Colpo di penna e biancospino: Intervista ad un nuovo autore su un fantasy diverso dal solito

martedì 23 gennaio 2018

Era da tanto che non mi capitava di intervistare un autore diverso dal solito, un ragazzo che nonostante la giovane età, riuscisse a colpire la mia voglia di conoscere il romanzo di cui parla e parlarne a mia volta. Riccardo Pasina ha un modo diretto di raccontarsi e raccontare Lo sguardo del Mago. Che sia l'era di un fantasy nuovo? 


lo sguardo del mago

Riccardo Pasina


Editore: Leone Editore 
Prezzo: 11,90€
Pagine: 282
Genere: fantasy

IN USCITA IL 25 GENNAIO 

Trama: Il giovane mago Yrick, dopo aver brillantemente superato l’esame finale alla scuola di magia, intraprende un viaggio per individuare l’omicida che lo ha privato di entrambi i genitori, accompagnato dall’orco Grog. A loro si uniranno l’elfa assassina Erynil e l’Oscuro, leggendario ladro hobbit. Giunti a Roccapietra, dimora della famiglia reale, scoprono che la fortezza è assediata dal perfido Conte e dal malvagio drago Irsual, impegnato a radunare le dodici leggendarie reliquie che gli permetterebbero di soddisfare il suo desiderio di onnipotenza. Tutto è pronto per l’immane battaglia, e Yrick avrà bisogno dell’aiuto di ognuno dei suoi compagni per sconfiggere il male.




  • Ciao Riccardo, grazie per aver accettato l'intervista. Prima di conoscerti come autore, parto subito con una domanda a bruciapelo: quattro aggettivi che ti descrivano come persona. 

Ciao Emanuela, grazie a te per lo spazio che mi stai dedicando. Già come ad un colloquio di lavoro? Ok. Allora direi determinato, intuitivo e testardo. E qualcuno mi dice che in fondo sono pure gentile. I miei amici mi hanno descritto come il peggior “falso cattivo” che conoscono.

  • Lo sguardo del mago è la tua prima opera, come mai hai deciso di creare un mondo fantasy e costruire un tipo nuovo di magia? 
Perché quando si scrive, si può usare tutta la propria follia nella creazione di un nuovo mondo, e il fantasy mi permette di lasciar correre i cavalli pazzi della mia immaginazione. Se poi mi imbatto in un nuovo tipo di magia tra un’idea e l’altra, non posso fare a meno che usarla: magari fosse sempre una scelta ponderata!

  • Il nostro protagonista ha all'incirca diciassette anni, vive quindi in bilico tra adolescenza e inizio dell'età adulta, come mai questo tipo di scelta? 
La scelta è stata molto semplice: al momento dell’idea del libro avevo io stesso all’incirca quell’età, quindi è stato spontaneo creare un protagonista che condividesse con me il processo di crescita.

  • Dalla trama si evince che il fantasy che ci racconti si mescola all'adrenalina di un soft thriller, è una scelta voluta o è arrivata casualmente scrivendo il romanzo? 
L’idea di creare un po’ più di suspense del tipico fantasy era calcolata fin dall’inizio, il come si è dispiegato pagina per pagina, tanto che a volte mi sorprendevo pure io mentre scrivevo.

  • Da lo sguardo del Mago dobbiamo aspettarci un seguito o può essere una lettura autoconclusiva? 
Il romanzo di suo racconta una storia finita… Tuttavia un certo Conte potrebbe non essere totalmente d’accordo con questa affermazione.

  • Per il tuo romanzo hai deciso di ispirarti a qualche autore? 
Come ispirazione diretta no. Come influenze, subisco il fascino di Tolkien come tutti gli scrittori del mio genere, nutro una simpatia personale per George R.R. Martin e amo alla follia il mondo di Dungeons&Dragons.

  • Come lettore che tipo di lettura c'è sul tuo comodino? 
Il mio comodino ha paura di sapere quale libro gli capita sopra ogni volta, oramai. Spazio ogni genere. Attualmente sopra “Analisi Matematica 1” di Enrico Giusti, che vorrebbe essere studiato, è comodamente posto “Guida Galattica per Autostoppisti” di Douglas Adams. Semplicemente geniale.

  • Qual è il messaggio che dal tuo romanzo vuoi che arrivi ai lettori? 
Costruitevi amicizie vere e non basate sul tornaconto; tenete strette le persone che vi apprezzano per come siete, e non per come apparite. E ammaliate un Orco. Può sempre tornare utile.

  • Domanda provocatoria, perché un lettore dovrebbe leggerti? 
Perché ha buon gusto in fatto di libri. Scherzi a parte, se qualcuno cerca un libro carico di emozioni e avventura, ma non per questo banale e ripetitivo, allora “Lo sguardo del Mago” è quello che fa per lui.


Grazie a Riccardo per aver accettato l'intervista e presto la recensione sul blog! 
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