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Oltre le Nebbie del Tempo: Antologia di racconti fantastici - Recensione -

mercoledì 12 dicembre 2018
Visto la gravidanza ormai giunta al termine, il blog non sarà costante nelle pubblicazioni e nel parlarvi delle novità. Il mondo di sopra prende una piccola pausa per sistemare e accogliere al meglio la piccola Sophia Victoria.
IN USCITA OGGI:


oltre le nebbie del tempo

Prezzo: 4,99€ ebook
Pagine: 342

Trama: "Oltre le nebbie del tempo" è un viaggio al confine tra fantasia e realtà; da terre lontane e colme di magia a inaspettati viaggi nel tempo, da astronavi che solcano il vuoto tra le stelle a scorbutici alchimisti, attraverso la magia degli Arcani Maggiori. L'immaginazione di quattro scrittrici e dodici illustratori si fonde in un'antologia di racconti fantastici, ognuno ispirato a un tarocco e corredato da un'illustrazione, il cui intero ricavato è devoluto a Fondazione Telethon per sostenere la ricerca. Siete pronti a svelare cosa si nasconde oltre le nebbie del tempo?

Da oggi su Amazon è possibile trovare Oltre le nebbie del tempo, antologia di racconti fantastici che richiama e prende ispirazione dagli Arcani Maggiori dei Tarocchi.
Un libro che già la copertina richiama la divinazione e l'apertura del terzo occhio e, pagina dopo pagina immergerà in racconti veloci e brevi che lasciano riflessioni sui protagonisti e sulla loro morale.

Ogni racconto collegato ad un Arcano permette non solo di scoprire i mondi inventati dagli autori, ma di immergersi nell'arte della cartomanzia, cercando per i neofiti un punto di partenza per iniziare e, per chi è un po' più esperto, di ri-collegare e sorprendersi su come gli autori hanno minuziosamente ricercato le caratteristiche a volte positive, a volte negative dell'Arcano stesso.

Il libro scritto dalle quattro autrici sembra comunque collegato da un filo sottile e non solo per la divinazione: tutte si sono soffermate su dare ai propri protagonisti un'entità fatta non solo di caratteristiche in generale, ma di centrare la consapevolezza che il personaggio abbia bisogno di trovare la sua realtà ed uscire dalla carta. 

Ventidue racconti, ventidue storie dove le illustrazioni riescono a dare una nuova immagine alle parole. 
Le autrici con Oltre le nebbie del tempo raccontano di mondi fantastici, di mondi nordici, di Odino e di donne che abbandonano i figli sulla ruota, di madri che vedono i figli morire e chiedono agli Dei di poter viaggiare nel tempo per riportarli in vita.

Racconti che nell'animo lasciano la sensazione di aver vissuto in quei mondi come se ci si trovasse di fronte a delle vite precedenti, racconti che tutti dal primo all'ultimo lasciano il segno e nessuno come le stesse carte sono più importanti di un altro, tutti si lasciano ricordare. 

Vi ricordo che l'intero ricavato del libro sarà devoluto alla fondazione Telethon per sostenere la ricerca. 

Tempesta di guerra, Victoria Aveyard - Recensione -




tempesta di guerra

Victoria Aveyard

Editore: Mondadori 
Prezzo: 19.90€
Pagine: 585

Trama: Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l'ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore - e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei -, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven. Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l'ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l'ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto - e tutti - lungo la strada. La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio? Nel capitolo finale della serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l'intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà...

L'ultimo capitolo è sempre quello che lascia titubanti, da una parte si ha paura di iniziarlo e scoprire che non riesce a lasciar emotivamente ciò che si ha avuto con i capitoli precedenti, dall'altra si ha paura di finire una storia che ha coinvolto dalla prima all'ultima pagina.
Tempesta di guerra, di Victoria Aveyard è quell'ultimo capitolo che ti aspetti e non ti aspetti, quel finale che tanto brami e che vorresti non aver letto mai per aver la possibilità di continuare a sognare.

Abbiamo imparato a conoscere e ad amare Mare, abbiamo seguito capitolo dopo capitolo i suoi passi, le sue cadute e il suo carattere così complesso che, come acqua contro la roccia, piano piano levigato e compreso. Abbiamo inveito spesso contro le sue scelte, ma fa parte del gioco, fa parte dell'apprezzare in toto un libro e ora si è qui all'ultimo capitolo di una serie che ha lasciato totalmente senza fiato.

Mare è pronta a combattere, a vendicarsi, ad ottenere ciò che vuole, ma per farlo dovrà essere disposta a sacrificare tutto, anche se stessa.

Victoria Aveyard ci porta di fronte all'ultima battaglia, alla decisione finale; Mare dovrà mettere da parte la sua rabbia, la sua delusione e allearsi con Cal, colui che le ha fatto del male, che ha messo da parte i suoi sentimenti per le decisioni di altri. 
Cal non è facile da apprezzare completamente, sarà la scrittura così minuziosa nei dettagli, sarà l'emotività che l'autrice riesce a lasciare tra le pagine che ci porta a vedere Cal come l'ombra di se stesso, un uomo che se da una parte lo si trova forte e determinato in ogni sua scelta, dall'altra un ragazzo che facilmente si può plasmare a proprio piacimento.

Victoria Aveyard con Tempesta di guerra è pronta a dare i suoi personaggi in pasto ai lettori, spogliandoli a nudo non solo di fronte ad una guerra che si aspettava da tempo, ma dando spazio a tutto il loro essere, nella loro completezza.
Maven, quel nemico che si è amato e odiato, quel fratello che ha fatto delle scelte sbagliate, ora viene quasi giustificato per il suo modo di essere e per tutto ciò che ha realizzato.
Troveremo un accordo? Ne dubito molto. Ma voglio vederli di nuovo, tutti e due. Almeno una volta ancora prima che questa guerra finisca, qualunque sarà il suo esito. La loro morte o la mia
Tempesta di guerra alterna i vari personaggi, lasciando parlare la loro emotività e i loro pensieri trovando interessante anche il personaggio di Iris, la sposa di Maven.

Se emotivamente in Tempesta di guerra cercate ancora una volta il distopico di puro sangue e guerra, state certi che Victoria Aveyard vi deluderà perché ancora una volta l'autrice non riempie solo il mondo e le terre immaginate, ma crea totalmente personaggi e azioni che vanno al di là della forza e della vendetta, ma che colpiscono per lo più a livello emotivo. 

Tempesta di guerra è il capitolo finale, è la giusta fine per una storia che ha lasciato di stucco sin dalle prime pagine di Regina Rossa. L'autrice sembra prendersi qualche libertà in quanto si dice che il prossimo anno esca un piccolo racconto sui personaggi che abbiamo tanto amato - e odiato -, ma ciò non preclude nulla alla lettura. 

Tempesta di guerra è meraviglioso, è un libro da una mole consistente e nonostante ciò si riesce a leggere, a divorare, a voler conoscere e sapere. Non mancano le azioni che lasciano con il fiato sospeso, non manca l'adrenalina che corre tra le pagine, non manca la voglia di vedere in movie quei personaggi che non sembrano solo di carta, non manca la voglia ancora una volta di trovarsi lì insieme a loro, di vedere la mano di Mare uscire dalle pagine e trasportarci lì con lei. 
Per citare una grandissima scrittrice, nessuna storia può vivere senza qualcuno che voglia ascoltarla. Grazie per aver ascoltato. Grazie per aver fatto in modo che questo viaggio non sia ancora finito.

