Siamo tutti in ordine. Recensione.

sabato 15 ottobre 2016
Buongiorno lettori e bentornati in questo spazio del mondo di sopra. Oggi lo so, siamo a metà ottobre, il cielo è grigio e nefasto, ma io me ne frego. Ho deciso di affrontare la giornata con gonna e sandali, pronta a morire di freddo tra gli scaffali della libreria. Perchè questa pazzia? Non lo so, mi sono svegliata con la voglia di caldo e femminilità, quindi basta scarponi e pantaloni lunghi, io voglio ancora l'estate! Oggi voglio parlarvi di un libro che ho deciso di consigliare a TUTTI, uno di quei libri che si legge in un pomeriggio davanti ad una tisana fumante, ma che riesce a ronzarti nella mente per molto più tempo.

Titolo: Siamo tutti in ordine
Autore: Daryl Gregory
Editore: Fanucci Editore
Pagine: 167
Prezzo: 16,00€














Quando la casa editrice mi ha proposto di recensire questo romanzo ammetto che sono rimasta incantata dalla copertina e non mi sono soffermata a leggerne la sinossi, anzi ho puntato subito alla prima pagina non accorgendomi che iniziare questo libro sarebbe stato l'inizio dell'abisso dove per uscirne avrei dovuto arrivare alla fine. 

Siamo tutti in ordine ha quasi duecento pagine eppure credetemi quando vi dico che si legge in un fiato. Il tempo di trattenere il fiato per un attimo e il libro è già finito. 

I personaggi all'interno di questo romanzo sono davvero tanti, eppure uno dopo l'altro ci ronzano in testa e ci si affeziona ad ognuno di loro. 

In questo romanzo non esistono le coincidenze. 

Ogni personaggio è collegato l'uno all'altro, ogni incubo diventa parte dell'altro e ci si rende conto che qualcosa in realtà è già stato scritto o intagliato.

Ci troviamo di fronte ad un gruppo di pazienti che con la psicologa Sayer, decidono di affrontare il proprio buio e le proprie paure. Il gruppo è formato da persone comuni che in realtà nascondono più di un mostro nell'armadio. Barbara, Stan, Martin, Greta, Harrison sono persone normalissime. Harrison è famoso per dei libri che affrontano la caccia ai mostri, Greta che all'inizio sembra così sporca e nemica, è in realtà la luce di quella grotta di parole in cui i nostri pazienti finiscono, Barbara è la donna comune che sceglie la famiglia, Stan è un sopravvissuto alla vita, uno che della rabbia ne ha dominato ogni sfumatura, Martin è colui che della realtà ne vede ogni ombra. 

Ma le coincidenze non esistono e la psicologa mette a dura prova questo cerchio di paure, creando un gruppo in cui crede, un gruppo che il mondo terrebbe invece lontano. Pagina dopo pagina ci troviamo di fronte ad un thriller psicologico, ad un horror che ci farà rimanere con la luce accesa, un libro che ci fa rabbrividire talmente ci entra in testa.

L'inchiostro dell'autore ci entra nella pelle e niente è davvero come sembra. Non lasciatevi ingannare dalla copertina e dal titolo, in questo libro in realtà niente è davvero in ordine.

Ho amato i minuziosi dettagli che ci portano con ingordigia ad affrontare ogni pagina. Ho amato come l'autore gioca con noi come il gatto e il topo, facendoci dubitare su qualsiasi cosa arrivando poi ad essere certi di un qualcosa che non c'è. L'autore ci stuzzica, ci provoca e ci porta con la sua scrittura incalzante ed evocativa a voler qualcosa in più da questa originale storia.

Il dolore, la solitudine, l'emarginazione, la casualità, la sofferenza descritta nelle pagine è così reale che non ci importerà del resto, noi abbiamo il bisogno di sapere, dobbiamo sapere.

Un libro che ci entra nella pelle e che crea dei disegni così tormentati e perfetti allo stesso tempo. Bello e toglie il fiato. 

Il buio a volte deve essere letto per essere amato. 

Mi stavano già venerando. Ogni volta che m'incidevano la pelle con il coltello era come una preghiera. 



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