Colpo di penna e Biancospino con.. Chiara Parenti.

lunedì 6 marzo 2017

Buongiorno cari lettori abitanti del mondo! Il 18 Febbraio grazie alla casa editrice Garzanti, ho incontrato Chiara Parenti, autrice di La voce nascosta delle pietre. In realtà invece di presentarvi un intervista scritta, avrei voluto realizzare una video-intervista, ma avendo notato la confusione in generale, ho preferito concentrarmi sulle domande fatte all'autrice. Vi ho già parlato di questo libro nella recensione uscita a fine Gennaio che trovate in questo click. 
Difficilmente mi innamoro di un libro a tal punto di voler continuarne a parlare e difficilmente in una recensione mi trovo in difficoltà a dover smetter di parlarne per non dilungarmi troppo.
Durante l'incontro fatto alla Feltrinelli di Bergamo, mi sono trovata davanti ad una ragazza semplicissima, alla mano, imbarazzata a tratti su ciò che aveva intorno, ma la luce che emanava era così forte che ha illuminato qualsiasi cosa avesse intorno.

Sono una ragazza positiva, cerco di vedere il lato bello delle cose e di divertirmi in ogni azione. Credo all'amore vero ed eterno, che resiste a tempo e spazio, anche se non è facile da trovare. Non è facile mantenere un amore così, la vita e le abitudini ti portano ad allontanarti da tutto, ma se l'amore è veramente forte è capace di resistere a tutto. Credo nei sogni e nel raggiungerli, i sogni sono il nostro pane quotidiano e  il senso della vita stessa. Senza sogni non si vive. Chiara Parenti

Dopo aver letto il tuo libro ne sono rimasta completamente rapita e insieme ai lettori del blog siamo curiosi di scoprire qualcosa in più su colei che si cela dietro questo romanzo. Nella tua Biografia si legge che hai una famiglia, sei laureata in filosofia e lavori nella comunicazione. In realtà dietro a tutto questo se ti chiedessi quattro aggettivi per descriverti, quali useresti? 

Dunque, se dovessi descrivermi in quattro aggettivi direi prima di tutto sensibile e sognatrice. Però ogni tanto torno anche con i piedi per terra e se mi impunto su qualcosa, so essere anche molto determinata. In ogni caso, in generale, sono positiva e cerco di trovare sempre il lato bello in ogni cosa. 

“La voce nascosta delle pietre” è un romanzo particolare in molti sensi. È stato difficile scrivere un romanzo così, rispetto ai tuoi scritti precedenti? 

Guarda, pur essendo diverso dai lavori precedenti, è stato abbastanza naturale buttarlo giù, come se in quel momento avessi bisogno di scrivere quella storia, che quindi è uscita spontaneamente. 

Luna è un personaggio complesso, profondo, nella lettura sembrava che uscisse al di fuori delle pagine, ti rivedi in lei in qualche atteggiamento o nasce così in una delle tante (sicuramente) notti in bianco? 

Luna è nata sicuramente nelle tante notti in bianco della mia gravidanza, ma altrettanto sicuramente mi somiglia moltissimo. In verità, in tutte le mie protagoniste c’è sempre qualcosa di me, ma Luna – con la sua testardaggine, la sensibilità e la determinazione nell’inseguire i suoi sogni – ha davvero molto di me. Ogni mio personaggio nasce in maniera spontanea, prendendo qualche parte di me, ma Luna mi tocca particolarmente e ci sono molto legata. 

In realtà la cristalloterapia di cui tratti nel tuo romanzo non è casuale, puoi raccontarci come sono arrivate le pietre nella tua vita?

Sono state le pietre a chiamarmi. Credo che in realtà il caso non esista. Tutto è già scritto. Anni fa mio marito mi regalò un anellino di zaffiro a cui ero molto legata. Nella primavera del 2015 mi hanno rubato questo anello e cercando su internet il modo per acquistarlo di nuovo, mi sono imbattuta nel significato delle pietre e la cristalloterapia. Questa cosa mi colpì molto e mi ritrovai a leggere quasi tutti i significati delle pietre, ritrovandomi affascinata dal significato della pietra di luna, collegata a chi cerca una gravidanza come in quel momento la cercavo io. Poco dopo partendo per un viaggio in Malesia, ho trovato un negozietto di pietre con una signora molto carina e gentile dove ho ritrovato di nuovo la pietra di luna sotto forma di anello. La signora mi suggerì di ricaricarlo alla luce della luna piena e, tornati dal viaggio, ho avuto la voglia di ricreare quelle sensazioni provate e dar vita a Luna. 

A parte le pietre ti ha influenzato qualcos'altro per la stesura del romanzo? 

Dalla vita, come sempre accade. Dentro questa storia ci sono un po’ di persone che conosco, o conoscevo, ma che in qualche modo – nel bene o nel male – mi hanno lasciato qualcosa.

Diventare mamma ed essere una scrittrice allo stesso tempo, può essere difficile?