Appuntamento con la strega: Il Mondo e Il matto -

martedì 11 dicembre 2018
Visto la gravidanza ormai giunta al termine, il blog non sarà costante nelle pubblicazioni e nel parlarvi delle novità. Il mondo di sopra prende una piccola pausa per sistemare e accogliere al meglio la piccola Sophia Victoria.


oltre le nebbie del tempo

Prezzo: 14,99€ cartaceo, 4,99€ ebook

Trama: Oltre le nebbie del tempo è un viaggio al confine tra fantasia e realtà; da terre lontane e colme di magia a inaspettati viaggi nel tempo, da astronavi che solcano il vuoto tra le stelle a scorbutici alchimisti, attraverso la magia degli Arcani Maggiori. L'immaginazione di quattro scrittrici e dodici illustratori si fonde in un'antologia di racconti fantastici, ognuno ispirato a un tarocco e corredato da un'illustrazione, il cui intero ricavato è devoluto a Fondazione Telethon per sostenere la ricerca. Siete pronti a svelare cosa si nasconde oltre le nebbie del tempo?

Ventidue racconti, ventidue storie come gli Arcani maggiori a cui il libro sembra ispirarsi e dove le illustrazioni riescono a dare una nuova immagine alle parole.

Le autrici con Oltre le nebbie del tempo raccontano di mondi fantastici, di mondi nordici, di Odino e di donne che abbandonano i figli sulla ruota, di madri che vedono i figli morire e chiedono agli Dei di poter viaggiare nel tempo per riportarli in vita.

ENTRIAMO NELLA TAPPA :

Nella mia tappa di oggi i racconti di cui vi parlo sono collegati a due Arcani importanti e significativi per un individuo: la carta de Il mondo e la carta de Il Matto. 

A me stessa ovvero il Mondo:

La vita è molto più di una perversa ricerca di conoscenza. Non scambiarla per niente al mondo, nemmeno per un patto che sembra dolce come il miele
Nel racconto che si ispira alla carta de Il mondo, conosceremo Yeshing, un'adolescente dotata di oscuri poteri, straordinariamente intelligente e desiderosa di conoscere qualsiasi cosa. La sua sete e bramosia di conoscenza la porteranno ad allontanarsi dalla sua famiglia e quasi raggiunta la follia, si spingerà oltre verso il buio, il punto del non ritorno.

Con Yeshing, l'Arcano de Il mondo non ha più una connotazione totalmente positiva, ma visualizziamo l'Arcano al rovescio dove mantiene comunque la previsione del successo, ma ne porta dei limiti.

Il successo di Yeshing in questo caso la totale conoscenza, come annuncia la carta non è immediato ma ricco di ostacoli e limiti. Gli ostacoli da superare, i sacrifici per raggiungere lo scopo, l'oscurità e la tragedia che ne consegue portano Yeshing a scoprire una nuova verità: nulla si ottiene senza sacrificio e, in realtà, non bisogna mai tradire il proprio animo, il proprio vero io. 

Il Mondo al rovescio ci porta a scoprire una caratteristica di Yeshing che viene portata all'estremo: il totale egoismo nei confronti di sé e il bisogno ossessivo di successo, di conoscenza per riempire quella sensazione di vuoto.

Hillevi ovvero Il Matto:

Nel racconto su Hillevi troviamo una giovane, bellissima donna innamorata di una donna elfo dal nome Astrid. Entrambe cercano di far vincere il loro amore, ma l'ostacolo da superare in questo caso è il cuore infranto di una donna potente e sanguinaria. 
Con una scusa entrambe le donne vengono rapite e imprigionate e, sotto tortura, il nemico è disposto a tutto pur di arrivare alla verità che cerca. 

L'amore che si sente in questo racconto è potente, la forza dell'innamoramento, l'euforia dell'inizio di questo percorso, dell'amore che inizia, dell'energia che si sprigiona ma non si sa dove porterà.

L'Arcano de Il Matto non è sempre facile da comprendere, da un lato il matto è irresponsabile, si trascina verso un percorso di vita senza consapevolezza e lo fa solo seguendo le sue pulsioni; tuttavia ci aiuta a capire che bisogna sempre compiere ogni gesto con consapevolezza per non diventare folli verso l'universo che ci aspetta.
Il matto nel racconto su Hillevi e' molto interiore, rappresenta la rinuncia di un qualcosa di materiale, per trovare qualcosa di più profondo. Entrambe le donne affrontano il percorso dell'Arcano, accoglieranno le novità positive solo se saranno disposte ad accettare il cambiamento che stravolgerà entrambe, distruggendo i loro stessi schemi.

Il matto è imprudente, è istintivo, ma ciò nonostante non si abbatte, si libera dalle situazioni che spesso crea da solo, liberandosi da quella gabbia che l'opprime. Il matto è fuoco, il fuoco di Astrid e Hillevi.

Storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti, Michele Borgogni - Recensione -

venerdì 7 dicembre 2018
Visto la gravidanza ormai giunta al termine, il blog non sarà costante nelle pubblicazioni e nel parlarvi delle novità. Il mondo di sopra prende una piccola pausa per sistemare e accogliere al meglio la piccola Sophia Victoria.


storie di romanticismo, 

creature orribili e 

mostri giganti

Michele Borgogni

Prezzo: 9,99€ Link acquisto 
Pagine: 90

Trama: Avete paura dei mostri? Incontrerete creature terribili: talmente grandi da poter usare la balena di Pinocchio per la frittura di paranza, talmente potenti da essere scambiati per divinità, talmente orribili che la mente umana si rifiuterà di accettarle. Godzilla lontanissimo dal natio Giappone, Bigfoot che si stufa della politica americana, uno zombie che proverà a rovinare lo spirito del vero Natale... E molto di più. Undici racconti surreali e divertenti, cinici e spaventosi (ma non troppo, ve lo prometto) che vi faranno capire che il mondo sarebbe un posto migliore, se ci fossero più mostri giganti.

Storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti è uno di quei libri che leggi una volta e poi un'altra e infine un'altra ancora, quando hai voglia di ridere con poco, quando hai voglia di passare il tempo, quando hai voglia di qualche brivido freddo sulla schiena ma che ti lasci il buon umore alla fine della lettura. 
I racconti di Michele Borgogni sono folli e originali, sono divertenti, sono strisce continue di una scrittura che corre veloce e che non lascia spazio alla distrazione. 

Le storie che Michele Borgogni racconta sono ben undici a farci compagnia ed in tutte riconosceremo personaggi già letti o comunque già sentiti, ma in un mondo nuovo, diverso, mescolati tra loro in storie che non c'entran nulla e ricordano la follia del Paese delle meraviglie in una chiave horror sottile, capace di catturarci e lasciarci riflessioni amare. 

E' interessante scoprire che ogni storia viene narrata da un personaggio diverso, ma il protagonista vero e proprio sembra aleggiare nell'ombra divenendo lo stesso Michele che ci invita ad andare avanti o a soffermarci su un particolare del protagonista con le sue note a fine racconti, anch'esse create con una scrittura fluida, scorrevole e accattivante.

Ogni storia è ricca di sottile ironia e voglia di farsi ricordare, non ci sono storie che valgono di più o di meno di un'altra; ogni personaggio diventa qualcosa di percepibile e reale nonostante l'autore non utilizzi minuziosi dettagli nel descriverlo e raccontarlo.

Se pur brevi ogni racconto ne è comunque intenso e lascia con la sensazione di fiato sospeso e con l'accenno che forse quel protagonista lo incontreremo ancora.

Visto che ogni racconto è a sé stante e visto il periodo in arrivo, vi consiglio di iniziare la lettura dal racconto di Il migliore amico del vivo e proseguire con Per un Natale tradizionale dove quest'ultimo lascia con un finale aperto e con la voglia di ritornare a leggere i protagonisti della storia.

