci lasciano una sensazione strana, allora vuol dire che hanno colpito nel segno, che il loro lavoro è stato fatto. 

E' questa la frase che mi viene da dire parlandovi di Engel.



Buongiorno miei adorati amici lettori del mondo di sopra, oggi vi parlo di un libro che ho avuto tra le mani e devo dire che nonostante fossi scettica all'inizio, andando avanti con la lettura mi ha completamente stravolto ogni opinione! 




Se ancora non avete acquistato questo libro presente dal 22 Marzo in libreria, beh correte a farlo, non aspettate oltre!

<<Mi uccideranno>>

Era da tantissimo tempo che non leggevo un libro del genere, un libro che ti fa dubitare se ciò che hai letto è veramente qualcosa di immaginato, frutto di chissà quale geniale follia dell'autore o una verità nascosta che l'autore ha deciso di concederci.

Engel è un fantasy all'italiana, uno di quei fantasy che vale la pena leggere e lasciarsi trasportare. E' un libro che definirlo solo in un genere sembra quasi troppo riduttivo, perché all'interno tanti sono gli argomenti che ci faranno credere che non è un libro qualsiasi.

Quando sono stata contattata all'inizio per recensire questo romanzo, mi sono chiesta se effettivamente fosse davvero un libro per me, se fosse davvero qualcosa da leggere e non da lasciare andare. Quando poi il corriere ha suonato alla porta lasciandomi questa meraviglia, allora ho capito che doveva essere mio, che dovevo leggerlo e portarlo dentro al mio mondo.

Lo stile incalzante dell'autore, la sua poesia nella sua scrittura ci trascina all'interno di questo romanzo e ci travolge con così tanta violenza che diventa quasi traumatico lasciarlo andare.

Ma andiamo con ordine.

Dalle prime pagine ci troviamo a Genova, la scena si apre con un furgone che corre veloce intento a non fermarsi mai, mentre all'interno una ragazza è braccata da uomini armati, che nonostante le armi cariche hanno comunque paura di qualcosa... o qualcuno. 

Quando poi la nostra protagonista Izahel riesce a scappare e a mostrarci un assaggio dei suoi poteri ,ecco che non c'è più scampo, ci si ritrova nel libro. 

Il dubbio si insinua già dalle prime pagine per cercare di capire per quale scopo quegli uomini trasportavano in un furgone la nostra protagonista, per quale scopo la nostra Izahel fosse braccata.

Nel capitolo successivo ad Izahel troviamo John, un ex agente dei servizi segreti ormai stanco della sua vita per il lutto che ancora  pesa sulle sue spalle. 

La routine quotidiana del nostro protagonista maschile viene interrotta, quando alla sua porta riappare il suo datore di lavoro o ciò che era rimasto del rapporto tra i due. 
Solo una foto e il bisogno di trovare quella ragazza bellissima agli occhi di entrambi, Izahel. 

Ma John non è l'unico a cercarla. Tanti sono i personaggi che la mente geniale dell'autore mette in scena. 

Ed è qui che il ritmo incalzante prende piede e ci lascia a bocca aperta. E' qui che inizieremo il viaggio, la corsa contro il tempo, la corsa che di John diventerà nostra.

Le indagini pagina dopo pagina portano il nostro protagonista tra mete dai paesaggi maestosi, affrontiamo le ambientazioni di Londra, Genova, Milano, Roma fino a ritrovarci con la sabbia del deserto tra le dita.

I dettagli così minuziosi che il nostro autore ci lascia ci portano a immedesimarci nella scena, come se davvero ciò che stessimo leggendo fosse reale. E' un romanzo ricco, sembra quasi che l'odore di caffè, di notti in bianco passate al computer e manoscritti che l'autore ha sicuramente passato, siano tangibili e presenti.

E' una lettura che non ci lascia, una lettura che quando si arriva alla parola fine ci sembra troppo presto e si ha il bisogno di ricominciare. 

Engel è il thriller, il fantasy, il romance, perfetto. Il libro che ti fa venire il batti cuore e che ti fa completamente divorare ogni pagina sperando che in quella successiva non si trovi la parola fine, come se nel nostro cuore ci fosse solo la voglia di non finirlo mai.

I personaggi del romanzo sembrano quasi reali, la scrittura così evocativa dell'autore ci permette di immaginare ogni scena, come se chiudendo gli occhi fossimo davvero lì ad ammirare tutto ciò che si realizza intorno a noi.

I dettagli così minuziosi ci permettono di definire al meglio ogni caratteristica dei vari personaggi, come se riuscissimo a sottolineare ogni minimo dettaglio, ogni minimo particolare e a sentirne ogni minima caratteristica, per poi affezionarci ad ogni loro modo di essere, ad ogni loro mossa. 

E' una lettura che ti invoglia a scoprire ancora e ancora. 

Non avete idea di quanto io in questo momento stia soffrendo tentando di non spoilerarvi nulla, cercando di non rovinarvi quell'emozione che avrete leggendo gli angeli e la razza umana che l'autore descrive.

E' un romanzo folle, un romanzo che ci lascia senza fiato, un romanzo che ti fa scorrere l'adrenalina nelle vene. 

