Colpo di Penna e Biancospino con - L'uomo senza volto -

sabato 8 luglio 2017




l'UOMO SENZA VOLTO

Roberto Leonardi 


Editore: Leone Editore 
Prezzo: 12,90€
Pagine: 352

Trama: L’agente Darren Iannacci durante una rapina alla National Bank provoca la morte accidentale di un ostaggio e viene radiato dal corpo di polizia di Chicago. Si trasferisce in Canada con la sua famiglia per cambiare vita, ma un giorno, in un bosco adiacente al fiume Peace River, Darren si imbatte nel cadavere di una ragazza e in un fiore che sembra trovarsi in quel posto non a caso. Si tratterà solo del primo di una lunga serie di omicidi con un solo filo conduttore: Isaac Mood, l’uomo senza volto dal passato incenerito nel fuoco.;


Abbiamo chiesto alla casa editrice:

Come mai la Leone Editore ha deciso di investire su L'uomo senza volto, portandolo alla pubblicazione? 

Abbiamo deciso di pubblicare L’uomo senza volto perché siamo stati colpiti dall’originalità della storia, dallo stile di scrittura e dal grande entusiasmo di Roberto, infatti da quando è uscito il libro si è impegnato moltissimo nella promozione girando per le librerie di tutta Italia per incontrare centinaia di lettori.

Dietro le quinte con l'autore:

  • Caro Roberto, grazie per aver accettato l'intervista. Prima di entrare nel tuo romanzo, in particolare nel dietro le quinte, dicci quattro aggettivi di te che possano rappresentarti.
 Testardo, lunatico, fantasioso, cervellotico.
  • L'uomo senza volto è un thriller edito con la Leone editore; scrivere un thriller non è sempre facile, specie nel portare il lettore fino alla fine del romanzo, da cosa o da chi sei stato ispirato?
Il mio primo thriller è stato “Il codice da Vinci” di Dan Brown. Dopo averlo letto, mi è partita la scintilla. 
  • I personaggi che hai raccontato nella tua storia provengono da una visione della realtà, un viso catturato in un bar o sono personaggi totalmente inventati? 
Sono totalmente inventanti dal punto di vista fisico, mentre sul piano caratteriale, ogni personaggio possiede una sfaccettatura del mio modo di essere. 
  • Per diventare uno scrittore cosa ci vuole? 
Credo ci voglia inventiva, la giusta dose di conoscenza e, soprattutto, tanta pazienza
  • Hai in lavorazione altri romanzi? 

Sì. Il secondo libro sarà ambientato totalmente in Italia, nelle Marche (la mia regione). Ci saranno alcuni personaggi del primo e altri saranno totalmente nuovi… e italiani. 

  • Ti soffermerai sempre sul thriller o esplorerai altri generi? 

Per ora sì, è un genere che adoro. Ma se in futuro dovessi cambiare rotta, mi butterei sul fantasy. 

  • Come lettore chi è lo scrittore che ti fa fare le ore piccole? Che genere di romanzi leggi? 

Leggo una cinquantina di libri all’anno, la maggior parte thriller, ma apprezzo molto anche i fantasy e i romanzi storici. Per quel che concerne gli autori, il filone svedese (Kepler, Larsson e altri), Donato Carrisi, Wulf Dorn e il compianto Faletti. 

  • L'uomo senza volto è un titolo abbastanza particolare, che ricorda il romanzo di Isabelle Holland e il film del 1993 con Mel Gibson, hai volutamente creato qualcosa che riconducesse a tutto questo? 

Devo essere sincero, nella mia ignoranza, non sapevo dell’esistenza né dell’uno né dell’altro. In accordo con la casa editrice, è stato modificato il titolo che avevo dato io in principio. Poi, curiosando su internet, ho scoperto il romanzo della Holland e il film interpretato da Mel Gibson. 

  • Quale messaggio vuoi lasciare con il tuo libro? Quali emozioni sei pronto a suscitare? 
A mio parere, un thriller deve essere martellante, e quindi non avere punti morti. Il finale, poi, lo reputo lo snodo cruciale di tutto il romanzo: se non spiazza il lettore, allora c’è sicuramente qualcosa da rivedere. Mentre scrivo, cerco sempre di mettermi nei panni dei futuri lettori. Il mio intento è quello di farli immergere totalmente nella storia, di far sì che si immedesimino nel personaggio di turno, in modo che possano provare le sue stesse sensazioni ed emozioni. 


Grazie per aver accettato l'intervista 
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