Con poche pagine l'autore riesce a farsi beffe di noi, a ironizzare e a creare un libro che se pur horror e spaventoso sotto certi aspetti, ne lascia comunque la sensazione piacevole di aver letto un libro interessante e ironico, sottile in ogni sua caratteristica. Michele Borgogni riesce a coinvolgere il lettore fino alla fine e a far divenire le sue storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti storie da non dimenticare così in fretta. 


Gli amici silenziosi, Laura Purcell - Recensione -

sabato 1 dicembre 2018


gli amici silenziosi

Laura Purcell


Editore: DeA Planeta
Prezzo: 18,00€
Pagine: 382

Trama: Inghilterra, 1865. Rimasta vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte alla volta della tenuta del marito insieme alla zitellissima cugina di lui, Sarah. Ma in quell'angolo di campagna inglese remoto e inospitale, l'opportunità di trascorrere in pace il periodo del lutto diventa qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l'amato fratello Jolyon giunga da Londra a salvare Elsie dall'isolamento e dalla noia. A distrarre lei e Sarah dalla cupa atmosfera in cui sono sprofondate, solo l'intrigante diario di un'antenata dei Bainbridge, Anna, vissuta e tragicamente morta più di duecento anni prima; e la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti. Quegli "amici silenziosi" che Anna si procurò allo scopo di deliziare ospiti illustri, presto costretti a ripartire in circostanze mai del tutto chiarite.

Gli amici silenziosi è uno di quei romanzi che a pelle lascia i brividi piano piano, che non spaventa per l'azione diretta ma per le ombre che nascono riga dopo riga; la paura sottile, il bisogno di rimanere con la luce accesa anche di notte, è Laura Purcell con i suoi amici ad entrare nel nostro animo e a trascinarci lì, nel buio.

Gli amici silenziosi si apre verso l'epoca vittoriana insieme ad una giovane vedova dall'animo complesso; Elsie è una donna particolare, ha vissuto un passato, un incidente terribile e forse quel viaggio verso la tenuta del vecchio marito saprà aiutarla. All'arrivo insieme alla parente più prossima del defunto, Elsie si rende conto che l'illusione di pace, di riposo, di bisogno di ricominciare e vivere a pieno il suo lutto, sembra sfumare piano piano; la tenuta non è esattamente come si aspettava, il posto non l'aiuta a distrarsi e le voci su quella casa sembrano non finire mai: la casa è posseduta, la casa è piena di fantasmi. Ma sarà davvero così?

La routine quotidiana delle due donne, l'assordante silenzio di quella tenuta, i suoni che Elsie sente portano la protagonista quasi ad impazzire, a sentirsi sempre osservata.
La situazione sembra cambiare nel momento in cui le due donne ritrovano un vecchio diario di un'antenata; pagine che raccontano una storia strana fatta di intrighi, maledizioni e persecuzioni. Elsie cerca di affrontare tutto con razionalità, sembra aver tratti molto rigidi, eppure pagina dopo pagina riusciamo a sentire il suo cuore che batte sempre più forte, sentiamo la paura e il freddo che cammina lungo la schiena, sentiamo e vediamo quei fantasmi che tormentano la storia.

Gli amici silenziosi di Laura Purcell è il degno erede della scrittrice Shirley Jackson: la paura, il continuo girarsi indietro, la schiena che vibra, il battito cardiaco che batte sempre più forte porta il lettore ad amare ogni riga di gli amici silenziosi e a non dimenticare il libro facilmente.

Laura Purcell sembra raccontare una storia che mescola l'horror, il gotico con il thriller psicologico, ci porta a dubitare di ciò che stiamo leggendo e ci porta realmente ad accendere la luce di ogni stanza. La scrittura evocativa, la sensazione di trovarsi nella storia, questo continuo fiato sospeso viene caratterizzato anche dalla sottile complessità dei personaggi, dal loro lato emotivo così minuziosamente descritto e dalla sensazione di trovarsi mano nella mano in quelle pagine, davanti a quegli amici silenziosi fatti di legno.

Laura Purcell rincara la dose di suspense dando anima ad una tenuta ormai lasciata andare, la stessa anima che i personaggi secondari sembrano dimenticare, ma che sottile permane nell'aria in ogni lettura delle pagine. Gli amici silenziosi è paranoia, è incubo, è un capolavoro scritto da una donna che riesce a creare tensione con personaggi ognuno legato all'altro, nessuno è mai davvero secondario o poco importante. La figura di Elsie si riesce ad amare facilmente, ad affezionarsi a quella rigidità che in realtà è solo serena apparenza. E' la morte, è la paura di ciò che non conosciamo, è la paura del silenzio che ci permette di vedere gli amici silenziosi. 


Silence, Tim Lebbon - Recensione -

giovedì 29 novembre 2018



silence

Tim Lebbon

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 9,90€
Pagine: 336

Trama: Un terribile flagello dilaga in Europa e l’unica speranza per sopravvivere è rimanere in perfetto silenzio… Nell’oscurità di una fitta rete di grotte sotterranee, vivono creature cieche, abilissime nella caccia. Grazie al loro udito sono in grado di individuare e catturare qualunque preda. I cunicoli sigillati hanno trattenuto per secoli la loro furia, fino a che una spedizione speleologica in Ucraina, in diretta televisiva, non apre un varco, scoperchiando quell’ecosistema come un vaso di Pandora. A emergere dalle tenebre è uno sciame di creature feroci, simili a pipistrelli, che in un attimo si avventa sul gruppo di scienziati. Le telecamere continuano a riprendere per ore lo scempio, offrendo uno spettacolo raccapricciante. Due testimoni della carne¬ficina sono Ally e suo padre Huw, incollati davanti allo schermo. Se la minaccia dovesse diffondersi in tutta Europa nessuno sarebbe più al sicuro. Perché gridare, persino sussurrare, può rivelarsi fatale. Ally, affetta da sordità, è abituata a vivere in silenzio. E adesso, la sua abilità è l’unica speranza di salvezza per la sua famiglia: dovrà riuscire a trovare un posto sicuro per aspettare la fine del pericolo. Ma avrà davvero fine? E in quale mondo sarà costretta a vivere?

In Ucraina una spedizione speleologica ripresa in diretta tv finisce in tragedia: misteriose creature alate che vivono in quelle grotte da millenni escono allo scoperto e uccidono qualsiasi essere trovino sulla loro strada. Sono creature che volano in sciami, vengono definite vespe ma vespe non sono, depositano uova sui cadaveri delle loro vittime e si riproducono alla velocità della luce. 

Ally vede tutto questo in tv, in Gran Bretagna, e ben presto si rende conto che nessuno può sfuggire a questa catastrofe. La ragazza, assieme a suo padre Huw, sua madre Kelly, il fratello Jude e altri familiari abbandona la sua casa, in fuga prima che le vespe arrivino ad attaccarli, ma il viaggio si rivelerà un incubo

Che dire di questo libro... Fantastico, avvincente, meravigliosamente orrifico

Tim Lebbon è riuscito a sviluppare una storia che tiene il lettore avvinto in una morsa soffocante, una morsa che ti tiene in pugno e che ti divora lentamente. 