L'abilità dell'autore sembra quasi seguire il passo dei più grandi maestri dei thriller in quanto ci porta la stessa ansia, la stessa voglia di indagare, la stessa voglia di scoprire; l'autore sembra quasi giocare con il nostro essere, ci porta quasi a scoprire un passo per poi forse rivelarsi sbagliato poco dopo. In una parola: GENIALE!


E' un libro fantastico, non trovo altre parole per definire tutto ciò che ho letto fin'ora. Solo la fine lascia dell'amaro in bocca e spero che il lato diabolico dell'autore sia venuto fuori per insinuarci il dubbio, o meglio la speranza, la preghiera in un seguito.

Di questo libro credo che faranno o stanno già creando un film, spero che riporti le stesse emozioni lette e che non venga travolto come purtroppo spesso fanno.

John richiuse gli occhi e, prima di sprofondare di nuovo nell'oblio, pensò alla bellissima creatura che aveva appena visto, a quei meravigliosi specchi azzurri che lo osservavano con compassione. Gli parvero pieni di lacrime. 








Appuntamento con la strega: Come indossare un cristallo

giovedì 28 aprile 2016
Buongiorno cari lettori del mondo di sopra ed eccoci finalmente ad un nuovo appuntamento con la strega. Ultimamente mi capita di ricevere messaggi in posta su come indossare i cristalli che vi propongo ogni giorno, ecco perchè ho deciso quindi di creare questo articolo e fermarci a parlare di questi piccoli tesori.




L'uomo dona al cristallo tutto ciò che deve essere allontanato, mentre il cristallo gli dona la vita.


Sin dall'alba dei tempi i cristalli venivano utilizzati come pietre non solo per adornare esteticamente il proprio corpo, ma per attuare quella guarigione, quel benessere psico-fisico nell'individuo. 

Tuttavia c'è da ricordare che la cristalloterapia non è la sostituzione della medicina tradizionale, ma semplicemente un supporto in più che può aiutarci nei momenti di sconforto psicologico o nei momenti in cui il corpo soffre maggiormente lo stress. 


Utilizzare un cristallo grezzo o burattato va a seconda della nostra energia. Più il cristallo è grezzo quindi meno lavorato, più la sua energia sarà più potente e quindi meno sarà il tempo con cui lavorarci, se invece il cristallo è burattato (quindi più lavorato) meno sarà la sua energia e più il tempo con cui lavorare.

Ciò non significa che un cristallo burattato vale meno di quello grezzo in quanto ogni individuo ha energia diversa da un altro, ma entrambi i cristalli portano comunque a ciò che stiamo cercando in entrambi i modi.

Anche qui c'è da ricordare che un cristallo grezzo se indossato a lungo termine può portare comunque effetti collaterali.

Questi cristalli quindi agiscono con energia sulla nostra, rilasciando a noi tutto il loro potenziale (ecco perchè quando una pietra si rompe, è necessaria restituirla alla terra o al mare da dove ne proviene)

Cosa fare prima di indossare un cristallo

Ultimamente sono tantissimi i negozi dove è possibile trovare cristalli da utilizzare per la cristalloterapia o la meditazione. Scegliere un cristallo non è difficile, in quanto sarà il cristallo stesso a sceglierci, a farci capire quanto in quel momento abbiamo bisogno di lui. Avrà una luce particolare, ci darà una sensazione strana che ci farà dire ecco, ho bisogno di quello. 

Ma prima di dar voce al nostro lato bambino e correre ad indossarlo, ricordiamoci che per arrivare al negozio il cristallo ha subito tantissimo strada, è stato maneggiato da tantissime mani ed ha quindi il bisogno di allontanare quelle energie negative e quella sofferenza subita. 

I cristalli vanno quindi purificati. Ogni cristallo tuttavia ha una sua necessità, ci sono cristalli che hanno bisogno di essere purificati alla luce del sole, altri che riattivano la loro vitalità con la luna, c'è chi preferisce l'acqua e chi invece il sale. 

Attenzione quindi quando acquistate un cristallo, cercate di informarvi sulle loro caratteristiche e su ciò di cui hanno più bisogno. 

Se il cristallo acquistato è un cristallo inserito a ciondolo in una collanina, allora è bene tenerla ne' troppo corta ne' troppo lunga in modo che la pietra possa lavorare facilmente. Se la pietra acquistata è uno di quei cristalli che assorbono e allontanano le negatività, è bene purificarla almeno una volta a settimana se viene indossata quotidianamente (come ad esempio l'ematite, la pietra del sangue)

Se invece i cristalli sono stati acquistati per essere indossati a braccialetto è bene identificare le differenze che esistono.

Ogni emisfero del nostro cervello controlla le parti diametralmente opposte ad esso, questo significa che il nostro lato destro del corpo è dominato dall'emisfero sinistro, mentre il nostro lato sinistro del corpo è dominato dall'emisfero destro.

Quindi è bene distinguere su quale braccio dovrà essere indossato il nostro braccialetto di cristalli.

