Shadowblack, Il fuorilegge, Sebastien De Castell - Recensione -

lunedì 19 febbraio 2018
Vi ho tartassato su Instagram con storie e riflessioni su questo libro e ora siamo - finalmente - giunti alla recensione; mettetevi comodi, sistemate la sedia e assaporate un buon caffè, io ho tanto da dirvi.
Su Shadowblack, il fuorilegge, ci sono state opinioni positive e negative, ci sono stati pareri discordanti tra loro che mi hanno quasi intimorita ad iniziare il romanzo, pensando che forse avrebbe deluso le mie aspettative. In realtà Piemme porta in libreria una serie dal contenuto nuovo, non più il classico fantasy stile Harry Potter, ma una magia che colpisce in pieno petto per tutto quello che c'è dietro.


SHADOWBLACK 

IL FUORILEGGE

Sebastien De Castell


Editore: Piemme - Il battello a vapore
Prezzo: 17,00
Pagine: 336

Trama: Il sedicesimo compleanno di Kellen si avvicina e con esso il momento in cui dovrà affrontare il suo primo duello e cominciare le quattro prove che lo faranno diventare un mago. C'è solo un insignificante, trascurabile problema: Kellen non ha magia. La disfatta sembra ormai inevitabile, quando una straniera arriva in città e lo sfida a prendere un diverso cammino. La donna appartiene al misterioso popolo Argosi, viaggiatori che vivono del proprio ingegno e custodi di grandi segreti racchiusi nelle loro carte. Ferius Parfax è pericolosa e imprevedibile, ma potrebbe essere l'unica speranza di Kellen…;

Credo che vedere la cover su internet, per poi avere il libro in mano, non abbia in realtà lo stesso risultato. La cover, che la Piemme ha deciso di mantenere uguale all'edizione originale, è accattivante e minuziosa nei dettagli. Non solo perché i protagonisti ricordano una carta da gioco o da tarocchi, ma il gatto con il suo sorriso ricorda molto lo Stregatto ed io sono follemente innamorata di tutto ciò che riguarda Alice.

Nonostante l'avventura sia realizzata da protagonisti poco più che adolescenti, ShadowBlack incanta sia nel contenuto, sia nello stile di scrittura così diretto che colpisce senza sforzi. L'avventura è adrenalinica, il ritmo è sempre in crescendo e tutto ciò permette di divorare il romanzo in poche ore, con l'amarezza ahimè di averlo già finito.

Il mondo dove vive Kellen è un mondo severo e crudele. Non ci sono sfumature, non esistono altri colori oltre il bianco e il nero, o sei un mago o non lo sei e se non lo sei, ne diventi schiavo. Il potere ed il sangue è tutto ciò che contano. Le famiglie composte da maghi se ne contendono il potere tra incantesimi e malefici, e non importa a quale famiglia appartieni se non sei un mago, vieni diseredato e diventi nulla.

Kellen è il protagonista principale della storia ed è il figlio di una delle famiglie di maghi più potenti al mondo. E' frustrante per un un figlio di personaggi così influenti, sapere che nella famiglia lui sia l'unico a non avere magia nel sangue. E' degradante e la paura, l'ansia di Kellen si toccano con mano, lui non ha nessuna magia, tutto ciò che realizza sono solo piccoli trucchi. La sensazione di sentirsi una pecora nera, di sentirsi l'unico fallimento della famiglia è tanta, ma quando nella vita di Kellen entra quella che a primo impatto sembra una zingara, le cose cambiano.

Feruis è un personaggio complesso e dettagliato al tempo stesso. E' una di quelle protagoniste che ogni persona dovrebbe leggere. E' una donna forte, istintiva e passionale al tempo stesso. E' una guida, una consigliera, una che il mondo lo graffia. Di questa donna che entra nella vita di Kellen, ne ho amato ogni dettaglio, ma il mondo di Kellen è in bianco e nero, senza sfumature, e quando la donna arriva succede il caos e per le famiglie di maghi le coincidenze non esistono. E' lei che ha portato la guerra. E' lei che ha portato la distruzione.

Da una parte abbiamo un ragazzo quindi combattuto, impaurito all'idea di quello che non potrà mai essere, dall'altra invece una guerra a colpi di incantesimi che rischia di piegare e stravolgere completamente il mondo.

Se tutto questo non basta ancora, Sebastien De Castell, crea creature magiche particolari. Se quello dalla cover sembrava uno Stregatto, in realtà è una creatura dettagliata, velenosa e sarcastica. Una creatura che tutti vorremmo al proprio fianco, come amico!

Shadowblack, il fuorilegge è cupo nell'ambientazione e nei dettagli, ma al tempo stesso è un romanzo formativo e positivo nel contesto. Sebastien De Castell sembra marchiare a fuoco l'idea dell'accettazione, dell'amarsi e stimarsi per tutto ciò che si è, arricchendo il tutto con un'avventura particolare e degna di essere vissuta.
Già dalle prime pagine ci troviamo catapultati nella storia, sentiamo nella pelle le stesse emozioni provate dal protagonista principale, sentiamo il bisogno di trovare un lieto fine che deve diventare il nostro. E' un romanzo formativo, che insegna ai ragazzi a non lasciarsi andare e lascia i brividi davanti a magie che non sono poi tanto da adolescenti.

Un appunto ovviamente senza spoilerarvi nulla, va sulla magia creata da Sebastien. Se le sue regole sono bianche e nere, o sei un mago o non sei nulla, la sua magia invece è molto ricca di dettagli che non calcano solo il bene o il male, ma si fondono e si mescolano fino a toccare la paura, quella che nessuno dovrebbe mai raggiungere.

Accattivante la stessa suddivisione del libro che suddivide i capitoli in quattro prove, le stesse che Kellen e gli altri personaggi della sua età dovrebbero affrontare per diventare maghi.

Un libro che spero con il cuore in mano che la casa editrice continui a portare qui da noi perché è una storia che non lascia spazio ad altre letture, è una storia che si sente il bisogno di rileggere in attesa del seguito. 
1 commento on "Shadowblack, Il fuorilegge, Sebastien De Castell - Recensione - "

Se hai letto l'articolo lascia pure un messaggio, un'impronta del tuo passaggio. Dedicami qualche minuto così da raccontarmi le tue opinioni; mi fa piacere confrontarmi e leggere i commenti di nuovi lettori. Gli estranei sono amici che non abbiamo ancora incontrato... Grazie per essere passato e Il Mondo Di Sopra esplorato.