Ho amato moltissimo il personaggio di Ally, ragazza sorda a causa di un incidente stradale: è una ragazza sensibile, empatica, una ragazza che non si è lasciata vincere dalla sua disabilità. Essendo sorda è abituata al silenzio, e proprio questo le sarà di fondamentale aiuto nella lotta contro le vespe: queste orribili bestie sono infatti attratte dal rumore, restare in silenzio è l'unico modo per sopravvivere
Huw è il papà di Ally: è un uomo buono pronto a tutto per salvare la sua famiglia, e proprio nel profondo dramma che stanno vivendo ritroverà l'amore per sua moglie e il senso della vita. 
Avrei voluto dirgli che andava tutto bene, che stavo bene, che ero lì. Ma sospettavo che per papà non sarebbe mai più andato tutto bene. Il mondo gli aveva voltato le spalle e mostrato la propria indifferenza
Tim Lebbon mostra l'orrore della morte, di un dramma che affligge l'intera umanità attraverso parole evocative
la cenere umida, il ricordo delle fiamme, la zaffata di marcio. 
L'odore macabro della morte è presente in ogni singola pagina, quasi a contagiare il lettore stesso che diventa parte del romanzo.
Privata della vita non era che un ammasso di carne, ossa e sangue destinato a marcire. Privato dell'elettricità, l'ipad non era nulla. 
Questo libro mi ha appassionato, angosciato, fatto riflettere su come un evento drammatico possa profondamente cambiare la vita di un essere umano. Consigliatissimo a tutti coloro che vogliono sentire l'adrenalina scorrere nel sangue.

L'equinozio di Xipe. I Senza Volto, Giovanni Oro - Recensione -

venerdì 23 novembre 2018
Quindici persone si voltarono verso di loro con la bocca spalancata dalla sorpresa. Impassibile, Else alzò l’arma e aprì il fuoco con fredda metodicità, muovendosi chirurgicamente verso i bersagli che cercavano riparo in ogni dove. Kamal era impietrito dall’orrore, non sapeva che cosa fare, avrebbe voluto, avrebbe dovuto provare a fermarla, ma aveva paura, così tanta come non ne aveva mai provata in vita sua, nemmeno nei momenti peggiori dei combattimenti spaziali

l'equinozio di xipe 

i senza volto

Giovanni Oro

Editore: BookRoad
Prezzo: 14,90€
Pagine: 522

Trama: La battaglia su Xipe, decisiva per l’esito della guerra contro i ralt, prosegue senza tregua. Alexandra, alle prese con le indagini sulla morte di Doyle, deve riuscire a gestire un tradimento inaspettato. Valeria e John litigano quando lui viene convinto da Jeanne che la ragazza l’abbia tradito, e deve affrontare l’ultimo attacco nemico con questo peso nel cuore. Kamal lotta per decidere se sia più importante il suo amore per Else o la sua carriera nella flotta. Nel frattempo i ralt preparano però un’arma potenzialmente devastante per l’umanità, e un nemico antico e senza volto fa la sua ricomparsa.



#Prodotto fornito dall'autore#

Siamo di fronte al secondo capitolo de L'equinozio di Xipe ( trovate la recensione del primo volume in questo click ) dove la guerra sembra non finire mai, decisa dal Consiglio di Reggenza 
Decine di milioni di morti, e saranno sempre cinque tizi che nessuno ha scelto a decidere del destino di miliardi di persone
Ci si prepara alla battaglia finale, ed in un clima molto teso si consumano anche i drammi umani del tenente John Hunt, convinto di essere stato tradito dalla sua fidanzata Valeria, del capitano Jeanne Marchand alle prese con ricordi dolorosi sulla distruzione di Nuova Darwin e di Kamal, combattuto tra l'amore per Else e la sua carriera nella flotta. 

Nonostante i personaggi siano per lo più amici che si re-incontrano in questa nuova lettura, in realtà questo secondo volume non è stato semplice da leggere; Giovanni Oro sembra aver perso la sua musa ispiratrice e non riuscire ad avere più quella grinta del primo romanzo con la conseguenza di rallentare la scrittura in dettagli che scemano la curiosità purtroppo del lettore. 
Si rischia così di perdere il filo logico della narrazione per un ritmo a volte troppo lento.

Ancora interessante e piacevole nella lettura il personaggio di John, un uomo tutto d'un pezzo ma al tempo stesso dotato anche di forti sentimenti; un uomo che sembra cedere ai sentimenti come rabbia e rancore, per poi ritrovarsi e riprendere la sua superficiale freddezza.

Giovanni Oro rivoluziona la sua scrittura inserendo questa volta contenuti buffi per sdrammatizzare determinati contesti, suscitando quel picco di ilarità. Jeanne Marchand è uno di quei personaggi complessi, innamorata segretamente di John vive in sé una continua lotta per mettere a tacere la coscienza per il suo tornaconto personale.

L'equinozio di Xipe, I Senza Volto questa volta mette in crisi perché come su un giro di giostra delle montagne russe, il ritmo è altalenante portandoci da una parte in pagine e capitoli piacevoli dove la lettura corre velocemente e dall'altra, in parti meno piacevoli rallentate che portano facilmente alla distrazione. 
L'inserimento delle vicende umane, dei drammi dei protagonisti porta il lettore a vedere in secondo piano quello che in realtà dovrebbe essere il punto centrale del romanzo, ovvero la guerra; tuttavia in alcuni punti è possibile trovare un accenno di col fiato sospeso 

L'equinozio di Xipe, I Senza Volto è come si suol dire il romanzo di mezzo, quello che può portare ad un nuovo capitolo interessante da leggere o ad una saga che si poteva concludere già dal primo volume. Spero che l'autore riesca a ritrovare il suo fuoco interno, quella storia, quella musa che l'ha fatto innamorare e che gli ha permesso di creare un mondo che lasciava senza fiato. 

Il segreto della seconda pergamena, Matteo Di Giulio - Recensione in Anteprima -

giovedì 22 novembre 2018

IN USCITA OGGI


il segreto della seconda 

pergamena

Matteo Di Giulio 

Editore: Newton Compton Editori 
Prezzo: 9,00€
Pagine: 384

Trama: Genova, 1501. Martino Durante è fuggito da Milano con la speranza di imbarcarsi per il Nuovo Mondo. Insieme a lui ci sono il figlio di due anni e suo fratello Niccolò. Mentre si trovano in città, però, vengono attaccati a sorpresa: sulle tracce di Martino c’è un nobile milanese, Goffredo Landriani, che non solo è in cerca di vendetta per quanto accaduto a Milano, ma che vuole anche mettere le mani su Niccolò, l’unica persona in grado di leggere un manoscritto in codice, fondamentale per i suoi piani di potere. Intanto a Venezia un forestiero sbarca nella laguna: si tratta di Sofia, mercenaria al soldo di Landriani, cui è stato assegnato il compito di recuperare un’antica pergamena. La Serenissima però vive nel terrore, perché da tempo si verificano degli inspiegabili incidenti che portano al crollo di numerosi palazzi. Per portare a termine la propria missione, Sofia dovrà scoprire chi si cela dietro a un complotto che sta mettendo in pericolo la sopravvivenza della Repubblica. Il premio che l’aspetta è la testa di Martino Durante, l’uomo che a Milano l’ha sfigurata e le ha rovinato la vita per sempre.

E' in uscita oggi per Newton Compton un nuovo romanzo storico di Matteo di Giulio: Il segreto della seconda pergamena.
Matteo Di Giulio, già autore del bestseller La congiura delle tre pergamene, anche questa volta ci accompagna in un'atmosfera di intrigo, corruzione e potere

Siamo a Genova nel 1501. Martino Durante è in fuga da Milano con suo fratello Niccolò e suo figlio Zaccaria verso il Nuovo Mondo. Tenteranno di imbarcarsi, ma non sarà così semplice: un nobile di Milano, Goffredo Landriani, dà la caccia alla famiglia Durante perché Niccolò è l'unico in grado di decodificare un codice contenuto in un'antica pergamena. 
Contemporaneamente a Venezia, ultimamente preda di avvenimenti strani, morti e palazzi che crollano, sbarca Sofia, una ladruncola assoldata da Landriani per scovare Durante. 

