Quando una serie tv è meglio del libro...

lunedì 16 gennaio 2017
Sono sicura che molti di voi lettori mi metteranno alla gogna o ci sarà chi cliccherà su quella X in alto allontanandosi da ciò che ora può sembrare eresia. Mi sento un po' una giovane donna medioevale pronta a sfidare l'uomo nonostante sappia che soccomberà. In realtà io stessa non lo avrei mai detto, ma per la prima volta - e spero anche l'ultima - una serie televisiva è stata capace di catturarmi e di ottenere il primo posto in classifica rispetto al libro. 

Eresia non trovate? 

Ammettiamolo, quando leggiamo un libro nella testa abbiamo già i personaggi, sappiamo a memoria ogni loro smorfia, sappiamo indicare perfettamente il colore dei loro occhi, sappiamo perfettamente immaginarli. Tuttavia quando poi appare un film / una serie televisiva, titubanti ci affacciamo a quel piccolo / grande schermo, pensando cinici che il nostro film in testa ci venga solo che rovinato.

E se questo non succede?

Da quando Netflix è apparso nelle nostre vite nulla è più come sembra. Il divano è diventato la notte una nostra seconda pelle, il tappeto sbriciolato di patatine e fette biscottate, vive in un circolo vizioso dove al mattino ripulito dagli avanzi, ripercorre con paura le ore notturne. I nostri occhi abituati al buio, sanno già che verranno invasi da serie televisive e film avvincenti dove prenderanno il posto del riposo notturno. Ed è questo che mi è successo con The 100 o chiamasi anche The Hundred.


Signori miei, e chi se lo aspettava! Ho snobbato l'uscita di questo telefilm come la peste; mi sono rifugiata nel mio mondo pensando che il libro non facesse per me, tanto meno la serie, ma poi presa da un illuminazione (o forse la pigrizia) ho iniziato il primo episodio, arrivando verso un paio di notti anche alla fine della seconda stagione. Ne sono rimasta completamente rapita! I personaggi, l'ambientazione così ricca, la trama così intensa, mi hanno letteralmente conquistata. Non avevo altro all'infuori di loro - ed è inutile negarlo, mio marito ha fatto lo stesso - . Siamo rimasti ore a parlarne, a mangiare qualsiasi cosa pur di non dover cucinare e mettere in pausa. "Ancora un episodio" e ci si trovava a fare le cinque di mattina.

Clark, Finn, Bellamy, Octavia, sono diventati i miei migliori amici. Lincoln il mio amante segreto. La mia ossessione ne è diventata tale fino a utilizzare Octavia come foto profilo di What e l'immagine postata in alto come sfondo schermo del computer.

A fine stagione nulla poteva più consolarmi. Tutto era diventato vuoto. Non avevo più scopo nella vita. Mi sono ritrovata nello stato di Bryan, sperando in una morte veloce e indolore. 


Per uscire dal circolo della depressione in cui ero entrata (e presa dall'entusiasmo), non ho resistito all'idea di comprare il primo e il secondo libro di The 100 sperando quindi di ritrovare quella trama che mi aveva così rapito e fatto vivere.

Non l'avessi mai fatto!

Premessa: fino alla fine il mio motto è stato niente spoiler di nessun tipo,  non ho pubblicato ne' letto segnalazioni, non ho letto ne' ascoltato recensioni / opinioni di ogni genere, sono rimasta in totale oblio. Questo per avvisarvi che non sapevo assolutamente che il libro fosse completamente diverso dal film! Quando poi finita la serie ho deciso di leggere il libro, mi sono ritrovata in un mondo completamente diverso, con personaggi dal carattere stravolto.

Una serie televisiva può ispirarsi ad un libro per poi stravolgere ogni cosa?

Lo so, sarò forse troppo lamentosa, ma io mi sono sentita abbandonata.

