La città degli incontri proibiti. Recensione.

lunedì 7 novembre 2016
La forza di non arrendersi mai

Buongiorno lettori, oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha travolto in ogni sua parte, un libro di cui non smetterò mai di ringraziare la Garzanti per la copia omaggio ricevuta. Ricordate quando settimana scorsa vi dissi che ero attratta da questa copertina dai sotto toni antichi? Beh lasciate perdere la copertina perché vi innamorerete immediatamente del contenuto. Questo libro cavalca le onde della musica classica, ci porta tra le note di Vivaldi saltando poi per Beethoven, musica da pianoforte, musica che scalda il cuore. 

Titolo: La città degli incontri proibiti
Autore: Carolina De Robertis
Editore: Garzanti
Pagine: 414
Prezzo: 17,60€














Amo i libri scritti da donne che parlano alle donne. Amo quei libri che sembrano avere una marcia in più, quei libri che ti cambiano le giornate anche solo leggendo qualche pagina. Questo è un romanzo femminile che rapisce il cuore e che cambia ogni emozione provata.

Già dalle prime pagine ci troviamo a stringere le mani di Leda e ad ascoltare il rumore e l'odore del mare. Leda, la nostra protagonista, è una giovane donna di diciassette anni, eppure la sua maturità e le sue esperienze la portano a sentirsi già una donna vissuta. Leda è sposata ad un uomo che ha deciso di solcare le coste di Buenos Aires, molto tempo prima, per trovare fortuna. 

Pagina dopo pagina percorriamo i ricordi di Leda che ci portano all'avvento di suo padre e alla partenza, che ci portano all'accettazione dell'amore nei confronti del marito Dante, alla decisione di partire nonostante tutto.

E' quel nonostante tutto che frega, perché non dimentichiamo che ci troviamo nel periodo del boom dell'immigrazione, siamo agli inizi del Novecento, dove ogni uomo e donna italiani tentavano fortuna e lavoro altrove, fortuna per vivere e sopravvivere. Fortuna per non morire. 

Ed eccoci li, con Leda. Con questa ragazza che attende il suo uomo tra mille facce. Con il cuore che le batte forte e le labbra serrate, in attesa di quell'uomo che non arriva mai. Il tempo passa e noi siamo già tremanti con lei, perché la scrittura è così evocativa che ci sembrerà di esserle accanto, di veder il tempo scorrere e la folla radersi fino a quando lui non si avvicina; ma quel lui.. non è il suo lui.

E' con la scelta sbagliata o giusta che sia, è quella stessa scelta che Leda si trova ad affrontare, che ci porta  a prendere il libro e a dover assolutamente finirlo per sapere, per sapere come cambia e come riesce una donna in un paese sconosciuto e maschilista, a farsi valere. Leda si taglia i capelli come un uomo, indossa i vestiti del marito e decide di nascondere la sua parte femminile. Se il suo uomo ha tentato la fortuna qui, lei farà altrettanto. 

All'inizio sembra quasi scontato che Leda rimarrà comunque razionale nonostante il calzino nei pantaloni, rimarrà comunque donna, ma la città, la musica, l'uomo la cambia dall'interno. Lei non sarà più Leda, lei diventerà il suo stesso Dante. 

Pagina dopo pagina la musica cambia, il suo io cambia drasticamente, fino a farla sanguinare dall'interno. Lo stile dell'autrice è così vero e sensuale, il personaggio è così dettagliatamente complesso, che ci sembrerà di leggere una testimonianza di una storia appena successa, una storia vera di una donna fatta di carne e sangue e non solo frutto di un immaginazione contenuta. 

Dante vive di musica. Dante vive di fumo e nebbia, vive in una città che si trasforma e che lui cambia con il suo violino. L'ambientazione così ricca ci trova immersi in un odore di altri tempi, le ricerche accurate dell'autrice ci mostrano una faccia della storia che forse avevamo dimenticato.

Dante diventa un musicista, l'uomo/la donna del tango, di quella musica che come una delle parche norrene crea e distrugge fili di storie, intreccia passioni e violenza, intreccia e distrugge ogni cosa.

Veniamo letteralmente assorbiti da Leda e dalla sua storia, con passione assaporiamo ogni cosa fino ad arrivare ad un finale che ci lascia l'amaro in bocca per averlo già finito.

La città degli incontri proibiti è un romanzo ricco e complesso al tempo stesso, un romanzo che mescola dall'interno e che fa vibrare ogni nostra corda. E' un libro che per la prima volta mi sento di dargli un'anima.

Attenzione per i lettori fumatori, vi farà finire un pacchetto di sigarette in un attimo! 

Sensuale.
Profondo.
Viscerale. 








1 commento on "La città degli incontri proibiti. Recensione. "
  1. wow Emy, sembra davvero un romanzo che sconvolge il cuore grazie a sentimenti potentissimi, ci faccio assolutamente un pensierino, grazie <3

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