Sofia è sotto mentite spoglie, si traveste pur di arrivare al suo scopo: uccidere Martino Durante, colui che le ha rovinato la vita, colui che l'ha privata di un occhio

Il segreto della seconda pergamena è stato un romanzo storico molto particolare. Innanzitutto per le atmosfere particolarmente cupe che lo impregnano: il pericolo e la morte sono sempre in agguato, soprattutto nei vicoli di Venezia, dove anche il Doge non è la persona irreprensibile che tutti potremmo immaginare.
Perché odiava Venezia e ciò che sta diventando. Perché non sopportava più l'idea di vederla nelle mani di un doge incapace e popolata di gente debole. Proprio come voi. Gente inadatta a guidare quello che dovrebbe essere un impero. Altro che ottomano, Venezia tornerà a splendere, la sua gloria rimarrà a imperitura memoria. Siamo destinati a conquistare il mondo.
Ci sono tanti personaggi che si incastrano perfettamente, piccoli tasselli di un puzzle misterioso. Martino Durante è un uomo in fuga, si sente braccato, è costretto ad allontanarsi con tutto ciò che resta della sua famiglia: suo fratello Niccolò e suo figlio Zaccaria.
"Hai soltanto due anni" disse al bambino, "e hai già perduto tua madre." I ricordi di quei giorni lo tormentavano e si trasformavano, di notte, in incubi che non gli davano tregua. 
Martino Durante mi è molto piaciuto, soprattutto per il suo amore nei confronti della famiglia, per la sua devozione, per il suo non arrendersi mai. Niccolò Durante forse l'ho apprezzato un pochino meno, è un gigante buono, un ottimo guerriero ma anche un gran pasticcione, uno che rischia di mandare all'aria tutto solo per bere un bicchiere di vino. Sofia invece l'ho amata immensamente: ho amato i suoi travestimenti, il suo carattere, la sua grinta. È sfregiata, le manca un occhio, si sente deturpata ma col tempo si riapproprierà della sua femminilità. 

Una menzione particolare la merita Marino Sanudo, uno storico che sta redigendo le cronache della città: è un uomo combattivo, si allea con Sofia, sembra un uomo incorruttibile.. Ma riserverà grandi sorprese. 

La scrittura di Matteo Di Giulio, fluida e ricca di dettagli permette nonostante i numerosi personaggi, di riuscire a memorizzarli tutti senza fatica e ognuno ad avere una propria ricca ed evidenziata personalità. In questo romanzo storico non manca quel fiato sospeso, quella curiosità dello scoprire cosa succede, fino ad arrivare velocemente e meravigliati alla parola fine.

Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di perdersi nelle atmosfere gotiche di una Venezia che rischia di sprofondare sotto il peso della sua stessa corruzione. Matteo Di Giulio, scrittore, traduttore e anche critico cinematografico, è stato bravo nel creare una storia avvincente, un thriller storico che non si dimentica.

La segretaria, Renée Knight - Recensione in Anteprima -

martedì 20 novembre 2018
IN USCITA OGGI:


la segretaria

Renée Knight

Editore: Piemme
Prezzo: 15,55€
Pagine: 352


Trama: Christine Butcher. È la tua segretaria, o personal assistant come si dice oggi. Ti fidi di lei. Da più di dieci anni accompagna le tue febbrili giornate in ufficio, controlla la tua agenda, e forse conosce anche te, la bella, famosa Mina Appleton, meglio di quanto tu stessa ti conosca. Caffè fino a mezzogiorno, tè nel pomeriggio, e dopo le sei nient'altro che whisky: la tua segretaria non sbaglia mai. Come faresti senza di lei? Christine è insostituibile: in questi anni, mentre prendevi in mano la guida del tuo impero di supermercati eliminando per sempre tuo padre, lei era lì. Qualche passo dietro di te, silenziosa come un topo, attenta a notare ogni cosa. Ogni segreto sussurrato, ogni informazione scambiata, ogni sguardo carico di significati. Tu le sei grata, davvero. Eppure, ogni tanto, ti si affaccia nella mente un pensiero. Fin dove arriva la lealtà di Christine Butcher? Quale prezzo ha la sua dedizione? Fino a che punto ognuno dei tuoi sporchi segreti sarà al sicuro con lei? Perché forse, senza volerlo, in tutti questi anni non hai capito chi è davvero la tua segretaria. Forse l'hai sottovalutata. E adesso… sei pronta ad affrontare Christine Butcher?

Quanto è facile superare il limite della ragione e arrivare a toccare la follia? Renée Knight torna in libreria con un thriller psicologico che porta il lettore a continui sbalzi emotivi; l'autrice con la sua protagonista riesce ad entrare nella testa e difficilmente ad uscirne nonostante la parola fine.
E' Christine Butcher a raccontarci la sua storia, lei silenziosa segretaria, sempre attenta ad ogni tipo di dettaglio, ma sempre riservata. E' Christine Butcher che gioca con noi, che ci fa vedere una realtà diversa, annebbiata.
Christine è una donna che ha messo sempre in primo piano il suo lavoro, addirittura prima di se stessa e si sente onorata quando scopre che finirà a lavorare proprio per gli uffici della Appleton, la catena più importante tra i supermercati, divenendo la segretaria di Mina Appleton, figlia del presidente Lord Appleton. 

Mina e Christine sono l'una l'opposto dell'altra, se da una parte troviamo una donna di successo, una donna che pensa solo a se stessa e al mondo che deve girare intorno a lei, dall'altra parte troviamo una Christine pronta a sacrificarsi, sempre pronta a dare del suo meglio, sempre efficiente, insomma una segretaria che tutti vorrebbero al proprio fianco. Ma è realmente così come vi ho descritto? 

Pagina dopo pagina si entra lentamente nella storia e nella testa di Christine fino a provare le sue stesse emozioni, la sua stessa rabbia e frustrazione per non esser vista davvero, per non essere apprezzata totalmente. Perché lei deve vivere come l'ombra di qualcuno? Perché deve essere lei a non esser mai ricordata? 

L'ossessione di Christine, il suo bisogno di approvazione continua, la sua follia nell'ambito lavorativo supera la ragione fino a quando la rabbia trattenuta non scoppia e diventa totale distruzione di fronte ad una Mina che se ne rende conto forse troppo tardi.

Renée Knight con una scrittura accattivante che lascia con il fiato sospeso tutto il tempo, racconta una storia che mette i brividi, una storia dove la dipendenza diventa cattiva, una storia dove dietro la maschera di una donna si nasconde qualcosa di più malvagio.

La segretaria è narrata dalla voce stessa di Christine che all'inizio ci parla come un'amica, ci racconta di sé, di come ottiene il suo lavoro e di quanto sia fortunata fino ad arrivare al momento più importante dove, questa continua empatia, ci porta a sentire il cuore battere sempre più forte.
Una creatura triste e sola che contava sul lavoro per riempire una vita vuota. Inaffidabile, improduttiva, sbadata. Persino vagamente inquietante, una donna che agiva di nascosto da lei con un'insensata fiducia del proprio ruolo. Davo il cento per cento sul lavoro, eppure per lei non ero abbastanza. 
La segretaria è un thriller psicologico che crea fragilità nell'animo, che fa vacillare anche la mente più forte per il suo continuo trascinare il lettore verso l'oblio della follia, della mancanza di ragione. 
Con una scrittura potente, dettagliata e ricca emotivamente, Renèe Knight incalza sin dalla prima pagina; la storia cattura subito l'attenzione e parola dopo parola la curiosità è sempre in crescendo, fino a rimanere totalmente coinvolti. 