Le differenze:

Iniziamo con colei che è il personaggio principale sia del telefilm, sia del libro. Clarke. Nel telefilm è una di quelle ragazze che fa parte dei cento per scendere sulla Terra e capire se può di nuovo essere abitata. Il suo carattere forte si sviluppa per il sentimento di perdita nei confronti del padre, giustiziato per un silenzio da tenere. Prima l'odio nei confronti del migliore amico, poi l'odio nei confronti della madre ancora rimasta sul satellite. Il suo carattere domina quindi con forza nella serie, facendo scelte a volte sbagliate per andare avanti. Nel libro Clarke ha perso in realtà entrambi i genitori, giustiziati nello spazio, ed è un personaggio criminale , per questo fa parte dei cento che scendono sulla Terra. Il suo carattere quindi non si forma piano piano, non fa scelte sbagliate per andare avanti, non scende a compromessi con il suo animo buono trasformandolo, lei è crudele, lei è una gran stronza. 

Octavia: Sia nel libro, che nel telefilm, Octavia è un personaggio complesso, uno di quelli che non si dimentica facilmente. Nel telefilm viene nascosta dalla madre e dal fratello maggiore Bellamy, sotto il pavimento delle loro stanze, per far in modo che nessuno si accorga di lei. La madre scende spesso a compromessi con una guardia per riuscire a sapere l'orario di controllo, così da non dare mai nell'occhio. Octavia fino a sedici anni si ritrova rinchiusa in quattro mura, senza mai scoprire cosa si sviluppa all'infuori di quella stanza. Un carattere problematico, complesso, forse spesso troppo ingenuo, ma pronta poi a dare la vita per le persone che ama. Nel libro Octavia vive comunque rinchiusa prima in un armadio e poi in un orfanotrofio. Diventa una criminale quando, sotto dipendenza dei farmaci, viene scoperta a rubare pillole che devono essere utilizzate solo per necessità. Cosa inconcepibile poi, nel libro non esiste la storia d'amore tra Octavia e Lincoln il terrestre! 

Bellamy: E' inutile negarlo, a noi donne lo stronzo piace, se poi possiamo anche cambiarlo e scoprire che è diventato dolce e carino grazie a noi (per poi rientrare in un circolo vizioso sperando che rimanga comunque stronzo). Nel telefilm il nostro protagonista è uno stronzo, uno di quelli che ribalta la situazione a suo piacimento, uno di quelli che ha comunque un cuore e lo dimostra per la continua protezione nei confronti della sorella minore, Octavia. Se prima l'intenzione di uccidere Clarke è il suo obbiettivo principale, nei successivi episodi entrambi si rendono conto di quanto la loro amicizia diventi fondamentale per riuscire a salvarsi e a salvare i cento. Nel libro viene completamente travolto. Bellamy è uno di quei soliti quasi "bravi" ragazzi, che poche ore dopo sulla Terra, non riesce già a vivere senza Clarke, innamorandosi totalmente di lei, nemmeno fosse sotto un incantesimo d'amore. Dov'è quindi quella forza, quella dominanza uno sopra l'altro? Quella voglia di sopravvivere per un proprio tornaconto personale? Solo verso la fine Bellamy sembra rinsavire e cercare di abbandonare la colonia per salvare se stesso e sua sorella..ma.

Wells: Con questo personaggio entriamo secondo il mio parere in un punto dolente della saga. Un personaggio che poteva essere sfumato in maniera diversa, mentre in realtà gli sceneggiatori lo eliminano già nei primi episodi. Ergo, personaggio inutile. Nel telefilm Wells è il migliore amico, o meglio era il migliore amico di Clarke prima che per non danneggiare la sua psiche lascia che quest'ultima riversi in lui tutto il suo odio. E pochi minuti dopo il chiarimento cosa succede? Lui muore; fine inutile con azione inutile. E' il figlio del Cancelliere, è un ragazzo che si è sacrificato per amore della sua amica e lui muore così? Personaggio quindi inutile! Nel libro tra passato e presente ritroviamo invece questo personaggio fino alla fine del romanzo, invischiato in un vortice d'amore con la stessa Clarke! Ma mi spiegate che succede? Ammetto che dopo aver visto il telefilm e quindi aver trasportato nella mia mente l'immagine di Wells inutile, trovo davvero strano il fatto che lui diventi quasi "un eroe" pronto a dire ti amo alla sua bella. 

