Tisana al Biancospino con S.Z.Strand autrice di Rudow il vampiro pirata!

venerdì 24 giugno 2016
  • Mondo di sopra: Cara S.Z. Strand ti do il benvenuto ne Il Mondo di sopra, è un vero piacere ospitare l'autrice della serie di Rudow il vampiro pirata. Sono una ragazza molto curiosa, è per questo che parto subito velocemente: come mai hai scelto di presentarti ai lettori con lo pseudonimo di S.Z. Strand?
S.Z.: Ciao e grazie dell’ospitalità! La scelta di utilizzare uno pseudonimo è derivata dalla volontà di separare la mia vita privata da quella “da scrittrice”. Quando raggiungi un obiettivo a cui hai aspirato per buona parte della vita, com’è stato per me la pubblicazione di un romanzo, è facile “perdere la bussola”, concentrarsi su quello che, per quanto importante, è soltanto un aspetto e, in qualche modo, trascurare gli altri. Non mi sembrava giusto. Mi sembrava che in qualche modo avrebbe “sminuito” gli altri obiettivi e le tappe (più personali) che mi hanno formato come persona. Legare la scrittura a uno pseudonimo ha significato permettermi di vivere appieno la follia e l’entusiasmo di un sogno che si realizza e allo stesso tempo tenere saldo tutto il resto.
  • Nella tua biografia si legge che hai ventinove anni, sei giovanissima e che hai un rapporto di odio/amore con l'acqua, per via del tuo mal di mare. Prima di iniziare a parlare di Rudow, è possibile sapere qualcosa in più su di te come donna, su come ti descriveresti in poche parole?
Sono nata in Sardegna, vivo a Milano e, Rudow a parte, la mia è una vita molto ordinaria. Posso dirvi che ho iniziato a leggere molto presto e che le storie mi hanno accompagnato per tutta la vita. Ho iniziato a scrivere alle elementari (prevalentemente poesie e filastrocche) e alle medie sono passata alla narrativa. Ho scritto qualche romanzo al liceo (nessuno dei quali uscirà mai dal mio hard disk!) ma Rudow è il primo che ho proposto a un editore.
  • Veniamo al libro: come mai la scelta di far diventare un vampiro pirata e fargli solcare i mari?
Ho sempre amato sia i vampiri che i pirati e l’idea di unire questi due mondi (all’apparenza opposti ma con molti punti in comune) era semplicemente troppo affascinante perché la ignorassi.
  • Com'è nata l'idea in generale di questa serie?
Lo spunto è stato proprio questo: trovare un modo (coerente e credibile) per unire vampiri e pirati. Una volta trovata questa risposta si è aperto un mondo intero e ho capito che un solo romanzo non sarebbe bastato.
  • Rudow è un personaggio fresco, ricco di personalità e buffo allo stesso tempo, nei seguenti libri rimarrà così o subirà un’evoluzione crescendo? Una sorta di crescita con il lettore?
Rudow è cambiato molto già nel primo libro. Le scelte che compie nelle ultime pagine derivano dalle esperienze fatte durante il romanzo. Da un certo punto di vista può sembrare strano, perché il lasso temporale della narrazione è molto stretto (si svolge tutto in poche settimane) ma in confronto ai 50 anni passati al castello Spandau è un’eternità. Una volta uscito dalla sua confort zone, dal bozzolo della sua famiglia vampira, è costretto a pensare autonomamente ed è proprio questo a farlo cambiare e crescere. Si tratta di un processo che, una volta attivato, non si può più fermare, quindi sì: il personaggio di Rudow avrà un’evoluzione che in un certo senso accompagnerà la crescita del lettore.Edwin è un artista che ha lavorato molto per i film di animazione e, quando ho visto i suoi lavori, l’ho trovato subito perfetto per aggiungere un elemento visivo alla storia. In più anche lui è un appassionato di pirati quindi abbiamo instaurato subito un’ottima intesa, non ho avuto bisogno di spiegargli granché sulle scene da illustrare!
  • Come mai hai deciso di arricchire il libro con le illustrazioni di Edwin Rhemrev?
Edwin è un artista che ha lavorato molto per i film di animazione e, quando ho visto i suoi lavori, l’ho trovato subito perfetto per aggiungere un elemento visivo alla storia. In più anche lui è un appassionato di pirati quindi abbiamo instaurato subito un’ottima intesa, non ho avuto bisogno di spiegargli granché sulle scene da illustrare!

  • Come scrittrice ti sei buttata a capofitto nel mondo del fantasy, ma come lettrice che genere prediligi?
Sono una lettrice che spazia molto, nella mia libreria trovi Pirandello accanto a Stephen King e J.D. Salinger. Durante l’adolescenza ho letto molta romanzi di genere (prevalentemente horror e fantascienza, ma non ho mai disdegnato un buon fantasy), oggi, accanto a libri più in linea con la mia età anagrafica, leggo con piacere anche libri per bambini e Young Adult (purché siano di qualità). Che si tratti di un romanzo storico ambientato nell’Inghilterra vittoriana o di una grande affresco americano, l’importante è che i personaggi, e le loro azioni, siano realistici e credibili.
  • C'è qualche grande autore che ti ha influenzato/ispirato per il tuo libro?
Credo che in un modo o nell’altro tutti gli autori che ho letto hanno lasciato qualcosa nella mia scrittura, anche quelli che non mi sono piaciuti. Probabilmente l’influenza più riconoscibile è quella di Angela Sommer Bodenburg (autrice della serie Vampiretto, che amavo da bambina), pur con tutte le differenze del caso.
  • Sono rimasta molto colpita dalla tua scrittura così evocativa, quasi come se la lettura ci permettesse di visionare immediatamente l'immagine e di trovarci quindi davanti ad un film. Hai effettuato qualche tipo di ricerca per scrivere così o è proprio una tua caratteristica?
Mi fa piacere sentirtelo dire perché la sensazione che descrivi è esattamente quella che provo io nel momento in cui scrivo. La scena è davanti a me, completa, e alle volte è difficile scegliere cosa omettere sulla pagina.
  • Sul sito ufficiale di Rudow in questo click:   possiamo trovare il capitolo extra “i canini nella cripta “ dove Rudow cerca di ritrovare i canini di Alexander il capostipite della famiglia, anche questa storia molto interessante e fiabesca! Ora sono curiosa, che tipo di avventure troveremo nel prossimo libro?
Non posso rivelare molto senza rischiare di fare qualche spoiler, quindi mi limiterò a dire che il secondo romanzo seguirà Rudow e Batàn nella vita per mare, e si tratta di un mondo più popolato di quanto loro stessi si aspettassero.
  • Ultimissima domanda giuro! Quando hai cominciato a scrivere di Rudow ti sei fatta trascinare con lui nel mare o sapevi già come iniziare e far finire la storia?
Rudow mi ha “trascinato con lui nel mare” a lungo, me lo sono portata dietro per mesi, era un pensiero fisso, una sorta di sottofondo a tutto quello che facevo. Quando mi sono finalmente seduta alla scrivania per iniziare a scrivere, però, mi aveva rivelato tutto, o quasi.


Noi qui nel mondo di sopra siamo pronti a salpare con Rudow per una nuova avventura e voi? Avete già affilato i canini? Ringrazio l'autrice per la gentilezza e la disponibilità nell'aver risposto alle nostre domande e ringrazio pubblicamente la casa editrice Salani per la gentilezza dimostrata sempre nei confronti di noi blogger! 



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