Un romanzo da avere in assoluto nella propria libreria e da rileggere per ritrovare quel brivido lungo la schiena. 



In A Legend Disclosure, A e V Enelyn - Recensione -

venerdì 16 novembre 2018



IN A LEGEND DISCLOSURE

A & V  Enelyn 

Editore: GDS 
Prezzo: 19,90€
Pagine: 434

Trama: E se una semplice leggenda stravolgesse il tuo futuro? Cresciamo educati e abituati ad una realtà poco piacevole con princìpi ben precisi, dove sogni e fantasia, col tempo, diventano sacrificabili. Ma se fossimo noi a reprimere ciò che è realmente il nostro animo? Se una forza straordinaria si nascondesse dentro ognuno di noi, in attesa di essere scoperta, usata... o sfruttata? Josephine Seawater si ritiene una ragazza forte. I suoi amici, zia Lely e un carattere diffidente: ciò che si ritrova ad avere dalla morte di sua madre. Ma quando la sua realtà verrà inondata da bugie e le sue debolezze riemergeranno dagli abissi del passato, la sua vita vacillerà. Chi le starà vicino? A chi si aggrapperà stavolta? Occhi travolgenti e mari in tempesta popolano i suoi sogni. Mancanze, ostacoli e sentimenti metteranno a dura prova le sue scelte. Invasa da problemi futili e da un padre, partito per lavoro, che si ripresenta nella sua vita, portando con sé un’assurda rivelazione, è del tutto ignara di come la sua vita cambierà da un incontro che lei ritiene casuale, demolendo tutto ciò in cui crede. E capirà che incubi e strane coincidenze sono solo l'inizio. E se questi sogni potessero diventare realtà?


In a legend disclosure è il primo volume di una trilogia che tratta il romance nel sottogenere paranormal. 
Scritto da due autrici, questo primo romanzo apre le porte verso una storia molto semplice e se pur già letta in alcuni tratti, riesce comunque a risultare piacevole e a volerne continuare la lettura fino alla parola fine. 

Josephine è la classica ragazza diciottenne che perdendo tutto ha creato intorno a sé una corazza che la difende dal mondo e dalle sue stesse emozioni; è diffidente e cinica, ma si lascia andare solo con la sua migliore amica che sembra aver un approccio più materno, rispetto alla classica amicizia. 
La vita di Josephine viene completamente travolta dal ritorno del padre che, rifatto una nuova vita, la cerca e la rivuole nella propria. La ragazza non ha nessun tipo di rapporto con il genitore e in difficoltà accetta comunque il suo ritorno nella vita e di cambiarne a malincuore la propria per seguire quell'uomo a cui legata da un rapporto di sangue. 

Gli ostacoli per la ragazza non sono semplici da affrontare sopratutto per la sua età, da una parte c'è l'affrontare passo dopo passo una nuova quotidianità con un genitore con cui non ha rapporti da parecchio tempo, dall'altra ci sono le emozioni per quel giovane ragazzo che cerca comunque di reprimere e per ultimo quei sogni che tanto sogni non sono. 

Generalmente la storia non è malvagia, è interessante anche la parte paranormale dove la ragazza si ritrova ad affrontare un mondo nella sua stessa realtà, una magia che non credeva possibile ma che sentiva già al suo interno.
Si narra anche di un quinto elemento o quinta essenza, ovvero un unico individuo capace di padroneggiare tutti gli elementi: terra, fuoco, aria, acqua e canalizzarli in sé stesso
Tuttavia come una stanza piena di oggetti che se pur hanno ricordi dietro ne occupano troppo spazio, In a legend disclosure ha bisogno di una pulizia interna, di ripulire quei dettagli che alla fine non danno nulla alla lettura se non rallentamento e difficoltà nel seguire totalmente la storia. Sicuramente colpevole l'entusiasmo di aver realizzato il loro primo esordio, il romanzo ha alcune pecche anche per quanto riguarda l'identificarsi nella protagonista e nel suo dolore. Dalle premesse mi aspettavo in realtà una protagonista forte che, nonostante tutto, riesce a mutare e a formare il proprio carattere durante il susseguirsi delle pagine, invece ho trovato Josephine un personaggio statico, come creato in 2D senza dar quella giusta attenzione alla sua personalità e alla sua evoluzione interiore. 

Per essere un ottimo romanzo il lettore ha bisogno di identificarsi nei personaggi che sta leggendo, di trovare in loro quelle mancanze o semplicemente la voglia di immergersi totalmente nella storia e sentirsi loro stessi protagonisti, In a legend invece dona quella piacevole lettura di distrazione, di leggere una storia senza pretendere di entrare nel romanzo, ma di conoscerla per pura curiosità e sapere come va a finire, nonostante la sua magia possa sembrar prendere spunto dai film e romanzi fantasy, soprattutto nella sua parte descrittiva e nel suo utilizzo in azione.

In a legend è un romanzo che ha bisogno di esser rivisto, che ha bisogno di quella maturità e consapevolezza che si acquista con l'età, che ha bisogno di una bella pulizia allontanando tutte le proprie ispirazioni che piacciono alle autrici, ma che sufficientemente ne lascia comunque un buon ricordo. 



L'istinto materno nuoce gravemente alla salute, Debora Porfiri - Recensione -

mercoledì 14 novembre 2018
Spesso mi capita di dar colpa agli ormoni se mi piace rimanere diverse ore sul divano a leggere e se mi informo su tutto ciò che riguarda la gravidanza leggendo e studiando ogni minimo particolare, ma sempre cercando libri diversi che non sono i classici manuali su come fare la mamma o su come un bambino viene al mondo - stupida io che pensavo ancora alla cicogna. 

L'istinto materno nuoce gravemente alla salute di Debora Porfiri è uno di quei romanzi che parlano diretti al lettore, senza troppi fronzoli, una storia cruda e vera... sulla maternità e su cosa veramente vi aspetta!


l'istinto materno nuoce 

gravemente alla salute

Debora Porfiri

Editore: Pellegrini
Prezzo: 10,00€
Pagine: 117

Trama: Attraverso 52 cronache e altrettante settimane, l'io narrante racconta la propria nascita: dal parto al primo compleanno della figlia, in un tortuoso percorso che la vede nascere ogni settimana in una nuova versione di sé. La protagonista si ridefinisce man mano che si confronta con sua figlia, con il mondo esterno, ma - soprattutto - con se stessa, in un doloroso eppure divertente faccia a faccia. Il libro spazia da una dolorosa comicità a uno sguardo disincantato e polemico sulla società; da una nostalgia per un ideale irrealizzabile a un consapevole ma sofferto bisogno di far esplodere gli stereotipi. Superando la consueta dicotomia della maternità come benedizione o malaugurata sorte, questa raccolta di cronache dolce-amare descrive con ironia e schiettezza la costruzione di una nuova identità multivalente: quella di una M.A.M.M.A.

