Un battito negli abissi - Recensione -

giovedì 25 maggio 2017
Buongiorno Abitanti Lettori del Mondo e buon giovedì. Oggi voglio parlarvi di un romanzo che colpisce in pieno petto. Nonostante il volume sia di poche pagine, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una mole importante, per via delle parole pesanti come macigni sul nostro animo. Un romanzo che mi ha colpito e mi ha insegnato a riflettere su quei punti che a volte tendiamo a dimenticare.



un battito negli abissi

Antonella Tafanelli 


Editore: La strada per Babilonia 
Prezzo: 10,00€
Pagine: 118


Trama: Protagoniste assolute di questo libro sono la speranza e la voglia di ricominciare. Margherita subisce violenze fisiche e psicologiche, un amore malato, a causa del quale si annulla completamente. Grazie alla sua forza, alla vicinanza dei suoi amici e della sua famiglia comincia a riemergere dagli abissi, ma ci sono ferite profonde, difficili da rimarginare. Nella sua vita entrerà però una persona, che cercherà di scavalcare quei muri che Margherita ha edificato. Dovrà scontrarsi con i fantasmi del suo passato, con le sue paure, e con la sua voglia di indipendenza. Un romanzo di speranza, di grinta nei confronti della vita, un romanzo che mette in luce la violenza domestica e vuole dire basta.

RINASCITA. Questa è la parola che vi propongo con questo romanzo ed è l'unica parola che, arrivati all'ultima pagina, mi ha fatto sentire di nuovo il fiato nei polmoni. Come detto all'inizio, è un romanzo di poche pagine, eppure ti travolge per il suo contenuto, per il bisogno di emergere, per il bisogno di VIVERE. 

L'autrice ci porta davanti ad una realtà che riguarda tutte noi, donne che forse a volte amano troppo e non si rendono conto di quello che in realtà succede. La scrittura è come uno specchio che riflette ogni emozione, ogni sensazione che la protagonista vive. L'ansia, la rabbia, la paura, il bisogno di vivere, sentiamo tutto sulla nostra pelle. 

Già dalle prime pagine iniziamo a conoscere la nostra protagonista, Margherita, che in prima persona ci racconta la sua storia. Margherita sin dall'infanzia è sempre stata diversa rispetto alle altre bambine, lei è adulta in un corpo da bimba, lei è già grande. Se la routine quotidiana vuole che ogni bambina normale sogni bambole, principesse e l'arrivo di un principe azzurro, Margherita ama invece la lettura, la compagnia del suo amico immaginario, i film e la televisione. Pagina dopo pagina ci si affeziona a questa protagonista fuori dalle righe. 

Margherita cresce e cominciamo a intravedere il suo carattere complesso, la sua determinazione, la sua forza nel rialzarsi dopo qualche ferita. Margherita è una donna con la D maiuscola, è una di quelle che non si arrende facilmente, che se vuole qualcosa la ottiene e non nasconde mai quello che vuole dire, se deve dirti qualcosa lei te lo dice e basta. Margherita è un po' quello che le altre donne vorrebbero essere, una di quelle sempre forti e sempre positive. E' verso i vent'anni che Margherita ci porta di fronte ad una verità che non ci si aspetta, di fronte ad una realtà che dalle prime pagine non poteva ancora apparire. Margherita ha un passato che fa male, che fa paura e rabbia allo stesso tempo, Margherita ha un macigno che si porta dietro, un macigno che non vedi, ma senti il peso nell'anima. 

Margherita ha affrontato l'inferno e ne è uscita tra le fiamme. Il dolore, la violenza, la paura in un matrimonio con un uomo che sembrava dargli tutto, il dolore di sentirsi colpevole quando in realtà la vittima era lei, un amore malato capace di scavarti l'anima. Le lacrime che sembrano sale su ferite aperte, i lividi sulla pelle martoriata. Margherita in quel passato era sola e arrancando, finalmente, ne riesce ad uscire. 

La donna che esce da quel divorzio è una donna vuota, distrutta, una donna che ha paura di sentire la sensazione di qualcuno sulla sua pelle. E' una donna che affronta la terapia per lasciarsi i fantasmi alle spalle. E' una donna che nemmeno la sua ombra può sfiorarla, eppure - si c'è un eppure - dopo due anni Margherita conosce un uomo, un uomo che le fa capire quanto l'amore possa essere diverso, sano, bello e che faccia bene al cuore.  

E' Marco che la fa sentire di nuovo donna, che la fa sentire apprezzata e sicura di se stessa, ma si sa i muri di cemento sono difficili da buttare giù. Da una parte troviamo una Margherita sicura di buttarsi da questo grande monte per rischiare tutto, sicura di ciò che Marco le suscita all'interno, dall'altra parte troviamo una donna che ha paura, i lividi sulla pelle, la violenza fisica e psicologica, fanno ancora troppo male.

Sei pronta a combattere contro il nemico più grande? Sei pronta a combattere contro te stessa? 

L'autrice ci regala una protagonista, una donna che ci spiazza, che ci fa capire quanto sacrificio e quanta forza ci voglia per combattere sia i demoni che si hanno all'interno e a volte anche se stessi, perché quando ci si crea una corazza, ci si racchiude lì come un bozzolo e non si vuole più uscire.

La scrittura dell'autrice è un mare in tempesta, è un uragano. L'autrice non ha una scrittura articolata, pesante, è dritta e cruda senza mezzi termini, eppure ogni parola affonda come lama nella pelle. Ogni riga ci conquista e si ha il bisogno di continuare a leggere, di ritrovare quella sensazione di poter ancora respirare. Un battito negli abissi è un libro che tocca, che batte forte, che non dimentichi facilmente. Ogni azione descritta è terribilmente viva, l'autrice è stata capace di evocarci sia il lato psicologico della protagonista, sia il lato fisico di ciò che vive 

Un battito negli abissi è un libro che parla di rinascita e da donna lo consiglio a tutte le donne perché nessuno può e deve farci del male. Un battito negli abissi è un libro forte e da donna lo consiglio a tutti gli uomini veri, quelli che l'amore lo vogliono capire. 

E' un libro che ruggisce, un libro che merita di esser ascoltato, un libro che deve vivere dentro tutte le case del mondo, è un libro che non si dimentica e nessuno può farlo. 



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