Recensioni? A volte parliamo di ipocrisia.

martedì 25 aprile 2017
Ed eccomi qui, era da troppo tempo che su Il mondo di sopra non usciva un post polemico. Ci ho provato, credetemi, ho pensato di lasciar correre, di parlarvi di un altro libro che ho letto e divorato, ma la vita non può essere tutta rosa e fiori e se Grimilde è la protagonista principale di questo mondo, beh.. un motivo ci sarà. Sicuramente dal titolo avrete già intuito a cosa voglio arrivare, ma permettetemi di arrivarci con calma.
Su Facebook possiamo davvero trovare di tutto, gruppi di persone che si riuniscono per parlare di libri, di smalti, di regime alimentare; possiamo trovare gruppi sugli animali, sulla musica, sull'arte in generale. Facebook è diventato lo specchio della realtà che ci circonda ed anche qui - purtroppo - non è tutto oro ciò che luccica. Ho sempre amato l'utilizzo di tester, di provare un prodotto e recensirlo, lo facevo nei secoli d'oro di Avon, prima di vendere un prodotto alla clientela, l'ho fatto anche per HerbaLife ai tempi in cui credevo nei miracoli, ecco perché da qualche tempo, in silenzio, sono stata a leggere i vari tester proposti su un gruppo facebook di cui non vi dirò comunque il nome.
All'inizio sembrava tutto normale, venditori che proponevano i loro prodotti in omaggio, o uno sconto proficuo, per recensire i loro prodotti su Amazon. Normale, direte voi - il venditore manda un prodotto, provo il prodotto, rilascio la mia opinione - ma appunto se è una propria opinione, non dovrebbe vigere la regola di inserire anche una recensione negativa se il prodotto non va bene? Che Utopia. 
Tuttavia ciò che mi ha sconvolto di più sono state queste conversazioni che per privacy, coprirò il nome dello scrittore. 

Anche qui, all'inizio può sembrare normale. Lo scrittore chiede semplicemente una recensione. E se siete blogger di email del genere ne siete invasi; scrittori che chiedono recensioni del proprio romanzo. Io ne ricevo a centinaia e ne cestino anche a centinaia, soprattutto se non leggono davvero il sito. Ma andiamo avanti, l'autore si propone di ricambiare il favore con voti utili e commenti ad altre recensioni e già qui si può leggere tra le righe di come ciò che chieda siano recensioni positive per ricambiare con lo stesso favore. 
Come possiamo vedere dallo screen, troviamo sei commenti di risposta. Mettetevi comodi, ne vedrete delle belle. 

Come solito ho preferito cancellare i nomi per motivi di privacy. L'autore spiega che il libro è un fantasy ed invia il link dove trovare il libro. Aprendo l'ultima schermata troviamo invece la risposta che mi ha fatto rabbrividire. Passerei io cosa scrivere.


Quindi alla fine ciò che chiede non è una recensione veritiera del suo libro, ma semplicemente un account che ricopi e incolli ciò che passerebbe l'autore in questione. Il bello è che non parliamo di un autore emergente, appena entrato nel mondo dell'editoria, parliamo di una persona che ha alle spalle sia una casa editrice nota, sia altri testi scritti, quindi ci si aspetterebbe un minimo di coerenza da una persona affermata.
Aprendo il link del libro in questione troviamo all'incirca quasi cento recensioni e quasi tutte - che caso - positive. 

Ma la cosa non finisce qui, in quanto come potete vedere il tutto va avanti anche in altri post per altri romanzi di cui a detta sempre dell'autore, hanno bisogno di una spinta. 








Ciò che fa rimanere male e comunque dà fastidio, è che sembri che il mondo della lettura e di dare la propria opinione su un romanzo, in realtà si sia perso in un becero tornaconto ipocrita. Non serve che tu legga il libro, tanto ciò che devi scrivere te lo passo io. 