Ci sono mamme e M.a.m.m.e., le prime sono le classiche mamme che riescono a partorire il proprio figlio con uno starnuto, che hanno i capelli sempre in ordine, la vestaglia coordinata con il pigiama e che riescono a dormire ogni notte almeno sei ore perché non si sa sotto quale incantesimo sia, ma il bambino dicono che sia un angioletto e poi ci sono le m.a.m.m.e. come Debora Porfiri, che diventano mamme insieme al proprio bambino, che commettono errori e che passano da un livello di felicità assurdo ad un momento di tristezza in un attimo, ma che ci mettono la faccia, il corpo, si schiantano su un vetro per dare tutto a quel coso minuscolo che si ha tra le braccia. Ecco, Debora Porfiri ci insegna a diventare una m.a.m.m.a che ad ogni settimana significa una parola diversa, ma che centra appieno il punto della maternità.

Con capitoli veloci, divertenti, saturi di amara verità e parole dirette Debora Porfiri in ogni capitolo racconta di sé, della settimana che inizia dal parto fino alla crescita della figlia e del suo ruolo di m.a.m.m.a. 
In una sorta di romanzo autobiografico, confessionale, manuale per giovani disperate e disilluse l'autrice riesce ad immergerci completamente in ogni riga tra le risate e la consapevolezza che tutto questo capiterà anche a noi, perché diciamocelo... le mamme sempre in ordine, che partoriscono con uno starnuto e senza dolore riescono ad essere sempre le altre, mica di certo noi.

La scrittura fluida e quel tocco da fiato sospeso permette di leggere il libro in pochissimo tempo, in un massimo di un paio di ore e aver voglia comunque di ricominciare a leggerlo. 

Accattivante, entusiasmante, forte e con la voglia di trovarsi esattamente lì, l'istinto materno nuoce gravemente alla salute è il manuale ideale, il romanzo autobiografico, il libro che tutte le giovani disperate devono leggere per sapere cosa ci si aspetta davvero. 

L'unica pecca del romanzo o forse le due uniche pecche è che la prima finisce troppo in fretta e la seconda è che conviene nella propria libreria averlo in cartaceo per ammirare meglio anche la fantastica copertina.

Complimenti a Debora Porfiri che con la sua ironia riesce a conquistare il premio della m.a.m.m.a. dell'anno!
Perché se proprio devo essere sincera, sarebbe di grande aiuto alle donne sapere che i loro corpi, sottoposti a costante scrutinio e lettura, prima, durante e dopo la gravidanza, siano almeno degnamente adornati da M.A.M.M.A., da Miriade di Apparenze Marchiata, Meglio Agghindata. 

Inquisizione Michelangelo, Matteo Strukul - Recensione in Anteprima -

giovedì 8 novembre 2018
IN USCITA OGGI 




inquisizione michelangelo

Matteo Strukul 

Editore: Newton Compton Editori 
Prezzo: 9,00€
Pagine: 384

Trama: Roma, autunno 1542. All’età di sessantasette anni, Michelangelo è richiamato ai suoi doveri: deve completare la tomba di Giulio II, opera ambiziosa ma rinviata per quasi quarant’anni. Guidobaldo II, erede dei Della Rovere, non accetterà altre scuse da parte dell’artista. Ma Michelangelo si trova nel mirino dell’Inquisizione: la sua amicizia con la bellissima Vittoria Colonna non è passata inosservata. Anzi, il cardinale Gian Pietro Carafa, capo del Sant’Uffizio, ha ordinato di far seguire la donna, con lo scopo di individuare il luogo in cui si riunisce la setta degli Spirituali, capeggiata da Reginald Pole, che propugna il ritorno alla purezza evangelica in una città in cui la vendita delle indulgenze è all’ordine del giorno. Proprio la Roma divorata dal vizio e violata dai Lanzichenecchi sarà il teatro crudele e magnifico in cui si intrecceranno le vite di Malasorte, giovane ladra incaricata di spiare gli Spirituali, di Vittorio Corsini, Capitano dei birri della città, di Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, e dello stesso Michelangelo Buonarroti, artista tra i più geniali del suo tempo. Tormentato dai committenti, braccato dagli inquisitori, il più grande interprete della cristianità concepirà la versione finale della tomba di Giulio II in un modo che potrebbe addirittura condannarlo al rogo…

L'autore de I Medici ritorna in libreria con un grande romanzo storico in uscita oggi per Newton Compton Editori: Inquisizione Michelangelo.

Siamo abituati a vedere il grande artista Michelangelo sotto l'aspetto di un uomo geniale, capace di grandi e meravigliose opere, ma Matteo Strukul riesce ad arrivare al di là della genialità dell'uomo e a presentarci l'essere umano in quanto essere; un individuo complesso sotto tante sfumature che si ritrova a fare i conti verso la vita vissuta e a concludere la sua esistenza in ostacoli e difficoltà. 

Ci troviamo di fronte ad un periodo storico importante, dove l'inquisizione romana per via del Papa ne sta prendendo sempre più piede e Michelangelo ne viene braccato per via della sua adesione ad una setta chiamata Gli spirituali. 

Il richiamo della setta convince Michelangelo l'uomo e non l'artista, ad aderire per rinascere e riscattarsi dagli ultimi anni dove sente di non appartenersi più e di aver tradito ciò che è il suo essere di artista. 
La forte amicizia con la marchesa di Pescara, il credo spirituale a cui appartiene e il lavoro che continua a rimandare, porta Michelangelo ad una sorta di accerchiamento sia da parte della chiesa pronta a tutto per spiarlo e condannarlo, sia da parte del committente di quella che sarà l'opera più discussa del grande artista: La tomba di Giulio II.

I personaggi che Matteo Strukul ci presenta sono tantissimi ed ognuno di loro ha sfumature complesse diversificate dalla propria personalità, da un lato troviamo donne come Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, elegante e determinata nel suo essere, donna dall'apparenza molto fragile eppure forte caratterialmente, dall'altro lato è possibile trovare Malasorte, una ladra, una donna pagata per spiare Michelangelo, eppure nonostante il suo essere duro come ghiaccio, Michelangelo riesce a scioglierne i tratti e a fondare le basi di una solida amicizia. 

Matteo Strukul ruota la sua storia intorno al maestoso monumento funebre per Giulio II dove Michelangelo sembra ultimarlo graffiando rabbiosamente gli ostacoli e le difficoltà che si ritrova ad affrontare per via dell'inquisizione romana.

Tra passione, tradimenti, spionaggio, fughe e nascondigli Matteo Strukul con Inquisizione Michelangelo non ci presenta più solo un romanzo storico che racconta una parte della storia realmente vissuta, ma con il suo stile accattivante e adrenalinico riesce a trasportarci di fronte ad un grande thriller dove il protagonista non è più solo la genialità dell'artista, ma l'uomo. 

E' fondamentale e ci tengo particolarmente a sottolineare come Matteo Strukul sia stato capace di dividere in due il Michelangelo conosciuto da sempre nei libri della storia dell'arte. Da una parte l'uomo, dall'altra il genio; è questa dualità, questo riflesso in uno specchio immaginario che ci porta a percorrere divorando ogni riga del romanzo in modo da arrivare velocemente alla parola fine. 

Inquisizione Michelangelo riesce ad illudere il lettore di trovarsi di fronte ad una sola storia, ma pagina dopo pagina ci si renderà conto che lo spazio temporale percorso e le avventure a cui Michelangelo si ritrova attivo protagonista, ci riportano in una storia nella storia. 
Ancora una volta Matteo Strukul ci costringe a rimanere spiazzati di fronte alla sua scrittura che, come un mare in tempesta, travolge il nostro animo lasciandoci inerme davanti ad un romanzo ricco di tutto ciò che un lettore ha bisogno: adrenalina, coinvolgimento, curiosità e passione.


