La donna silenziosa, Debbie Howells - Recensione -

giovedì 7 settembre 2017
Anche oggi torno alla carica con un thriller psicologico che tende a rimescolare le carte in tavola già dalla prima pagina. La donna silenziosa di Debbie Howells è edito da Newton Compton Editori ad un prezzo di 10,00€.


LA DONNA SILENZIOSA 

Debbie Howells 


Editore: Newton Compton Editori 
Prezzo: 10,00€
Pagine: 330
Genere: Thriller Psicologico 

Trama: Quando Rosie Anderson, una ragazza di appena diciotto anni, scompare, la cittadina idilliaca dove viveva non è più la stessa. Kate, la giardiniera del posto, è scossa e tormentata dal senso di colpa. Conosceva bene Rosie e, negli ultimi tempi, forse era arrivata a conoscerla anche meglio della madre. Rosie era bella, buona e gentile. Veniva da una famiglia amorevole e aveva tutta la vita davanti a sé. Chi avrebbe mai voluto farle del male? E perché? Kate è convinta che la polizia non stia valutando tutti gli indizi. Di sicuro qualcuno in paese sa più di quel che dice. Via via che le ricerche del colpevole vanno avanti, Kate è sempre più ossessionata dalla soluzione del mistero…

Basandosi sulla trama, il romanzo può sembrare il classico thriller che si trova un po' ovunque, il classico mistero inglese su una ragazza morta, tuttavia già dalla prima pagina le cose cambiano nel momento in cui ci si accorge che la voce narrante della storia, è proprio lei la vittima. No, non state leggendo male, è proprio la defunta che si alterna tra i capitoli a parlarci, un po' come nella serie televisiva Ghost Whisperer, Rosie appare in una veste eterea quasi amareggiata della vita stessa.

Ma come si fa a tranciare la vita di una ragazza appena diciottenne, figlia di una famiglia perfetta? Ma si sa, a volte l'apparenza inganna. 

La famiglia di Rosie sembra agli occhi degli altri, l'assoluta perfezione. Un padre amorevole, una madre remissiva e buona nel suo compito, una casa piena di calore. In realtà l'apparenza è l'unica cosa che conta in quella casa. L'ossessione, il bisogno di essere perfetti sembra essere l'unica divinità, l'unica missione tollerata e non importa quanti segreti bisogna nascondere all'interno, ma si ha il dovere di riuscirci.

Quando Kate apprende la morte di Rosie, il paese sembra fermarsi e ruotare tutto intorno a quella lussuosa casa. Kate è una donna che lavora, solare e passionale; ogni giorno al rientro a casa pensa ai bisogni dei suoi familiari, ogni giorno dedica il suo giorno agli altri e quando Rosie entra nella sua vita, l'accetta e si affeziona a lei e al suo modo di essere. E' per questo che non accetta la morte di quella ragazza, è per questo che sente il dovere di sapere, di capire cosa è successo e perché.

Ogni casa nasconde i propri segreti e quando Kate entra all'interno della famiglia di Rosie capisce che tutto ciò visto e ascoltato fin ora, erano solo punte di un vecchio enorme iceberg. Decide che l'unica possibilità per dar pace a quella ragazza è capire cosa succede e piano piano si avvicina alla madre di Rosie, a quella donna così sempre composta.  E' esattamente da questo punto che il romanzo prende una marcia in più, corre veloce come il vento aprendoci a tantissime possibilità e incertezze.

Essendo un thriller psicologico l'autrice è abile a riempirci la testa di idee, di finte certezze e tantissime illusioni, per poi perderle tutte come castelli di sabbia in riva al mare. Andando avanti nella lettura si apre un mondo di violenza, di carattere crudo e sottomesso, di paure e folle obbedienza, di sadismo e dedizione perversa.

I personaggi come Kate, Rosie e Delphine , la sorella più piccola di Rosie, sembrano punti luce in un mondo completamente oscuro. Il fatto che la storia non sia lineare, ma si svolga tra ricordi vari dei personaggi e cammini in un sali e scendi di emozioni, diventa qualcosa di adrenalinico e superbo.

L'autrice ha una marcia in più nel descrivere quello che dovrebbe essere un amore forte, deciso, un amore che ti salva dal mondo in un qualcosa di perverso, assurdo e a tratti anche cattivo. Non ho nessuna intenzione di spoilerarvi il finale, ma sappiate che nonostante la quasi certezza dello scoprire l'assassino, si rimane comunque a bocca aperta alla chiusura del libro, quasi amareggiati dalla sensazione che lascia, dall'amaro in bocca e dal nodo in gola.

La donna silenziosa mi è piaciuto in tutto, sia nel ritmo, sia nel linguaggio a tratti crudo. Mi è piaciuto come l'ambientazione, i personaggi stessi non siano descritti in maniera minuziosa, ma molto eterea, evocativa.

Sono i ricordi, sono le parole sussurrate quelle che in questo romanzo affondano nel nostro petto. La donna silenziosa non è un romanzo che ti prende di faccia, ma si insinua piano piano dentro di noi, facendoci vedere un lato buio che potrebbe tranquillamente essere al nostro fianco.

Tutti dentro noi siamo dei mostri, quello che ci differenzia è quanto riesci a tenerlo chiuso dentro. 


1 commento on "La donna silenziosa, Debbie Howells - Recensione - "
  1. Wow dalla recensione sembra veramente un thriller intrigante! Lo aggiungo subito alla mia lista infinita! ^_^

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