In senso pratico è difficile conciliare tutto. A volte sembra stancante trovare equilibrio tra lavoro, bimbo e scrittura, spesso mi ritrovo a riempire le mie notti scrivendo ciò che mi passa per la mente, ma diventare mamma ti cambia, ti regala una forza che non pensavi di avere, ti dona il coraggio e la forza di fare tutto quindi anche se all'inizio può sembrare difficile in realtà poi riesci in maniera molto naturale. 

C'è una pietra oltre allo zaffiro e alla pietra di luna a cui ti senti più collegata? 

L’avventurina, la pietra dell’ispirazione, che aiuta a trasformare i sogni in realtà. Come dicevo, sono una sognatrice ma anche una persona abbastanza pratica, che cerca di concentrare le forze e utilizzarle con entusiasmo per realizzare i propri obiettivi. 

C'è una parte più significativa del libro che vuoi che il lettore ricordi? 

Più che altro alcune frasi, quelle pronunciate da nonno Pietro per raccontare a Luna – ma anche al lettore – tutto quello che aveva imparato della vita, e cioè che le persone sono pietre e hanno mille sfaccettature, che l’amore fa brillare e che il dolore fa crescere perché è solo dal fuoco che nascono i diamanti. Spero che le sue parole possano offrire uno spunto di riflessione in chi legge e magari uno stimolo a inseguire i propri sogni. 

Il messaggio della voce nascosta delle pietre qual è?  

È riassunto nelle parole di Luna. Così penso alle pietre. Sono nate dalle viscere della terra, dallo scontro di energie potentissime. Hanno resistito a pressioni enormi, a temperature incredibili, a eruzioni vulcaniche, e dalla loro forza hanno tratto la vita. Dalle profondità più oscure sono risalite alla luce del sole e lì hanno resistito ancora. Alla violenza dell’acqua e allo sferzare del vento, all’impeto dei fiumi e alle vibrazioni della luna. Hanno resistito perché le pietre sono pazienti, incredibilmente tenaci. Anche il vero amore è così. Ha bisogno di forza, sacrificio, di una resistenza infinita. È un diamante che non ha paura del tempo che passa, delle tempeste, della furia degli elementi. L’amore resiste. Aspetta. E continua a vibrare per sempre.

Ritroveremo i personaggi di Luna e Leo? 

In realtà all'inizio ho deciso di lasciar andare questi personaggi. Ho scelto di fargli vivere la loro vita in maniera libera, farli sognare ancora grazie all'aiuto delle pietre e farli viaggiare per il mondo. Non credo di creare ancora qualcosa collegata a loro. A volte i personaggi hanno bisogno di esser liberi. 

E' stato un onore conoscere una persona così positiva e luminosa come il suo libro. Grazie ancora a Garzanti per questa opportunità ed emozione. Auguro a Chiara che la pietra di luna l'accompagni sempre nel suo cammino. 


Pensavate che l'articolo fosse finito eh? In realtà ho ancora una piccola sorpresa per voi! A sorpresa ho intervistato una lettrice di La voce nascosta delle pietre, sto parlando di Gaia del Blog M&M e dintorni, avevo voglia di scoprire l'altra parte, capire come un lettore sente questo libro. 

  •  Ciao Gaia, domanda a brucia pelo: quattro aggettivi per descriverti: 
Ciao a tutti, quattro aggettivi: Solare, pignola, sincera, folle
  • Perché la voce nascosta delle pietre ti ha colpito come lettura?
 Sin da piccola ho una passione per le pietre, mi hanno sempre affascinato, anche se purtroppo non ho mai approfondito la loro conoscenza. Appena ho letto la trama del romanzo mi sono innamorata, mi ha attratto come il canto della sirena. Una volta intrapresa la lettura non sono più riuscita a staccarmi dalle sue pagine, ho così avuto l'opportunità di conoscere molti dettagli sulle proprietà delle pietre e appassionarmi alla travagliata storia d'amore tra Luna e Leo. L'autrice ha creato un mondo reale, ma allo stesso tempo quasi "fatato", abitato da personaggi puliti che attraverso le loro azioni ci dimostrano quante sfumature di amore possano esistere.
  • Qual è il personaggio del romanzo a cui ti sei legata di più?
 Rispondere a questa domanda è difficile. Sicuramente mi sono immedesimata molto in Luna, mi sono sentita vicina a questo personaggio soprattutto per il suo legame con il nonno. Pietro è il mio tallone d'Achille, il rapporto con la nipote è simile a quello che ho avuto io con il mio amato nonno ed era inevitabile entrare in sintonia con la protagonista.
  • Qual è il messaggio che la voce nascosta delle pietre ti ha lasciato?
Le batoste che possiamo prendere durante il nostro cammino sono tante, nonostante ciò non dobbiamo però nascondere chi siamo veramente. Dobbiamo sempre seguire i nostri desideri/sogni e non mollare mai. Le seconde occasioni esistono, basta solo saper ascoltare il proprio cuore.

Affronta la vita come una pietra affronta la natura, fatti plasmare dagli elementi, ma non farti piegare mai. 
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