Mior. Recensione

martedì 12 aprile 2016
Buongiorno cari amici lettori e buon inizio giornata! Oggi sulla pagina del mondo ci saranno tantissime novità, questa notte visto che non riuscivo a chiudere occhio, mi sono messa a pirografare diversi disegni che avevo in testa e tra le fusa dei gatti e il silenzio, ho fatto mattina.
Oggi comunque vi parlo di un libro che ho adorato!

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Di solito in una trilogia si ha paura che il libro di mezzo possa rovinare quello che abbiamo trovato nel primo libro, come se potesse crollare quell'ansia di scoprirne il seguito o che diventi un qualcosa di ripetitivo. Con Mior invece tutto questo non succede, ci troviamo invece nel pieno di questa trilogia e con la voglia di scoprire ancora e ancora.

La prima volta che la casa editrice mi ha presentato Drow mi sono innamorata della copertina, di quegli occhi che sprofondano nell'animo. Quando poi è arrivato Mior mi sono completamente sciolta e sono rimasta a fissarla per ore sperando poi che il contenuto non rovinasse quell'idillio creato.

Mior è completo, ci lascia completamente senza fiato, sia per il contenuto sia perchè lo si finisce troppo presto.

Nel primo libro abbiamo trovato una luce diversa, abbiamo trovato una storia che non si perde tra i soliti personaggi comuni, qui troviamo gli elfi oscuri.

Pagina dopo pagina ci si innamora del personaggio di Eric, del suo carattere così completo che spesso sembra strappar le pagine e uscire verso di noi.

Ma il male non lascia mai da solo il bene

Se da una parte troviamo questa magnifica razza di elfi oscuri, dall'altra ne troviamo il suo cacciatore, quel male che deve dominare quel bene così invidiato.

Non è la nostra razza a stabilire chi siamo. Lo scegli tu.

Sfogliare Drow significa attraversare un viaggio completamente nuovo, ricco di numerosi dettagli e con la voglia di scoprire sempre più affondo le verità celate. Ecco poi che con Mior ci succede la stessa cosa, avidi sfoglieremo quelle pagine per sapere quali altre avventure attendono questo personaggio.

La cosa bella di questo libro è che il ritmo non scivola mai, l'attenzione è sempre alta e difficilmente ci si riuscirà a staccare da quelle numerose pagine. L'autore mescola il thriller con il fantasy portandoci lo sguardo su qualcosa di nuovo, difficilmente poi riusciremo a trovarlo altrove.

Eric dopo aver scoperto i suoi poteri, la sua razza e dopo esser scappato dai suoi nemici, si ritrova solo in un nuovo viaggio, che lo porta a trovare e ri-trovare quel passato e quelle verità che sembrano ancora nascoste sotto il terreno.

Daresti la vita per colei che te l'ha data?

Le paure, le difficoltà saranno numerose e la scrittura è talmente evocativa che ci sembrerà di esser lì accanto, sproneremo Eric ad ogni percorso, quasi per dargli quella forza che a tratti sembrerà mancare.

Tanti sono i personaggi che l'autore ci presenta in questo libro, ma il tratto così minuziosamente dettagliato ed evocativo, ci permette di scoprire l'unicità di ogni personaggio e il loro più antico essere; l'autore ci permette di scoprire quegli stessi personaggi in ognuno di noi e ci permette quindi di sentirli VIVI.

Il libro si divorerà talmente velocemente che ci saranno momenti in cui sembrerà di aver il bisogno di tornare indietro per non lasciarlo più andare.

Raramente un libro di un'autore può lasciarmi di stucco, ma questa nuova trilogia degli Elfi ci riesce benissimo.

Di questo libro non voglio spoilerarvi nulla perchè nel mondo dei Drow dovrete completamente entraci. Simon Rowd non ha nulla da invidiare ai grandi autori classici dei fantasy, la sua scrittura ci permette di entrare in un mondo completamente nuovo che non va sottovalutato.

E' un libro che non può mancare in nessuna casa. E' un libro che va letto e divorato. E' una trilogia che vi farà innamorare. Io questo secondo libro lo amo, lo venero, lo bramo. Ho assolutamente bisogno del seguito.

E voi da che parte state?












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