L'emisfero sinistro del nostro cervello è responsabile del pensiero logico, del parlare, leggere, scrivere, affronta una cosa alla volta, elabora le informazioni in maniera lineare, compie operazioni in modo sequenziale concreto, è molto quindi più razionale, o tutto bianco o tutto nero, si ha bisogno quindi di quelle pietre che infondono coraggio, capacità di affermazione e vitalità (i vari toni del diaspro, ematite, lapislazzuli, onice nero, onice bianco) indossate comunque al polso destro.

L'emisfero destro invece è la parte dominante della metà sinistra del nostro corpo. L'emisfero destro è responsabile della capacità intuitiva, della sintesi, della sensibilità, dell'istinto, del pensiero olistico, della soglia del spirituale e mistico, è un emisfero più sensibile alle idee positive quindi si ha il bisogno di quelle pietre che forniscono calma, armonia, meditazione, fede, ottimismo e spiritualità. (cristallo di rocca, ametista, tormalina, avventurina, quarzo rosa) indossate comunque al polso sinistro.



Nel mondo di Alice Blogtour : scopriamo insieme il personaggio (seconda tappa)

mercoledì 27 aprile 2016


Buongiorno cari amici, oggi sono orgogliosa di presentarvi la seconda tappa del Blogtour nel mondo di Alice che vi permetterà di vincere tantissimi premi, tra cui una mia creazione, inoltre vi darà la possibilità di inoltrarvi sempre più affondo del mondo di Alice nel paese delle meraviglie. Ma vediamo come fare a vincere ben sei premi!

REGOLE PER IL GIVEAWAY CI SARANNO 6 VINCITORI !!

Il giveaway parte con la tappa d’apertura, e continuerà in tutte le tappe in quanto è un giveaway a punti, più commentate più guadagnerete punti e alla fine vince chi avrà ottenuto più punti. (chi avrà commentato tutte le tappe si guadagnerà ben 2 punti extra!!)

Per partecipare:

ESSERE LETTORI FISSI DI TUTTI I BLOG (trovate i link nel
calendario a fondo articolo)
COMMENTARE IL POST DI APERTURA CON LA VOSTRA
PARTECIPAZIONE e indicare due scelte tra i premi, la email per
contattarvi in caso di vittoria
COMPLETARE IL FORMAT RISPONDENDO ALLE DOMANDE
PARTECIPATE ALL'EVENTO FACEBOOK COSÌ NON VI
PERDETE NESSUNA TAPPA
!!FACOLTATIVE!! CONDIVIDERE LE TAPPE SUI SOCIAL E
TAGGARE AMICI PER FAR CONOSCERE L'INIZIATIVA

L'assegnazione dei premi avverrà il 25 MAGGIO, dopo quel post sarete contattati tramite email che in caso di parità di punti ci sarà un'estrazione con il sito random.org

Per quanto riguarda la mia tappa ho scelto di parlarvi meglio del personaggio di Alice, in quanto sin da piccola ne sono sempre stata innamorata.

Alice è un personaggio enigmatico, si dice che nacque dalla fantasia dell'autore Charles Lutwidge Dodgson o meglio Lewis Carroll per rendere omaggio al suo amore impossibile:Alice Liddell.

Si dice che sin dalla tenera età l'autore fosse follemente innamorato della giovane Alice, amava fotografarla in pose maliziose, tuttavia quando la ragazza decise di prender i voti, continuò comunque a manifestarle il suo amore proponendole addirittura di sposarlo, ma all'ennesimo giustificato rifiuto decise quindi di onorarla con la sua opera che fu pubblicata nel 1865.

Alice è una fiaba particolarissima, completamente sconvolgente rispetto a tutte le fiabe fin'ora viste ed è stata analizzata in tutte le sue parti scoprendo molti risvolti esoterici.

Vi lascio quindi un testo trovato online del giornalista Vito Foschi:

   


La tana del coniglio può essere tranquillamente un simbolo della Dea Madre che si adorava nelle grotte.

La tana sotterranea può rappresentare gli stati inferi dell’essere, da attraversare prima di passare agli stati superiori.

Alice è una bambina ben educata, ma sopratutto è immersa nel razionalismo ottocentesco. La sua è una mente razionale e va finire in un mondo che sovverte le regole: gli animali parlano, le persone cambiano dimensioni, ecc. Cose che una mente razionale non può accettare, ma nel racconto deve imparare a farlo. Certo può essere un semplice scontro fra razionalità della società vittoriana ottocentesca e un modo di pensare più spontaneo, più infantile, ma a volte l'irrazionale può aprire altre porte.

Alice si trova in un prato quando si addormenta, sognando tutta l’avventura, che solo alla fine del racconto si svela essere solo un viaggio onirico. 

Nel suo sogno-viaggio, Alice, incontra molteplici animali e ciò in qualche modo ricorda i viaggi degli sciamani con i loro animali totemici. 

Fra i tanti animali sicuramente quello che occupa il posto di rilievo è il coniglio che è l’iniziatore, colui che fa intraprendere il viaggio ad Alice e che la guida durante il percorso.

Dopo la caduta nella tana del coniglio Alice si trova in una strana stanza sostanzialmente vuota, ma cosparsa di porte. Su un tavolino di vetro trova una piccola chiave che apre una porticina occultata da una tenda. 

