L'istinto materno nuoce gravemente alla salute, Debora Porfiri - Recensione -

mercoledì 14 novembre 2018
Spesso mi capita di dar colpa agli ormoni se mi piace rimanere diverse ore sul divano a leggere e se mi informo su tutto ciò che riguarda la gravidanza leggendo e studiando ogni minimo particolare, ma sempre cercando libri diversi che non sono i classici manuali su come fare la mamma o su come un bambino viene al mondo - stupida io che pensavo ancora alla cicogna. 

L'istinto materno nuoce gravemente alla salute di Debora Porfiri è uno di quei romanzi che parlano diretti al lettore, senza troppi fronzoli, una storia cruda e vera... sulla maternità e su cosa veramente vi aspetta!


l'istinto materno nuoce 

gravemente alla salute

Debora Porfiri

Editore: Pellegrini
Prezzo: 10,00€
Pagine: 117

Trama: Attraverso 52 cronache e altrettante settimane, l'io narrante racconta la propria nascita: dal parto al primo compleanno della figlia, in un tortuoso percorso che la vede nascere ogni settimana in una nuova versione di sé. La protagonista si ridefinisce man mano che si confronta con sua figlia, con il mondo esterno, ma - soprattutto - con se stessa, in un doloroso eppure divertente faccia a faccia. Il libro spazia da una dolorosa comicità a uno sguardo disincantato e polemico sulla società; da una nostalgia per un ideale irrealizzabile a un consapevole ma sofferto bisogno di far esplodere gli stereotipi. Superando la consueta dicotomia della maternità come benedizione o malaugurata sorte, questa raccolta di cronache dolce-amare descrive con ironia e schiettezza la costruzione di una nuova identità multivalente: quella di una M.A.M.M.A.

Ci sono mamme e M.a.m.m.e., le prime sono le classiche mamme che riescono a partorire il proprio figlio con uno starnuto, che hanno i capelli sempre in ordine, la vestaglia coordinata con il pigiama e che riescono a dormire ogni notte almeno sei ore perché non si sa sotto quale incantesimo sia, ma il bambino dicono che sia un angioletto e poi ci sono le m.a.m.m.e. come Debora Porfiri, che diventano mamme insieme al proprio bambino, che commettono errori e che passano da un livello di felicità assurdo ad un momento di tristezza in un attimo, ma che ci mettono la faccia, il corpo, si schiantano su un vetro per dare tutto a quel coso minuscolo che si ha tra le braccia. Ecco, Debora Porfiri ci insegna a diventare una m.a.m.m.a che ad ogni settimana significa una parola diversa, ma che centra appieno il punto della maternità.

Con capitoli veloci, divertenti, saturi di amara verità e parole dirette Debora Porfiri in ogni capitolo racconta di sé, della settimana che inizia dal parto fino alla crescita della figlia e del suo ruolo di m.a.m.m.a. 
In una sorta di romanzo autobiografico, confessionale, manuale per giovani disperate e disilluse l'autrice riesce ad immergerci completamente in ogni riga tra le risate e la consapevolezza che tutto questo capiterà anche a noi, perché diciamocelo... le mamme sempre in ordine, che partoriscono con uno starnuto e senza dolore riescono ad essere sempre le altre, mica di certo noi.

La scrittura fluida e quel tocco da fiato sospeso permette di leggere il libro in pochissimo tempo, in un massimo di un paio di ore e aver voglia comunque di ricominciare a leggerlo. 

Accattivante, entusiasmante, forte e con la voglia di trovarsi esattamente lì, l'istinto materno nuoce gravemente alla salute è il manuale ideale, il romanzo autobiografico, il libro che tutte le giovani disperate devono leggere per sapere cosa ci si aspetta davvero. 

L'unica pecca del romanzo o forse le due uniche pecche è che la prima finisce troppo in fretta e la seconda è che conviene nella propria libreria averlo in cartaceo per ammirare meglio anche la fantastica copertina.

Complimenti a Debora Porfiri che con la sua ironia riesce a conquistare il premio della m.a.m.m.a. dell'anno!
Perché se proprio devo essere sincera, sarebbe di grande aiuto alle donne sapere che i loro corpi, sottoposti a costante scrutinio e lettura, prima, durante e dopo la gravidanza, siano almeno degnamente adornati da M.A.M.M.A., da Miriade di Apparenze Marchiata, Meglio Agghindata. 
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