Il bello di essere un lettore non è solamente acquistare un libro e leggerlo, ma è tutto il contorno che rende un lettore sempre più accanito. Il confronto con altri lettori, l'affidarsi a consigli degli altri. Ma qui a cosa ci deve affidare? A delle recensioni che in realtà sono state scritte dall'autore stesso? 

Essere uno scrittore significa dar voce alle proprie emozioni e donarle al mondo, ma se hai paura forse sarebbe meglio tenerla chiusa quella porta.

Avere paura dell'opinione degli altri, penso che sia normalissimo. Scrivere un libro può essere anche facile, il difficile è darsi in pasto a lettori che hanno il bisogno di non trovare sempre le stesse cose, ma che serietà ci può essere in quello che poi non è altro che pura ipocrisia? 

La maggior parte dei blogger crea le proprie opinioni ai libri per pura passione. Recensire un libro non è solamente leggerlo, ci si basa su criteri di valutazione che passano sia dai termini utilizzati nella scrittura, sia nella scrittura stessa. E indovinate? Un blogger o un semplice lettore non critica il romanzo perché al mattino si è svegliato con la luna storta, ma semplicemente vuol dire che quel romanzo è da migliorare.. Una recensione negativa quindi dovrebbe aiutare l'autore stesso a migliorare e migliorarsi. 

Da lettrice quanto ci si può affidare a questo punto alla recensioni che leggiamo? A voi l'ardua sentenza. 









26 commenti on "Recensioni? A volte parliamo di ipocrisia. "
  1. Senza parole! Lo sai, io sono una scrittrice e so quanto le recensioni possano aiutare, ma chiedere recensioni in questo modo è un po' come pagare per farsi pubblicare un libro a mio avviso. Qual è il senso di chiedere alle persone di scrivere: bello! Meraviglioso! Quando non l'hanno nemmeno letto? Sinceramente preferisco che leggano il mio libro e mi facciano una recensione negativa anziché dettare io quello che devono scrivere. Si sa, oggi è sempre più difficile avere visibilità con i libri, soprattutto su Amazon, ma a queste condizioni meglio fare altro...

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    1. Esatto Marianna meglio fare altro. Purtroppo autori con la A maiuscola come te e tante altre sembrano esser davvero pochi.

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  2. Ti farei una statua! Condivido parola per parola... Io leggo solo recensioni fidate. I lettori se ne accorgono alla fine (a volte troppo tardi) della bufale.

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  3. In quanto lettrice seleziono con molta, molta cura le fonti delle recensioni. Nel senso che mi fido di pareri selezionati con cui ho trovato delle affinità.
    Scarto a priori le valutazioni di Amazon&Co proprio perché sono molto facili da raggirare.
    In quanto blogger, la cosa non mi è nuova. Sapevo di questa tendenza e mi fa specie non tanto che ci sia chi è disposto a prestarsi, quanto più che l'autore vada a chiedere perché questo dice molto di cosa pensa del suo stesso lavoro.

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    1. Ma sai, io invece son stata sempre ingenuotta. Sono dubbiosa su un libro? Vado alla ricerca di recensioni.. poi come una stupida compro il libro e alla fine mi rendo conto che in realtà è una ciofeca.. sono io quella sbagliata o le recensioni sono solo banchi di nebbia? A questo punto è davvero tutto fumo e niente arrosto. E' Amazon che dovrebbe tirare fuori le scatole e cominciare effettivamente a controllare le recensioni.

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  4. Mazza, oh ç_ç Sinceramente è la prima volta che sento di autori "che ti inviano il link e cosa scrivere". Pazzesco. Certo, email per recensione ne ricevo, ma richieste così mai, grazie al cielo. Perchè col cavolo che potrei fare una cosa del genere. Il blog è il MIO, decido io cosa leggere e COME recensirlo, ci mancherebbe altro! E poi, andiamo, quando una recensione viene gonfiata è palese, su. Soprattutto se si segue il blog da parecchio.
    Da autrice, invece, mi vergognerei anche solo a pensare una cosa del genere, figuriamoci a proporla. Hai ragione, scrivere un libro non è facile e non è facile mettersi lì aspettando il responso, il giudizio dei lettori. Ci vuole coraggio e una corazza grande come una casa, perchè così come si accettano gli elogi e i complimenti, bisogna saper accettare le critiche negative senza affossarsi. Che sono quelle poi che, personalmente, mi fanno crescere di più.