Alice compie vari tentativi per aprire la porticina e penetrarci, ma senza successo. Prende la chiave e apre la porta, ma l’apertura è troppo piccola per passarci e riesce solo a vedere che dà su un bellissimo giardino. 

Sarà il Paradiso riservato agli iniziati? 

Torna indietro e trova una bottiglietta da cui beve e si rimpicciolisce alle giuste dimensioni per attraversare la porticina, ma trova la porta chiusa e la chiave sul tavolino, ormai irraggiungibile. 

Alice riconquista la sua altezza, recupera la chiave, apre la porta, riesce a rimpicciolirsi ma ritrova la porta chiusa. Dopo un altro tentativo la scena cambia completamente. Alice non è pronta a superare la prova. Per tutto il racconto cambia le sue dimensioni alla ricerca di quelle giuste.

Per superare la prova deve possedere due qualità, la chiave, ovvero il mezzo per penetrare la Verità, e la giusta altezza, ovvero la giusta predisposizione d’animo. Non bisogna essere alti, ovvero avere orgoglio, perché ciò non può che far perdere la verità.

Dopo la scena della stanza dalle molteplici porte Alice si ritrova rimpicciolita in un mare formato dalle lacrime cadute quand’era un gigante.

Vi ritrova vari animali con cui intavola una discussione e con cui fa una corsa “confusa”, ovvero una corsa in cui ogni partecipante corre dove vuole senza curarsi di seguire un percorso. In questo episodio prevale l’assurdità: sembra solo un intermezzo per far uscire Alice dalla stanza dalle molteplici porte e proseguire il racconto con altre prove. In effetti il racconto si conclude con l’avvistamento del Bianconiglio che corre come al suo solito ed Alice che prontamente lo rincorre.

Il coniglio continua a indirizzarla nella giusta direzione. Seguendo il Bianconiglio, Alice finisce nel Paese delle Meraviglie e seguendolo ancora si allontana dall’ assurda situazione della corsa confusa per proseguire nel suo viaggio.

Altro animale simbolico è il bruco che Alice incontra a metà racconto. Il bruco rimanda alla crisalide, alla trasformazione, alla morte simbolica e alla rinascita come farfalla, ovvero come essere nuovo non più legato alla terra, ma al cielo.

Il bruco è perciò perfetto simbolo dell’iniziazione. 

A fine racconto Alice incontra un grifone, animale mitologico unione di cielo e terra, leone ed aquila, simbolo dell’iniziazione proprio per la sua doppia natura.

L’iniziazione non è un passaggio? Un passaggio da una condizione umana, terrena ad una superiore?

E il leone a cui spuntano le ali non ne è che un simbolo. E tale animale compare alla fine del racconto, quasi a voler simboleggiare l’ormai acquisita iniziazione di Alice che da lì a poco si sveglierà dallo stato di sonno: si risveglia alla sua nuova condizione, come una qualsiasi iniziazione con la morte iniziatica e il successivo risveglio. Altro elemento caratterizzante il grifone è la coda formata da un serpente, animale sicuramente legato alla terra, ma in grado di infilarsi nei buchi, quindi in qualche modo partecipe della natura sotterranea e in tal modo ideale completamento con il leone e l’aquila dei tre mondi, dando così al grifone una completezza. Ma non solo questo: il serpente, oltre alle note valenze negative, che nel grifone non compaiono, è un altro simbolo iniziatico per la sua caratteristica di cambiare pelle, quindi di lasciare la sua vecchia natura e di acquisirne un’altra.

A livello allegorico l’aquila rappresenta l’intelligenza per la sua capacità di guardare lontano, il leone la forza e il coraggio e il serpente la furbizia. Quindi anche a livello allegorico il grifo è un simbolo di completezza, la forza guidata dalla intelligenza ed aiutata dalla furbizia per svelare gli inganni.

Sulla Regina di Cuori, collerica, si sprecherebbero le congetture psicologiche, dal classico complesso di Edipo alla madre della vera Alice che proibisce al giovane Carrol di vedere la bambina. 

D’altro canto la regina è di cuori e non può essere che preda di forti emozioni, essendo il cuore l’organo deputato a ciò. 

Il rosso è anche il colore delle forti emozioni e della rabbia, ma non dimentichiamo che il rosso è anche il colore della nobiltà, e quindi naturale corollario della sovranità. 

Per tutto l’episodio la Regina minaccia tutti di far tagliare loro la testa ed è emblematico che ciò accade alla fine del racconto. La decollazione ha un forte significato simbolico, di morte e poi di rinascita. Staccare il capo dal corpo, ovvero lo spirito dal corpo, dalla componente materiale, liberarlo dalla materia, non a caso decollare è anche etimologicamente far volare.

L’ultimo episodio del racconto vede Alice imputata in un processo. La bambina ha già conosciuto il Grifo che, come abbiamo visto, ha un preciso significato iniziatico e durante il processo mantiene un atteggiamento di sufficienza e quasi di irritazione per tutti quei buffi personaggi: oramai il suo viaggio volge al termine. 

