L'ultimo respiro, Luigi Martinuzzi - Recensione -

martedì 14 novembre 2017
Iniziamo la giornata con una carica al gusto di caffè, di quelli amari a forte intensità, che ti lasciano la sensazione forte in bocca, ma rimane sempre buono. Il libro di cui sto per parlarvi non è una novità, lo trovate in libreria già da un bel po', ma qui nel mio spazio ormai avete imparato a conoscermi, un libro è sempre un libro, che sia di quest'anno o di anni prima, è pur sempre piacevole e nuovo leggerlo e poi parlarne. Il romanzo di cui vi parlo oggi è L'ultimo respiro, il thriller d'esordio di Luigi Martinuzzi edito dalla Leone Editore. 


l'ultimo respiro 

Luigi Martinuzzi 


Editore: Leone Editore 
Prezzo: 11,90€
Pagine: 279
Genere: Thriller

Trama: Springfield, Massachusetts. L'agente dell'Fbi John Bay, entrato in crisi dopo la morte in un incidente della moglie Lucy, sembra avere trovato un nuovo equilibrio, anche grazie ai successi professionali raccolti insieme al collega Simon Lower. Ma i tormenti non sono finiti: ad attenderlo ci sono l'improvvisa morte di Simon e le indagini sull'Annegatore, uno spietato serial killer ossessionato dall'acqua. Un folle che vuole "purificare" le sue vittime dalle loro colpe, e per il quale lo stesso John diventerà il bersaglio più importante.

Siamo a Springfield in Massachusetts - no non siamo alle prese con una vicenda di Homer Simpson, lo so che lo avete pensato - l'agente dell'FBI, John Bay, sembra essersi da poco ripreso da una grave crisi in cui era sprofondato dopo la morte della moglie Lucy, per un incidente. Sopravvivere non è facile, vivere quotidianamente il presente diviene un incubo reale, il nostro protagonista sembra soffocare negli eventi e solo grazie ai colleghi di lavoro sembra piano piano riprendersi. Ma l'universo a volte tende a giocare brutti tiri, dopo che ne aveva già dati e il brutto tiro che gioca a John è un nuovo tipo di dolore, la morte del collega e amico fraterno Simon.

Come se non bastasse il nostro protagonista è alle prese con un caso abbastanza difficile, è sulle tracce di uno spietato serial killer, individuo folle ossessionato in maniera perversa dall'acqua. Il soggetto ignoto sembra in realtà seguire una sua logica, un suo schema rituale; i suoi omicidi sono frutto di una missione, come l'angelo della morte, deve compiere quegli atti per un rituale specifico e solo in quel modo c'è la possibilità di trovare la pace. 

Ma quando il male mette gli occhi su di te? Pagina dopo pagina non sembra esserci via di uscita quando il nostro protagonista si ritrova a diventare il bersaglio dello stesso serial killer, se da una parte c'è il dovere di trovare e fermare quel folle sadico, dall'altra c'è il bisogno di trovare una soluzione per salvarsi, nonostante tutto. Il romanzo sembra essere un continuo sussurro, sembra ascoltare tantissime voci rischiando di portarci fuori strada. L'abilità di Luigi Martinuzzi è quella di creare fili sottilissimi di imbrogli e sotterfugi, di insinuare dubbi nella nostra testa, di darci false certezze che vengono poi subito smontate poco dopo. Nulla è come sembra in questo romanzo e l'autore sembra farsi beffa di noi. 

John aveva intuito bene; quella telefonata era proprio per lui. Dall'altra parte c'era l'assassino che stava cercando. I suoi nervi erano tesi come le corde di un violino. Stringeva la cornetta così forte che sembrava potesse frantumarsi da un momento all'altro. 

Il gioco che si crea tra protagonista e antagonista è interessante da visualizzare, ci si scontra e incontra tra dialoghi brevi e descrizioni molto dirette. Il ritmo è un continuo altalenarsi tra voglia di continuare a leggere per capire la soluzione e voglia di non finirlo troppo in fretta. Appassionante, interessante come un autore al suo primo esordio abbia creato uno schema mentale, una figura precisa di un killer che lascia il segno in maniera cruda. Appassionante la visione di come l'acqua venga utilizzata come arma di tortura e assassinio.

L'ultimo respiro ci lascia senza fiato in un thriller adrenalinico, che per un attento lettore si può leggere tranquillamente in poche ore. Il ricordo che rimane, la sensazione che ci attende è la voglia di scoprire nuove trame e intrighi dell'autore, la voglia di conoscere affondo la sua follia e la sua magia
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