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    1. Il problema è che non è il primo autore che fa cosi, che chiede tranquillamente in gruppo account amazon che possano recensire il suo libro. Come si vede negli screen ci sono anche autori che si scambiano tranquillamente recensioni.

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  5. Non ho davvero parole! Grazie Emanuela per questa testimonianza. Ora si spiegano tante cose e le tante mini recensioni copia-incolla!

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    1. Già... oramai quando si legge una recensione dobbiamo soffermarci a capire se effettivamente è vera e il libro è stato letto..

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  6. C-H-E S-C-H-I-F-O! Già conoscevo da un po' la realtà delle false recensioni, e penso che sia una cosa schifosa, ma tanto viviamo nel mondo della falsità, dove per denaro e/o prestigio si venderebbe anche la propria madre!

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    1. So che questa mia risposta può sembrare una provocazione, ma avrei giustificato un autore emergente. Avrei sempre puntato il dito per lo sbaglio, ma avrei capito la sua importanza di emergere in un mondo tanto vasto. Ma da parte di un autore che tra l'altro poi si vanta di avere best seller in vetta alle classifiche di Amazon.. - e grazie al cazzo - fa davvero schifo.

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    2. Ma infatti! Sono perfettamente d'accordo con te!

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  7. che schifo! io da autore, nel mio piccolo, mi sento preso in giro. perché io non lo faccio, anche se molto probabilmente avrei solo da guadagnarci. tristezza, punto e basta.

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    1. So che questa mia risposta può sembrare una provocazione, ma avrei giustificato un autore emergente. Avrei sempre puntato il dito per lo sbaglio, ma avrei capito la sua importanza di emergere in un mondo tanto vasto. Ma da parte di un autore che tra l'altro poi si vanta di avere best seller in vetta alle classifiche di Amazon.. - e grazie al cazzo - fa davvero schifo.

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  8. Sono senza parole, tristezza infinita sia per la scrittrice o scrittore che fa così sia per i blogger che si prestano a tale assurdo gioco .

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    1. Purtroppo il gruppo in questione non è formato da soli blogger,ma semplici opinionisti o chiamasi "recensori" Amazon.

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  9. Non c'e' da stupirsi né da rimanere disgustati. Il mondo dell'editoria e' alla deriva come ogni altro ramo commerciale. Sempre meno lettori, sempre piu' difficile farsi conoscere, sempre meno i soldi delle case editrici. C'e' chi e' disposto a tutto pur di vendere, anche se e' già un autore noto. Avete presente le bandierine in Mondadori? O gli stendardi che ci sono ora alla fiera del libro di Rho? Tutto a pagamento, e i nuovi autori devono tirar fuori di tasca loro migliaia di euro. Per l'esattezza 2.500 per lo stendardo in mondadori per 15 giorni, 900 per un pie' di pagina sul loro giornale, e non vi dico i costi degli striscioni a Rho per decenza. Poi pero' sulla pagina fb o goodreads dell'autore che ha pagato compare immancabilmente un post che dice: mondadori dà fiducia al mio libro, oppure: ancora in primo piano in libreria. Grazie, hai pagato come una banca, ma stai prendendo in giro i lettori facendo finta che siano le librerie a puntare sul tuo romanzo. Queste cose sono all'ordine del giorno, tutto nella speranza che qualcuno, chissà dove, legga quello che scriviamo e ci faccia sfondare. Al momento pero' i muri sono troppo duri

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    1. In realtà a questa tua risposta non so che rispondere, in quanto apriamo un dibattito forse troppo lungo. Sono contro all'editoria a pagamento, ma è davvero brutto aiutarsi a vendere? Non ho mai valutato i pro e i contro, ma in generale a tutto si da un prezzo e tutti si vendono in una maniera o in un altra.