Il passaggio è terminato, l’iniziazione è avvenuta, la testa simbolicamente si è staccata dal corpo e può volare libera e tutti quei buffi personaggi, rappresentanti gli stati dell’essere precedenti all’iniziazione, sono solo d’intralcio.




Vi siete mai soffermati ad analizzare Alice sotto questo punto di vista? Ho trovato questo articolo davvero interessante, per questo sono stata entusiasta nel proporvelo. 

CALENDARIO BLOGTOUR

26/04 Prima tappa » Il salotto del Gatto Libraio » Panoramica su tutte le apparizioni di Alice
27/04 Seconda Tappa » Il mondo di sopra » Approfondimento sul personaggio di Alice
29/04 Terza Tappa » Ragazza in Rosso » Ambientazioni, il paese delle meraviglie
02/05 Quarta Tappa » Libera tra i libri » Arte nel mondo di Alice
05/05 Quinta Tappa » Un libro e una tazza di tè » Estratti dal classico
06/05 Sesta Tappa » Universi Incantati » Recensione del classico di L. Carroll
10/05 Settima Tappa » Whisper: la voce del tempo » Curiosità sull'autore Lewis Carroll
12/05 Ottava Tappa » Chiacchere Letterarie » Check list dall'Alice Annotata
14/05 Nona Tappa » Palle di neve di Co » La trasposizione cinematografica
17/05 Decima Tappa » Hook a Book » Retelling Alice from Wonderland di Alessia Coppola
19/05 Undicesima Tappa » L'antico calamaio » Rebelling Alice nel paese delle meraviglie di Erminia dell'oro
21/05 Dodicesima Tappa » We Found Wonderland in Books » Retelling, la saga Splintered
23/05 Tredicesima Tappa » Jess in Wonderland » Trasposizione serie tv
25/05 Quattordicesima Tappa » Palle di neve di Co » chiusura giveaway e assegnazione premi

Prometto di sposarti ogni giorno. Recensione

martedì 26 aprile 2016
Se con Prometto di sbagliare mi ero innamorata dell'amore, qui con Prometto di sposarti ogni giorno l'autore mi riporta a tempi indietro in cui da ragazzina sognavo quell'amore che leggevo tra le pagine dei libri.

Cari amici della blogsfera, mentre vi scrivo questa recensione sono completamente incantata dall'emozione che questo libro mi ha suscitato e come una bambina stringo ancora il libro tra le mani.

ordina qui la tua copia:










Leggere questo libro è come prendere l'amore per mano e lasciarsi andare a quella felicità che a volte non troviamo. L'amore che questo autore racconta, non si trova nei libri e non si trova facilmente. E' un amore che sa di liquirizia, è un amore che sa di buono e di vento caldo, è un amore che ha il sapore dell'aria e dei fili stretti tra mani di bambini, fili lunghi dove appesi palloncini sembrano liberi.

Quando ho letto prometto di sbagliare sono rimasta incantata dal modo di scrivere dell'autore che con leggiadria e magia ci porta ad assaporare il suo scritto passo per passo e a far spazio nel nostro animo.

Con prometto di sposarti ogni giorno ci troviamo di nuovo di fronte a qualcosa di magico che ci permette di sognare ad occhi aperti, che ci permette di voler quell'amore tanto descritto, perchè l'amore non ha età e l'amore è comunque sempre presente in ogni angolo.

Questo amore descritto sembra che superi le barriere della carta e che voli così libero, ogni riga sembra quasi casuale, ma poi pezzo per pezzo si incastra alla perfezione e ci permette di sorridere.

Le coincidenze non esistono e questo libro sembra raggiungere appieno questo concetto quando girando l'ennesima pagina troviamo una frase che ci appartiene, che sembra parlarci di noi.

Ci sarà di certo un modo per liberarmi di te. Potrei inventare una pozione a caso, qualche trucco, delle parole magiche, e tu spariresti, ma poi resterei qui io e tu non ci saresti. Meglio malato di te che incapace di soffrire e di amare.

Non oso definire questo libro un diario o una lettera, come in Prometto di sbagliare qui non abbiamo una struttura precisa, uno schema netto e definito, qui ancora una volta abbiamo qualcosa di particolare che gratta la nostra pelle per entrar dentro.

Dolce come il miele, profumato come la cannella, è un libro che ti fa sentire vivo e positivo perchè questo è il messaggio più bello che un libro può lasciarci: farci sentire vivo e pieno di speranza.

Stringo forte nel petto queste dolci parole che l'autore ci ha donato 

Vuoi amarmi fino a che non ci saranno errori?

Un libro da togliere il fiato e da aver voglia di conoscere ancora e ancora..UN LIBRO CHE FA MALE AL CUORE PERCHE' FINALMENTE TORNA A FARLO BATTERE! 





Il nuovo vestito del mondo di sopra

Buongiorno cari amici del mondo di sopra, avete presente gli zombie che si trascinano sul terreno per uscire dalle tombe? Ecco, io mi sento esattamente così. Qui nel mondo abbiamo passato un weekend di festa insieme ad amici di famiglia e quindi ora mi ritrovo spompata a cercar di riprendermi; tuttavia sorseggiando il mio ennesimo ginseng ho bisogno di ufficializzare la nuova veste grafica del mondo di sopra e presentarvi le rubriche che vedete a lato.

