Il problema è che ti amo. Recensione

sabato 16 luglio 2016
Buon sabato cari amici lettori e buon weekend. Cosa farete oggi? Riuscirete a conquistare il mondo? Io sono elettrizzata all'idea di cominciare a scrivervi questa recensione. Un nome, una garanzia: Jennifer Armentrout... e dopo il Blogtour che ha fatto furore, entriamo nel romanzo con il cuore colmo di amore.

Titolo: Il problema è che ti amo
Autore: Jennifer Armentrout
Editore: Nord
Prezzo: 16,90€
Pagine: 444













Quando un libro ti prende e ti rivolta l'anima come un calzino, diventa difficile creare una recensione che abbia un senso, almeno quasi sufficiente, nel far capire a voi lettori quella che è la mia opinione. Se poi parliamo di un libro scritto da Jennifer, beh ecco che a questo punto la penna cade, la sigaretta si fuma da sola nel posacenere e io comincio a balbettare un pe-pe-perfetto e tanti saluti.

Ho bisogno di affrontare la situazione per conto mio. Non puoi proteggermi sempre. 

Quando un autrice diventa famosa e dà sfogo alla sua fantasia creando numerosi libri, si ha la paura che la sua vena da scrittrice possa sbiadire e allungarsi diventando una ripetizione di personaggi in ogni storia, si ha paura che le azioni possano succedersi non lasciando spazio a nuova immaginazione. Con il problema è che ti amo tutto questo non succede, con la Armentrout possiamo leggere milioni e milioni di pagine, ma saranno tutte sempre completamente nuove e originali.

Il problema è che ti amo è un romanzo che nonostante la mole di pagine, si legge in pochissime ore. Il problema, e scusate il gioco di parole, è che è un romanzo autoconclusivo che ci porta a dover abbandonare i personaggi troppo presto.

Benvenuti nell'ultimo anno di liceo.

Mallory nonostante la sua età, ha l'anima già adulta. Il passato che si porta come un macigno sulle spalle, pesa così tanto che a volte sente i piedi affondare come se l'asfalto fosse fatto di sabbia. Prima orfanotrofio e dopo famiglie adottive sbagliate, ecco che se l'inferno non l'ha digerita adesso, sicuramente non riuscirà a farlo dopo. 

L'unica cosa, o meglio, l'unica persona che l'ha salvata da quell'inferno che le ha lasciato cicatrici sulla pelle è stato sempre Rider, il suo faro nel buio, la luce in fondo al tunnel, la mano che ha sempre stretto la sua, quel bambino che come cavaliere dall'armatura d'argento, l'ha sempre difesa da tutto e tutti, rendendo la sua realtà un po' meno infernale, raccontandole sogni e favole prima di dormire.

Ma ogni mostro ha un prezzo, nonostante poi la ruota cominci a girare.

E per Mallory, dopo un evento infernale, arriva qualcosa di nuovo e inaspettato: una famiglia, ma se tutto ha un prezzo, il suo è quello di perdere la sua luce. Rider. 

Dopo aver passato una vita infernale, le conseguenze per Mallory sono troppe, ha paura di dar voce alle sue parole, preferisce parlare, solo se necessario, con pochissime frasi. Nonostante tutto ciò che ora ha. 

La famiglia non deve essere per forza quella che ti mette al mondo, la famiglia sono quelle persone che ti amano per ciò che sei davvero. 

Con pazienza e sacrifici, i genitori adottivi di Mallory riescono ad entrare nel suo cuore, riescono a darle una vita normale e a rispettare i suoi tempi. Ecco perchè dopo diversi anni, la nostra protagonista si sente pronta ad affrontare il liceo. 

A volte il destino fa giri immensi. 

Ed è al liceo che Mallory ritrova Rider, un Rider completamente diverso. 

Ora chi sarà a proteggere l'altro? 

Con questo nuovo romanzo la nostra autrice ritorna a mettere in crisi il nostro organismo, rivolta completamente tutto il nostro corpo e trasmette energia calda all'anima.

Un romanzo che ci lascia completamente con il fiato sospeso, incalzante ed evocativa la sua scrittura che non lascia spazio per far altro se non leggere.

Un romanzo che si divora pagina dopo pagina, un romanzo ipnotico e meraviglioso al tempo stesso, un romanzo che mette i brividi e ci scuote ogni cellula.

Ho amato la complessità di ogni personaggio, i minuziosi dettagli e la loro personalità, personaggi principali o secondari che siano, ci portano a evocarli come veri nella nostra testa. 
Un romanzo che mi ha arricchito, che mi ha travolto, che mi ha dato la possibilità di sentirmi fortunata in questa vita che a volte sembra dura da affrontare.

E' stata dura arrivare a dire addio a quei personaggi che ti entrano nella pelle, mi sono sentita amareggiata quando sono arrivata alla fine.

Ogni frase ti entra dentro come un pugno, ti scava la pelle e si prende posto diventando parte di te.

Bello da togliere il fiato.







4 commenti on "Il problema è che ti amo. Recensione "

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