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  10. Mamma mia che pochezza :( Viene da chiedersi se questa è gente che scrive per passione o solo per guadagnare qualcosa... Che poi sono anche poco intelligenti, perché così facendo potranno avere un piccolo guadagno sul momento, ma alla lunga perderanno di credibilità, poi chi glieli compra i libri??

    Comunque a parer mio la soluzione migliore è trovare blogger o persone con gusti affini e basarsi sui loro consigli :) e su amazon controllare solo le recensioni con acquisto verificato!!

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    1. Il problema è che è un autore affermato, da "best seller" e da "scale la classifica di Amazon" - e grazie al cazzo - . Condivide le recensioni con estremo stupore per l'ennesima opinione positiva ... e anche qui, grazie al cazzo. Eppure si, c'è gente che i libri glieli compra. Purtroppo il trucco dell'acquisto verificato, imparato in quei famosi gruppi, è molto facile. Il venditore/autore invia un buono amazon con il prezzo del libro al cliente e il cliente compra quel libro.. "acquisto verificato" superato.

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  11. Ma che post interessante!
    Mi arrivano molte richieste per leggere e recensire libri però nella più ampia libertà.
    Ma a che punto siamo arrivati.....è vergognoso e senza senso che un autore chieda recensioni positive perché il giudizio dev'essere corretto sia per l'autore così ha modo di correggere se qualcosa non va sia per i lettori che si apprestano a leggere il medesimo libro. Ed io come persona che recensisce non accetterei mai di scrivere falsità, in quanto ci metto "faccia"e nome oltre alla credibilità, professionalità e tant'altro.
    Ora capisco perché a volte, a me un libro non è piaciuto e su Amazon invece ci sono sfilze di commenti positivi

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  12. Io non ho parole... mi sono sempre rifiutata di dire qualcosa che non fosse la mia onesta opinione, a costo di "smontare" pezzo a pezzo uno scritto, chiedendo lo stesso per i miei, perché come posso migliorare, capire, avere un'idea oggettiva, se nessuno mi dice la verità, ma solo quello che io voglio sentire?
    Una tristezza e un'ipocrisia senza fondo, devo dirlo.

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  13. Sfortunatamente, rivanghiamo un discorso già noto.
    Quello che mi fa morire è che ci siano sempre molte persone disposte a perseguire questo genere di poraccate, magari anche convintissime di non far nulla di male.
    Buon dio, quanta tristezza...

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  14. mi aggrego al coro di voci, incredibile non solo che l'autore cerchi recensioni positive a "pagamento" ma che le persone si prestino per tali bassezze per avere due like in più...bah.. che pochezza..

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  15. A me è capitata una cosa simile, da blogger.
    Avevo da poco aperto la mia piccola tana ed ero così emozionata quando uno scrittore mi contattò per chiedermi di segnalare e recensire un suo libro in uscita.
    Notai che i blog che precedentemente avevano segnalato il libro, avevano copiato e pubblicato pari pari il testo di presentazione che lo scrittore aveva inviato ad ognuno. Io decisi di recensire come si deve il libro, ma di fronte al fatto che la mia opinione non fosse del tutto positiva, lo scrittore non mi ringraziò nemmeno del tempo che gli avevo dedicato.
    Quindi, ci sono blog che per qualche like in più si svendono, ma anche gli scrittori sanno essere arroganti e poco professionali.

    Non biasimo chi va alla ricerca di scrittori da recensire. Io stessa, ammetto, cerco varie occasioni per riuscire sia a supportare lo scrittore in questione (se davvero meritevole), sia per riuscire a farmi conoscere e a far emergere in qualche modo il mio blog. Credo sia normale, dal momento in cui si comincia a pubblicare su internet, a desiderare un pubblico oltre che a scrivere per proprio diletto. L'importante è mantenere la propria integrità senza scadere in situazioni come quelle che hai presentato.

    Grazie per il tuo articolo, anche se ha tirato fuori amarezza e tristezza di cui tu non sei responsabile, è stato un buono spunto di riflessione.

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