Ho deciso di investire tempo e denaro in quanto con l'arrivo di Beltane ho sentito il bisogno di presentarvi aria nuova, di rivestire questo sito in maniera più completa, mettendo a nudo completamente la mia anima che si mescola tra i libri e l'esoterismo.

Quello che fa da sfondo è un albero di ciliegio, quando insieme al mio grafico abbiamo trovato questo sfondo nell'immenso mondo di Internet, mi sono immaginata lì, sotto le sue fronde e il suo profumo, con in mano un bel libro e ascoltando la voce della Dea, ecco perchè abbiamo deciso di focalizzarci sui suoi colori e perderci quindi in una grafica ricamata intorno a lui.

A sinistra ciò che vedete scorrere è una devozione alla Dea Sekmet che anch'essa è una parte che risiede in me. Mi ritrovo molto nelle sue parole ed è per questo che ho deciso di lasciarla scorrere, per ricordarmi un po' chi sono nei momenti bui e darmi quindi quella forza che a volte sembra mancarci.

" Brucio e fumo e lancio coltelli dai miei occhi e ruggisco
(benché tiriate la mia coda),
i miei aspetti sono taglienti ed ho graffiato in profondità,
la mia energia è forte e feroce,
ed il mio fastidio ha necessità di essere espresso.
Benchè a volte delicata, io posso essere molto intensa.
Una volta risvegliata sono difficile da escludere:
sono sempre appropriata, sempre necessaria.
Non provare ad eliminarmi,
devo essere sentita, riconosciuta:
sono Leonessa. "

Ora con il cuore in gola e un po' di emozione vi parlo delle rubriche su cui abbiamo lavorato tanto e su cui ho impresso la mia anima:

Appuntamento con la strega è la rubrica che ormai conoscete, la rubrica del giovedì che tratta argomenti come cristalli, proprietà delle erbe, divinità a cui sono legata e le fasi lunari.




Chiamatemi strega è la rubrica che mi mette a nudo, che mi presenta come donna, come strega e come moglie. Vi parla di me, di cosa sono, cosa prego e cosa pratico




Www wednesday è la rubrica del mercoledì, una rubrica trovata sul web davvero carina che presenta in maniera generale i libri che leggo o che leggerò durante la settimana. 



Segnalazioni è il corvo che ci porta il messaggio delle case editrici con le novità del mese e delle nuove letture che potremmo trovare presto nelle librerie e online. 




Segnalazioni Self invece è un corvo che sotto la sorveglianza della magica Luna Rossa, ci porta il messaggio degli autori stessi, che con sacrifici e con voglia di farsi conoscere in questa immensa sfera nel mondo informatico, ci lasciano tracce su ciò che stanno scrivendo e pubblicando. 


Il vasetto della felicità è la rubrica che è nata prendendo spunto dalla scatola dei tesori che io e mio marito abbiamo in casa e che ci permette di custodire i nostri ricordi felici. Ogni fine mese, quindi, il vasetto della felicità si apre e racconta i ricordi più belli del mese appena passato. 


Eccoci giunti alla rubrica Grimorio, quella che mette a nudo le pagine del mio Libro delle Ombre. Grimorio è una rubrica importante, una rubrica a cui forse tengo un po' di più rispetto alle altre. Vi presenta le leggende sulle streghe, le invocazioni e le evocazioni, le preghiere, gli incantesimi che si possono facilmente realizzare.


La buca delle lettere invece è un altra rubrica carinissima trovata nel web. A fine settimana presenta i libri arrivati qui nel mondo di sopra, che siano scambi, regali, acquisti o omaggi dalle stesse case editrici. Mi piace sempre confrontare la scala di libri con il calderone con cui preparo i miei rituali, ecco perchè spesso lo trovate - e lo troverete - nelle foto.


Elementi del cerchio è la rubrica dove troverete i vari Blogtour che creo o a cui partecipo, i vari tag in cui vengo nominata, insomma quegli elementi che arrivano nel cerchio quasi un po' improvvisamente.



Giornata stregata è una rubrica divertente, ecco perchè ho voluto dare un immagine diversa, non troppo rigida,una strega che nel mondo dei cartoni animati amo da morire, ovvero Regina di Biancaneve. In questa rubrica si spettegola un po', si racconta di quelle giornate che non possono essere dimenticate. 


Colpo di penna e biancospino, invece, è semplicemente la rubrica che racchiude le interviste fatte alle persone che passano di qui, che siano scrittori, blogger o semplicemente tu se hai qualcosa da dire. (ho deciso di chiamarla così in quanto, il colpo di penna è quell'intuizione che la Musa della creatività ci permette di avere, quell'istinto che è capace di sbloccare ogni emozione e ci permette di completare un progetto in pochissimo tempo, biancospino perchè ne amo i fiori)


Ruota dell'anno è la rubrica che descrive i Sabba dell'anno e su come devono essere celebrati. 






