I giorni dell'amore e della guerra. Recensione

lunedì 2 maggio 2016
Buongiorno cari amici lettori, come avete passato il weekend? State ancora festeggiando Beltane? Questo sabba ha un aria meravigliosa quest'anno, non trovate?

Oggi vi parlo del secondo romanzo di Carla Maria Russo, i giorni dell'amore e della guerra. Mettetevi comodi, perchè ho tanto da dire.











Ho sempre amato i romanzi storici, quando nel 2005 conobbi Philippa Gregory con il suo libro della saga dei Tudor, lì il mio amore prese il volo diventando quasi ossessione, con tutto ciò che avrebbe riguardato storia e approfondimenti sui personaggi descritti.

Quando poi la Piemme mi ha dato la possibilità di leggere questo romanzo, sono rimasta affascinata dal modo di scrivere dell'autrice e mi sono innamorata della sua storia, della storia di Caterina.

Quando alla storia così avvincente si mescola poi l'amore, ecco che l'autrice riesce a far uscire fuori qualcosa di unico, che vale la pena di esser letto.

Amo i libri scritti dalle donne, non me ne vogliano gli autori maschili, ma l'energia femminile ha sempre qualcosa in più. 

L'autrice con il suo modo di scrivere così evocativo ci permette di immaginarci lì con quella stessa Caterina che ora ritroviamo adulta.

Lo stesso romanzo è donna, è scritto da una donna che sembra camminare come un ombra dietro al vestito di Caterina, quasi temendo di sfiorarla, ma poi con impeto la tigre domina la scena e racconta di se stessa e di ciò che era nell'animo.

Con il suo precedente romanzo La Bastarda degli Sforza avevamo trovato una Caterina bambina, un suo quotidiano infantile, ora troviamo una donna dominante, una donna forte dagli occhi vincenti.

Già dalle prime pagine ci troviamo di fronte ad una donna combattente che alla Rocca di Ravaldino difende tutto ciò che è suo, con stratagemmi e abilità.

A volte leggere diventa estremo, diventa qualcosa che si ha il bisogno di fare perchè allontanarsi significa poi continuare a pensare a quelle scene che si ripercuotono nella nostra testa. Si può provare a resistere, ma quando un romanzo va divorato non c'è scusa che tenga, bisogna finirlo. 

Leggere questo libro è percorrere insieme all'autrice quei sentieri della storia che ci hanno reso oggi quello che siamo. L'autrice ci porta a percorrere una magia che a volte tendiamo a dimenticare. Non oso pensare alle ore passate davanti al computer, alle ricerche fatte per mostrare minuziosamente tutta la verità celata.

Caterina ormai adulta finalmente si innamora e quanto può essere devastante e dominante questo sentimento ci viene mostrato con perfezione assoluta.


Se nel primo libro abbiamo trovato una donna venduta e rimasta ormai vedova, qui ci troviamo di fronte ad una donna che è costretta a ringhiare, a comportarsi da uomo pur di andare avanti e ottenere ciò che vuole, ma anche le donne più forti si innamorano. 

Caterina si innamora di un uomo, di Giacomo Feo e niente più adesso sarà davvero come prima.

Ho amato sin da subito ogni personaggio presentato, ogni animo e sentimento evocato che ci permette di avere un uragano all'interno.

I dialoghi ben scritti ci permettono di immaginarci lì insieme ai personaggi e sembra quasi di toccare e sentire le loro voci.

Pagina dopo pagina ritroviamo un secolo dimenticato, un secolo vissuto tra i più grandi personaggi della storia.

Un libro bello da togliere il fiato che scorre velocemente e che con avidità non riusciremo a staccarcene.

Il linguaggio scorrevole, la scrittura evocativa e il suo essere così perfetto, rende questo romanzo il miglior romanzo storico letto in questo 2016 ormai iniziato.

Le ambientazioni così minuziosamente descritte ci permettono di trovarci nei sontuosi luoghi che l'autrice descrive, le lettere all'interno ci permettono di ritrovarci lì e ad assaporare il lume di candela e le piume con l'inchiostro utilizzate per scrivere.

E' un romanzo di amore e di guerra, come il titolo ci racconta, è un romanzo che ci travolge dalle prime righe senza darci il tempo di poterlo assorbire davvero. E' un romanzo forte, pieno, complesso e COMPLETO, che deve essere letto se si vuol capire la figura di Caterina.

Un libro pieno di dignità, a volte con tratti di riflessione e sofferenti, pensieri di protagonisti a volte troppo crudi che lasciano della malinconia addosso per tutto ciò che l'essere umano ha passato per arrivare ad oggi.

E' un romanzo che lascia i brividi arrivati alla parola fine, che ci fa venir voglia di ricominciarlo d'accapo.

Non ho mai amato un romanzo storico come ho amato questo, l'ho letto tutto d'un fiato per assaporare qualcosa in più della tigre che era quella donna.

E' un libro che fa riflettere e con orgoglio porto nella libreria.

E' un libro che consiglio alle donne, a quelle donne che nonostante tutto sono libere.















3 commenti on "I giorni dell'amore e della guerra. Recensione "
  1. Bel libro anche Io adoro i romanzi storici:)

    RispondiElimina
  2. Non amo particolarmente i libri storici, ma hai parlato di questo libro con così tanto amore e passione che mi hai fatto venir voglia di leggerlo!
    Bravissima, la tua recensione è stupenda *-*

    Un bacio,
    Alba <3

    RispondiElimina

Se hai letto l'articolo lascia pure un messaggio, un'impronta del tuo passaggio. Dedicami qualche minuto così da raccontarmi le tue opinioni; mi fa piacere confrontarmi e leggere i commenti di nuovi lettori. Gli estranei sono amici che non abbiamo ancora incontrato... Grazie per essere passato e Il Mondo Di Sopra esplorato.