Nel paese degli amori maledetti, Beatrice Battaglia - Recensione -

lunedì 5 febbraio 2018
Amo l'amore in tutte le sue forme, in quelle più svariate, capaci di trascinarti in un vortice assurdo di emozioni. L'autrice del libro che vi presento oggi, Nel paese degli amori maledetti, è la creatrice di un ciclone che dalla prima pagina ci trascina nel suo stesso vortice. Ho letteralmente divorato il romanzo in pochissime ore, non solo per il contenuto ma soprattutto grazie ad un ritmo e ad un modo di scrittura accattivante e semplice allo stesso tempo.


nel paese degli amori maledetti

Beatrice Battaglia 


Editore: Rogas
Prezzo: 17,90€
Pagine: 232

Trama: Dal ritrovamento di un diario, scritto sotto l'effetto di un innamoramento tra una studentessa e un muratore, scaturisce la ricostruzione di una traumatica storia d'amore che, apparentemente rimossa, ha profondamente segnato la vita della protagonista. Sotto la semplicità del linguaggio quotidiano questo vibrante racconto di Giulietta e Romeo nei primi anni sessanta nasconde una complessità che va oltre il conflitto, pure determinante, tra ragione e sentimento, orgoglio e pregiudizio sociale, fino a entrare nel cuore di interrogativi vitali sulla natura dell'eros e di emozioni che le donne del futuro forse non proveranno più. Un libro sessista? Un ironico controcanto alle sfumature di grigio? O un provocatorio diverso femminismo? Due voci narranti - una poco più che bambina, l'altra più che matura - s'intrecciano per illuminare, come la luce lunare nel paese degli amori maledetti, il sempre meraviglioso, ineluttabile mistero di Eros.

Di questo romanzo è stato un colpo di fulmine o un fulmine a ciel sereno che dir si voglia, sono rimasta incantata dal titolo e dalla copertina e senza pensarci un attimo, ho subito pensato che dovevo leggerlo, che dovevo capire e conoscere il paese degli amori maledetti. In un certo senso, la trama sembra trarre in inganno, non spiega esattamente cosa troveremo all'interno e da una parte, è meglio così.
Già dalle prime pagine, ci ritroviamo travolti dall'euforia della scrittura e della protagonista.
Come fiume in piena, l'autrice è stata capace di travolgere il lettore che legge le sue parole, nelle stesse emozioni della protagonista che, girovagando tra vecchie foto e vecchi scatoloni per una sua ricerca, ritrova un vecchio diario.

La protagonista ormai grande di età, sta scrivendo un libro e per farlo cerca di ritrovare oggetti e fotografie dimenticati dal tempo, ma quando quello che ha in mano è un vecchio diario segreto, un suo vecchio diario, quanto può far male essere travolti da quelle stesse emozioni? L'autrice è scombussolata, da una parte ha voglia di rileggere tutto ciò che la memoria e il tempo han fatto dimenticare, dall'altra il dolore di certe cose fa paura, alla fine all'interno c'è il suo primo grande amore.
Già dalle prime righe, la nostra curiosità avanza e ci ritroveremo a suggerire alla protagonista di andar avanti, di incitarla a quella lettura che anche noi siamo curiosi di scoprire. Quando alla fine la lettura del diario non è poi quello che sembra e quando la protagonista si ritrova a dover rifar tutto d'accapo perché la memoria l'ha tratta in inganno, tutto questo trascina l'adrenalina nel nostro corpo fino a raggiungere con amarezza la parola fine. Amara sarà la fine di averlo già finito. 

Beatrice Battaglia con il suo romanzo, nel paese degli amori maledetti, è stata capace di creare una corsa contro il tempo, la sua stessa scrittura diviene enfasi parola dopo parola; il ritmo evocativo e sempre più in crescendo, cattura l'attenzione senza distoglierla mai. Il parallelismo tra da una parte il presente di oggi, con una protagonista travolta e impaurita, con il passato di un tempo quasi dimenticato, dove le emozioni di una diciassette correvano in corsa, senza pensare e senza riflettere, ci porta a rivivere la stessa sensazione del nostro essere adolescente, quasi con la voglia di trovare anche noi un vecchio diario per ricordare. 

Quando la protagonista si ritrova a finire la lettura del diario e a rendersi conto che il libro che sta scrivendo è un inganno realizzato dalla mente, perché non è così come ricorda che sono andate effettivamente le cose, anche lì ci troveremo ad incitare la protagonista, che a questo punto riflettiamo in noi stessi. 

Nel paese degli amori maledetti è un romanzo che si divora in poche ore, il linguaggio è diretto, senza troppi fronzoli e si ha proprio la voglia di leggerlo ancora e ancora. E' difficile catalogarlo in un determinato genere, non solo per la potenza che è la storia, per la sensazione di amore travolgente e sfuggente al tempo stesso, ma sopratutto per la mancanza di fiato, per l'adrenalina che ricorda un thriller psicologico.

La creazione di rivivere Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, inserire protagonisti così complessi e ben definiti nel romanzo, rivivere la prima parte in emozioni forti e devastanti per l'animo, fa ritrovare tutto ciò che il lettore cerca in un libro e crea Beatrice Battaglia una scrittrice. 
E' il lettore che quando legge la storia, rende un autore scrittore.
Nel paese degli amori maledetti è un libro che consiglio a chi ha bisogno di un ritmo forte, di sentirsi vivo, di ricordare le emozioni passate, di chi ha voglia di rompere il solito schema di routine. Sicuramente un libro che, per essere apprezzato ancora di più, va assolutamente letto in cartaceo, con l'odore di carta addosso e la sensazione di antico e potente sulla pelle. 
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