Il mondo di sopra ti consiglia è una rubrica che lascia una traccia dei libri che mi sono particolarmente piaciuti e che consiglio di leggere. Non che gli altri che leggo e recensisco positivamente non sono belli, ma sono quei libri che ti segnano, che ti lasciano un bel ricordo, quei libri che hai voglia di leggere sempre e che almeno una volta nella vita vanno letti. 


Giveaway con sorpresa è una rubrica che non troverete nell'elenco in quanto mi piace l'idea di presentarvela all'improvviso, di portarvi un piccolo sorriso dandovi la possibilità di vincere un premio, che sia omaggiato dalle case editrici o che sia direttamente creato da me.


In alto invece nella barra del menù fisso troverete i soliti click che vi riportano alla Home, alle recensioni dell'anno in corso, alla pagina facebook che vi permette di scoprire il cristallo e la carta del giorno e a come collaborare con la strega del mondo. 


Ora sono curiosa di leggervi, che ne dite della nuova veste grafica? Le idee erano davvero tante, avrei voluto darvi molto di più e presentarvi molte più rubriche, ma ho deciso di racchiudere la maggior parte in questi piccoli scrigni.




Abbi cura di me. Recensione

lunedì 25 aprile 2016
A volte il senso di tutta una storia si capisce in un solo minuto.

Buongiorno cari amici, oggi qui in queste lande desolate tocchiamo i 22 gradi. Finalmente il nero dei maglioni e delle magliette a maniche lunghe all'interno degli armadi è andato via, diamo spazio quindi al nero delle magliette a maniche corte! Difficilmente porto vestiti colorati, non fan proprio per me. Comunque bando alle ciance, oggi parliamo di un libro frizzante. Chiudete gli occhi e immaginatevi al mare, su una sedia a sdraio con in mano un bel mojito ghiacciato e nell'altra mano questo libro. Beh idillio perfetto non trovate? 











Leggere questo libro è un salto nel tempo, ci si perde tra un viaggio lungo vent'anni cercando tra le pagine la voglia di ricominciarlo ancora. Questo libro è un volo, è viaggiare tra mille colori, questo libro è ondeggiare tra le parole meraviglia e abbi cura di me. 

Se non si è capito che questo libro mi è piaciuto, beh allora ve lo dico. Mi è tremendamente piaciuto. L'ho divorato in pochissimo tempo semplicemente perchè avevo il bisogno anche di cucinare e far palestra, ma altrimenti credo che lo avrei finito in un giorno intero, talmente la scrittura è incalzante e scorrevole.

Hanna E Richard si trovano come palline da ping pong a saltare in una storia di vent'anni, Si avete capito bene, vent'anni! Perchè il destino a volte fa giri strani e lunghi, almeno così diceva una canzone che ascoltavo da bambina, e solo ora che tocco gli enta posso capire cosa intendeva in realtà.

All'inizio troviamo un Hanna ragazza, un Hanna che se ne frega dei modi e degli atteggiamenti, un Hanna ribelle dentro e fuori, un Hanna che commenta Harry Potter con l'amica e poi arriva lui il bello che ti lascia senza fiato, ma si è troppo orgogliosi per dire altro. 
La loro storia non è facile. La loro storia cresce con loro perchè alla fine lei è ancora diciottenne e lui è solo poco più grande. 

Il destino a volte sembra fotterti, a volte invece sembra darti una mano. 

La loro storia è una di quelle che ti fa davvero credere di aver una nuvoletta nera sulla testa, e non bastano incensi e sale per purificare. La loro storia inizia da ragazzini e finisce poi per ritrovarsi da grandi. Su i nostri protagonisti non possiam dir nulla, in quanto nonostante la distanza, il loro amore ci ha provato a resistere, ma si sa quando l'universo si ha contro, non basta nulla per fermarlo.

Pagina dopo pagina ci si muove tra Londra e New York, tra le scelte disperate di lei e la sicurezza e il tentar di non crollare di lui.

Ho amato i nostri protagonisti, l'autrice con maestria è stata capace di creare veri personaggi che per tutta la storia, per tutto il viaggio lungo quasi più di vent'anni, mi hanno permesso di tifare per loro. 

Il suo stile così evocativo mi ha permesso di ritrovare questi protagonisti in carne e ossa, di sentir la nostra Hanna come una sorella da accompagnare, da spronare ad andare avanti nonostante tutto. 

E poi c'è lui, c'è Richard. L'uomo che è diventato uomo un po' grazie ad Hanna e all'amore provato per lei. Si perchè i due protagonisti della nostra storia ci portano in un amore che a volte ci sembra lontano anni luce per la nostra vita sempre di fretta. Ci portano in quell'amore da togliere il fiato, in quell'amore che si vive con tutte le cellule del nostro corpo, che lascia i brividi e ti fa sentire un uragano nello stomaco e non solo le farfalle. 

Un libro che ti permette di amare e di vivere quell'amore. 

E' un libro che in bocca ti porta sempre la parola nonostante tutto. Si perchè nonostante tutto i nostri due protagonisti riusciranno a farsi travolgere in quell'amore assurdo, violento, passionale. Perchè nonostante tutto tiferemo per loro, nonostante tutto cercheremo i nostri protagonisti tra la gente.