Finn: Ditemi che anche voi vi siete innamorati del suo "principessa", della sua aria da bravo ragazzo pronto a salvare il mondo con le parole, prima che si trasformasse in un maniaco psicopatico. Sin dall'inizio della prima stagione abbiamo conosciuto questo ragazzo come l'eroe di turno pronto a salvare le proprie innamorate. Dopo Lincoln anche lui ne è diventato mio amante. Nel telefilm abbiamo un ragazzo che si innamora di Clarke, nonostante la sua Raven che affronta migliaia di chilometri per tornare da lui, un ragazzo che fa di tutto per salvare la sua bella, pronto anche a morire. Ho amato la scena dove quel grazie principessa mi ha lasciato senza fiato! Nel libro scordatevelo, Finn non esiste. 

Il libro: 


Capitolo per capitolo sono i nostri stessi personaggi a parlarne. Tra passato e presente i loro ricordi si fanno vivi nelle loro teste, facendoci conoscere ogni loro pensiero e lato oscuro... che palle!  Se all'inizio fa sempre piacere conoscere ogni parte intima del personaggio di una storia, così da sentirlo ancora più vivo e presente al di fuori della carta, qui non c'è stato altro che noia su noia, va bene conoscere i personaggi, ma così è troppo! Se nel telefilm si è rimasti colpiti dalla storia, da questi cento che devono sopravvivere e che sembrano far parte del team mai na gioia, visto i continui problemi che si sovrastano uno dopo l'altro, qui sembra di assistere a puntate di Beautiful su triangoli amorosi e zero colpi di scena, non abbiamo nemmeno la guerra tra terrestri e abitanti del cielo!! Libro scritto bene per carità, la scrittura è veloce e molto pulita, ma deve considerarsi come una storia a sè stante rispetto il telefilm. I personaggi devono essere visti come coincidenze casuali e non come ispirazione, perché di ispirato o di simile per me non hanno nulla. Il collante dei romanzi diventa quindi la storia di Arca (la navicella) e il loro bisogno di sopravvivere. L'unico colpo di scena che troviamo in più di cento pagine, è la storia d'amore che si sviluppa tra un abitante del cielo e un terrestre... e no signori miei, non è Octavia e Lincoln. 

Insomma se volete leggere qualcosa di scorrevole giusto per passare il tempo e pensare ad altro, qualcosa che vi faccia ritornare la voglia di leggere qualcosa di più interessante, beh perdetevi pure tra queste pagine, ma lo dico per il vostro bene NON guardate prima il telefilm, non perdetevi in quell'eccellenza creata dagli sceneggiatori, in quanto la dipendenza ne diventa troppa e il rifugiarsi in quei romanzi fa solo che male! 

Ora dopo questo poema aspetto un vostro commento, lo avete letto? Avete visto la serie? Come vi sembra?








8 commenti on "Quando una serie tv è meglio del libro..."
  1. mmmh... allora sono salva. Io non guardo le serie tv ma devo leggere il libro!

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    1. Il libro non ha quel "oddio lo rileggero' presto"... e pensare che poteva creare qualcosa di meraviglioso come gli sceneggiatori del telefilm :(

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  2. Come ti capisco, Netflix mi ha cambiato la vita! Aspettavo di leggere il libro prima di vedere la serie tv in questione ma, ehm, ho bisogno di una nuova serie tv che mi liberi dall'ossessione di quella in corso (dipendenza 10: Ely: 0) quindi ...penso proprio che la inizierò prima possibile, ti farò sapere e grazie ^____^ un bacione

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    1. A me Netflix ha reso (ci ha reso) piu' asociali... se prima uscivo quel poco nel mondo, ora posso passare intere giornate davanti alla tv a guardare serie e film. Questa te la consiglio... ti prendera' sicuramente

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  3. Io ho visto la prima stagione, non sapevo esistesse il libro! Non so se continuerò la serie, ma mi era piaciuta abbastanza, anche se molto "teen".
    Ps. sono passata grazie al Thè Party di My Crea Bookish Kingdom <3

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    1. Se hai possibilita' guarda anche la seconda serie perche' rispetto alla prima subisce un evoluzione anche a livello contenuti

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  4. allora non leggerò mai il libro! Ho visto le prime due stagioni di The 100 e devo guardare la terza, ma sono totalmente due storie separate, la serie tv senza Finn sarebbe impensabile, Octavia è dolce e amorevole e l'amore con Lincoln è favoloso. Assolutamente no, non potrei mai leggere il libro adesso 0.0

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    1. No se anche tu hai creato una dipendenza della serie tv ,i libri non te li consiglio. Ti rovinerebbero i personaggi :(

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