Aspettami fino all'ultima pagina - Recensione -

giovedì 31 agosto 2017
Esce oggi per la Newton un romanzo che lascia l'acquolina in bocca, Aspettami fino all'ultima pagina non è amore, è l'interruttore della luce quando fuori è troppo buio.  
Deve uscire da quel bosco, deve scappare più in fretta che può. Ma c'è una strada sola: è necessario attraversare il fiume dei Nomi moribondi. Presti ascolto alla sua intuizione, non si lasci intimorire.In quale direzione crede di andare?

aspettami fino all'ultima pagina

Sofia Rhei


Editore: Newton Compton Editori 
Prezzo: 10,00€
Pagine: 253

Trama: Silvia ha quasi quarant'anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell'uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell'uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O'Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...

Come sarebbe se la nostra vita, la nostra mente si basasse sui libri che leggiamo? Come sarebbe se i nostri errori verrebbero aggiustati dai libri? E' questo che il signor O'Flahertie porta nella sua terapia: la possibilità di evolvere, di modificare il decorso della propria vita grazie alla letteratura. Insomma, la terapia della vita per una lettrice accanita!
La protagonista di questo romanzo è una donna abbastanza comune, una donna come tante ma che in realtà sta crollando. Può un amore tirarti affondo, portarti in un pozzo profondo e farti uscire solo per darti un tozzo di pane? Con Silvia si ha esattamente questa sensazione, la sensazione che il suo amore sia solo un illusione, l'uomo per cui lei vive non è suo, è un uomo sposato che la incatena con false promesse che non manterrà mai. E' completamente in mano sua, nel suo ritorno, nella sua voglia di vederla.

Tra Alain e Silvia c'è una sorta di gioco, dove il giocatore è solo lui. Lei innamorata pazza, lei che quel giorno aspetta quella famosa promessa, lei che da seconda diventerà prima; peccato che il giocatore non è delle stesse vedute e si allontana da Silvia con squallide poche righe.

In poche frasi riusciamo a sentirci completamente in Silvia, riusciamo a provare empatia in quella donna e ad avere voglia di scrollarla, a ricordarle che per amore non si muore, per amore non si affonda. Quando finalmente Silvia decide di respirare, di vivere, lo fa con l'aiuto della sua migliore amica Isabel, una donna che ha pepe nella vita, che nonostante tutto va avanti, che le parla del terapeuta dei libri, che l'aiuta a capire che bisogna vivere e non chiudersi in una gabbia d'oro. Quando Silvia incontra il suo terapeuta le cose sembrano cambiare anche per noi, darci finalmente la possibilità di vedere con altri occhi, capire la vita in modo diverso. 

L'incontro con il terapeuta è un cammino lento, ma come poter negarlo? Silvia è delusa da tutto e non può rischiare di fidarsi anche di questo, il sentiero che l'aspetta è lungo, è una salita dove passo dopo passo la mano di Silvia viene stretta dal terapeuta, accompagnandola verso se stessa. La terapia con i libri diventa un gioco, diventa necessità e diventa una formazione anche per la nostra anima.

Pagina dopo pagina non ci troviamo più in un romanzo, ma in un percorso di formazione. Veniamo coinvolti nell'evoluzione di Silvia, nella sua formazione, vediamo la trasformazione del suo dolore in energia costruttiva, vediamo il bisogno di esistere e non più aggrapparsi soltanto.

La scrittura è scorrevole ed è un incanto. L'attenzione non cala mai e se pur per l'autrice è il suo primo libro d'esordio in questo campo, la scrittura è ben salda alla carta e la storia è così arricchita che non ci verrà mai voglia di fare altro. 

Attenzione ai colpi di scena e al lieto fine perché Silvia rinasce dalle sue ceneri, dalla sua visione di donna che ama troppo.






Aspettami fino all'ultima pagina è una fiaba moderna che aiuta a crescere. E' un libro che aiuta a non sentirsi soli, è un libro che dona messaggi in ogni riga. E' un libro che sa di nostalgia e speranza. Un libro che sa di amore per se stessi, di accettazione e di perdono. 


1 commento on "Aspettami fino all'ultima pagina - Recensione - "
  1. Anche a me ispira tanto. Sono contenta ti sia piaciuto ☺ spero di leggerlo presto anch'io ☺

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