Sin dall'inizio di questa recensione, cercavo la parola per definirmi al meglio e solo ora mi rendo conto di averla trovata: diventerete come me una groupie del libro, una di quelle con minigonna a palloncino e pon pon rossi a tifare fino alla fine per la vittoria dei nostri Rihanna (Ok, non me ne voglia la cantante ma trovo carina la parola che unisce Hanna e Richard diventando quindi Rihanna)

Lo stile dell'autrice così frizzante ci fa perdere tra le migliaia di bollicine della storia e ci porta ad un finale di quelli sorprendenti che ti fanno dire si e saltare di gioia sul divano. Scorrevole e incalzante è dir poco, Unico credo che sia il termine giusto per definirlo.

E' un libro che deve essere letto per riconoscere negli occhi l'amore. 

Un libro che lascia così senza fiato, non può non essere letto. Un libro che ti lascia un messaggio così positivo nonostante tutto, non può non essere letto. Un libro che non può mancare sul nostro comodino, nella nostra borsa mentre corriamo di fretta al nostro appuntamento.

Un libro che ti fa fermare, che ti fa rallentare e ascoltare il cuore. 















Gigli nel deserto. Recensione

sabato 23 aprile 2016
E se vi dicessi che di questo libro non so esattamente inquadrarne un genere? E se vi dicessi che è un libro che tratta tutti i generi? Buongiorno cari amici de il mondo di sopra e benvenuti in una recensione che ha del pazzesco. Di questo libro vi ho parlato varie volte, sia nelle rubriche del www, sia nelle rubriche della buca delle lettere, ma ora che sono arrivata alla fine di questo libro, posso finalmente parlarvene e tenervi incollati allo schermo per qualche minuto.











Non voglio nessun peso sulle spalle, nessuna missione da compiere. Voglio vivere tranquillo come tutti i miei coetanei, con le gioie e i dolori della mia età e niente di più! 

Leggere questo libro non è facile in quanto l'inizio può sembrare forse un po' troppo lento e introduttivo, ma pagina dopo pagina ci troviamo in una storia interessante che ci dà la possibilità di scoprire un fantasy particolare.

Lo so può sembrare di trovarci per l'ennesima volta in un mondo fatto di vampiri che sbrilluccicano al sole, in realtà non è così, il nostro protagonista ha con se' una tradizione che deve rispettare.

John è un ragazzo di diciassette anni figlio della vita dura, di quella vita che vede l'individuo spostarsi in continuazione. Il trasferirsi da una parte all'altra del mondo senza la possibilità di consolidare amori e amicizia o semplicemente una vita normale, porta John ad uno stato perenne di malinconia che leggiamo nei tratti che l'autore ci lascia. 

Ma quanto si può odiare un genitore se quello che fa nella vita è solo per il nostro bene?

John sente nel suo corpo il peso di una valigia, diventa lui stesso una valigia alla mercè della madre, alla mercè dei suoi continui trasferimenti, ma solo riga dopo riga scopriremo ciò che l'autore ci lascia nel segno, scopriremo che infondo quei continui trasferimenti venivano fatti solo per lo stesso bene di quel figlio.

La routine quotidiana di madre e figlio viene sconvolta quando l'ennesimo trasferimento porta il ragazzo in una terra diversa, dove già l'atmosfera ci lascia senza fiato. 

E' qui che cominciano le avventure del ragazzo, avventure che lo porteranno ad innamorarsi di colei che poi tanto umana non è: La bella Lilith.

Ora prendete esseri umani e vampiri, prendete templari, prendete cenni storici diversi e prendete un ambientazione e uno spazio temporale ricco e vi troverete nei gigli nel deserto.

Se all'inizio la storia poteva sembrare forse un po' troppo introduttiva, ecco che arrivati nell'avventura di John ci troveremo curiosi di scoprire cosa nasconde questo ragazzo tanto diverso dagli altri. 

Interessante è il racconto che l'autore ci porta a scoprire, il futuro ed il passato che si mescolano con una traccia molto netta, un puzzle che si completa pezzo dopo pezzo. L'autore narra la sua storia in terza persona ciò però non sembra rovinare la scrittura, non troveremo un autore onnipresente che conosce già i vari personaggi e ci permette di scoprirli, al contrario! Troviamo un autore che scopre con noi gli stessi personaggi tratti, come se fossero quest'ultimi a raccontarsi.

Il ritmo è altalenante in quanto tra alti e bassi si frappone tra una scrittura evocativa, ma dall'altra parte ne troviamo pezzi incompleti. Avrei preferito un evocazione in più sui vari personaggi, un sentirli dentro così da poterli immaginare reali e non solo su carta. 

L'autore tende alla volte a perdersi in descrizioni troppo prolisse e alle volte, invece, non ne lascia traccia, ciò nonostante ho trovato comunque il tutto molto scorrevole e interessante.

Nota negativa è la copertina che non racchiude appieno ciò che il libro contiene. Avrei preferito qualcosa di più nitido e spiccato, qualcosa di più misterioso ed evocativo.

Una storia da leggere nei momenti di passaggio, nei momenti in cui si ha bisogno di un po' di relax.