Eredità Caravaggio, Alex Connor - Review -




eredita' caravaggio

Alex Connor

Editore: Newton Compton Editori 
Prezzo: 12,00€
Pagine: 384

Trama: Fin da giovanissima, Artemisia Gentileschi si rivela un'artista prodigiosa. Quando ha solo diciassette anni, però, proprio colui che avrebbe dovuto prendersi cura di lei, il suo maestro Agostino Tassi, la stupra. La giovane decide di portare la questione davanti a un tribunale e Orazio Gentileschi, suo padre, acconsente a esami medici invasivi perché si accerti che la ragazza stia dicendo la verità. Tassi viene dichiarato colpevole, ma il papa lo perdona. E la reputazione di Artemisia è rovinata. Nonostante venga pubblicamente considerata alla stregua di una prostituta, costretta a sposare...

Ancora una volta nonostante Eredità Caravaggio sia il terzo volume della serie che può esser letta in maniera autonoma, Alexandra Connor riesce a conquistarci come se ci trovassimo di fronte alla prima storia, lasciandoci con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. 

Quando sta per giungere la morte si è sempre ansiosi all'idea di capire a chi lasciare ciò si è tenuto fino alla fine: la propria eredità ed è la stessa cosa che succede al nostro personaggio iniziale. L'unica parente più stretta si ritrova ad ereditare una collezione numerosa di oggetti e opere preziose e, curiosando in ciò che ormai è suo, scopre qualcosa che non aveva mai visto e che non conosceva affatto.

L'eredità che la londinese si ritrova nasconde una vecchia testimonianza sull'artista Artemisia Gentileschi e in un attimo, pagina dopo pagina, ci si ritrova lì di fronte ad una ragazza che a testa alta nonostante tutto cerca di andare avanti. Artemisia è poco più diciassettenne quando l'uomo di cui si fidava le porta via la sua dignità violentandola e rovinando la sua reputazione, ma la ragazza, l'artista non si arrende e come una leonessa è pronta a combattere e a mordere fino ad avere quella giustizia su un uomo depravato. 

Alexandra Connor tra salti temporali che non disturbano affatto la storia, ma ci coinvolgono all'interno delle pagine spronando la protagonista a continuare la lettura, ci porta di fronte ad un passato dove l'odore della terra, i sussurri dei pettegolezzi, il dito che indica e gli occhi cattivi, sembrano totalmente reali spronandoci a cercare per Artemisia quella giustizia che merita. 

Artemisia è un personaggio femminile che non ha nessuno intorno a lei, ha perso la madre da piccola e la figura femminile che per la sua intimità l'aveva sostituita, ne tradisce il suo animo facendo finta di nulla di fronte allo stupro. Il padre, l'uomo che avrebbe dovuto difenderla non crede a quella violenza e accusa Artemisia di essere una ragazza ormai facile che non ha più modo di salvarsi. Oltre ad essere una ragazza normalissima, con le sue passioni, Artemisia è anche una giovane artista e all'epoca si ritrova a combattere con pittori invidiosi e spregevoli. 

Come la nostra protagonista attuale ci ritroveremo a leggere avidamente ogni pagina, a cercare un riscatto per quella giovane donna e a scoprire i tratti crudi e violenti della storia passata. 

Alexandra Connor ancora una volta sorprende con la sua scrittura intensa, capace di trasportare il lettore nella sua realtà. L'accurata ricerca, i minuziosi dettagli, le documentazioni ottenute ci portano non solo a leggere un romanzo, ma ad avere la sensazione di trovarsi di fronte ad un saggio storico. Con uno stile narrativo incalzante, l'autrice di Eredità Caravaggio riesce a catturare subito l'attenzione imprimendo curiosità ad ogni riga.

Eredità Caravaggio viene definito un grande thriller, per la lettura che ne è conseguita sono titubante del genere scelto in quanto può tranquillamente essere inserito tra i romanzi storici e i saggi sulla storia passata, ma il romanzo è la dimostrazione che Alexandra Connor riesce ancora una volta a lasciare il lettore con il fiato sospeso e a crearne un best seller.

Andiamo a vedere il giorno, Sara Rattaro - Review -

martedì 6 novembre 2018


andiamo a vedere il giorno

Sara Rattaro

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 16,90€
Pagine: 196

Trama: Una figlia, una madre, un viaggio on the road. Una famiglia che sa ritrovarsi. Un gesto di perdono che vale più di mille parole. Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione. 

Leggere un libro di Sara Rattaro è come ricevere un messaggio dalla migliore amica: ti fidi, qualsiasi cosa dica o scriva sai che lo fa per il tuo bene e non c'è cosa migliore al mondo che ti faccia sorridere come lei. 
Sara Rattaro ha una scrittura poetica che permette di leggere il romanzo in un paio di ore e di non rimpiangere il tempo passato.

In Andiamo a vedere il giorno già dalle prime pagine ci troviamo ad affrontare un viaggio interiore, una corsa verso l'io più intimo e i protagonisti di questo percorso sono in realtà due donne che, nonostante legate da un legame di sangue, sono lontane più che mai
Madre e figlia che hanno passato una vita insieme, eppure sembrano aver affrontato esistenze completamente diverse, come due treni che percorrono due binari paralleli ma non riescono ad incontrarsi mai. 

Alice ha avuto il dovere di crescere in fretta, di esser quasi un'ombra in una famiglia che nonostante gli errori cercava comunque di amarsi, ma il problema del fratello più piccolo ha portato Alice a non chiedere mai nulla, ad andare avanti da sola, a non creare problemi e ad essere presente prima per loro e poi forse se c'era tempo per lei. Alice adesso è una donna determinata, ha una laurea, un uomo che ha sposato ed è ora di iniziare a creare una sua famiglia, la sua vita. 

Sandra è una donna che le cicatrici le porta dentro e spesso ancora sanguinano. E' una donna che ha fatto tutto per i suoi figli, si è sacrificata per poter renderli felici e farli volare sempre in alto. E' una donna che sa che il marito preferiva rinunciare piuttosto che sacrificarsi come lei, sacrificarsi in nome di un valore troppo grande ma intenso: Famiglia. 

Alice è rotta, è una ragazza che non si riconosce più allo specchio, quella determinazione, quel coraggio, quella forza che ha sempre avuto da bambina, adesso sembra non appartenerle più e Alice rotta, scappa. E' Sandra che la rincorre in un viaggio, in un pozzo che sembra senza fondo. 

Il viaggio che Sara Rattaro ci porta a compiere insieme alle due protagoniste ci fa riflettere su ciò che abbiamo creato intorno a noi e su quel valore emotivo che sin da piccoli abbiamo sempre avuto: il valore delle relazioni, il bisogno della famiglia, il bisogno di non sentirsi soli. Sandra e Alice nonostante due donne completamente diverse, sono esattamente quelli opposti che si combaciano trovando il punto perfetto per fondersi insieme. Luna e Sole, ma entrambi non possono vivere senza l'altro.

Il viaggio è emotivamente intenso, è ricco di pensieri e sensazioni, è emotivamente fragile al tempo stesso e l'amarezza della riflessione ci accompagnerà ad ogni pagina, eppure la lettura non si ferma, il bisogno di conoscere queste due donne diventa sempre più forte, cercando allo specchio il riflesso di Sandra e dall'altra parte il riflesso di Alice. La scrittura dell'autrice ci permette di identificarci in entrambe le donne e a tifare per la loro riuscita, per quel lieto fine di ritrovarsi, di riuscire finalmente a capirsi. 

Andiamo a vedere il giorno è un romanzo che non ha bisogno di troppi fronzoli o troppe parole, ad ogni riga collega cuore e cervello in una storia che aggredisce il nostro animo fino a viaggiare lontano, a correre per cercare il giorno.