Miserere.Attentato in Vaticano, Vito Bruschini - Recensione -

venerdì 31 agosto 2018
Dicono che questo romanzo sia un grande thriller, uno di quelli che ti lascia a bocca aperta, che ti fa scoprire verità nascoste che solo le grandi società conoscono, dicono che i fatti reali si mescolano con minuziosi dettagli alla fantasia e.. Il mondo di sopra di certo non poteva farselo scappare. 


miserere attentato in 

vaticano

Vito Bruschini 

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 9,90€
Pagine: 384
Genere: Thriller

Trama: 1983 Siamo sull’orlo di un olocausto nucleare, la Guerra Fredda spacca il mondo in due blocchi e lo spettro di un conflitto è incombente. Nessuno si sente al sicuro e l’incubo del “first strike” – l’attacco preventivo a sorpresa – raggela i rapporti diplomatici, tesissimi. In Polonia gli operai dei cantieri navali di Danzica oppongono un violento dissenso al governo filosovietico del generale Jaruzelsky, sostenuti dai finanziamenti di papa Giovanni Paolo II. Lo stesso papa che solo due anni prima aveva rischiato la vita in un attentato a opera del KGB. E la figura del papa, anche a distanza di anni, non ha smesso di essere scomoda. Tanto che la Sezione “Affari bagnati” del KGB decide di affidare a un pericolosissimo sicario il compito di togliere di mezzo il pontefice. Il nome in codice dell’assassino è Miserere, uno spettro di morte che non si fermerà davanti a nulla per portare a termine la sua missione.


Siamo negli anni Ottanta, il periodo della Guerra Fredda, un capitolo buio della storia dove l'umanità teme un nuovo conflitto nucleare. Sono gli anni del pontificato di Karol Wojtyla, un uomo a suo modo rivoluzionario, amato ma al tempo stesso un uomo con un suo lato oscuro, che finanzia gli operai dei cantieri di Danzica con i soldi dello Ior. 

Karol Wojtyla è scampato ad un attentato, ma il Kgb ne sta organizzando un secondo, ed il sicario incaricato ha un nome in codice: Miserere. 

Miserere, alias Gregory Borislav, è un valoroso maggiore del Kgb, costretto al pensionamento anticipato dai suoi superiori: considerato un eroe per una scelta che ha comportato la salvezza di molte vite umane, ma al tempo stesso colpevole di insubordinazione nei confronti di uno dei capi, Gregory è un uomo depresso ed in caduta libera. Giovane ma appesantito nel fisico, vedovo e solo, affoga le sue delusioni nel bere. 

La sua occasione di riscatto sarà una missione pericolosa affidatagli dagli uomini del Tredicesimo dipartimento, la sezione "affari bagnati", questioni che di solito comportano uno spargimento di sangue. La missione sarà uccidere Papa Wojtyla, che vuole abbattere il comunismo e l'impero sovietico. Gregory accetta l'incarico, più che altro per riscattarsi e per riscattare il suo orgoglio ferito.
Se riusciremo a vincere questa battaglia, in futuro i nostri nipoti benediranno le nostre tombe. Ma se dovessimo fallire o peggio rinunciare a combattere, come molti oggi vorrebbero fare, è possibile che le nostre lapidi vengano calpestare dagli scarponi dei nostri nemici

Gregory "Miserere" si avventura in una missione complicata e tortuosa, in un viaggio che si snoda tra impero sovietico, Turchia e Italia. Incontrerà e trafficherà droga con uomini pericolosi come il Gran Khan, coinvolgerà uomini del Vaticano in operazioni finanziarie al limite del lecito, si ritroverà suo nipote Lyosha come compagno per parte del viaggio. 

Lyosha è un personaggio molto particolare: ossessionato dal vendicare la morte di suo padre, diventa un membro degli specnaz, un corpo d'elite dell'esercito. Lyosha ha colpito tanto la mia attenzione: è un giovane ragazzo paralizzato dal dolore e dal rancore, sembra non avere nessun sentimento se non l'odio per chi ha ucciso suo padre. È un uomo determinato nel raggiungere i suoi obiettivi, freddo e risoluto. 

Questo non è solo un romanzo che parla di storia e di eventi realmente accaduti, è anche e soprattutto un romanzo che parla di coscienza. 

È la coscienza ciò che separa il confine tra bene e male, è la coscienza quella che a volte sacrifichiamo per un bene supremo, proprio come vorrebbe fare Miserere. Ma cosa succede quando Miserere si trova ad un passo dal suo obiettivo, davanti a quel Papa che parla di quel Dio che chiede a ciascun uomo di rispettare ogni creatura umana ed amarla

Questa storia mi ha entusiasmata per tanti motivi: fondamentalmente per i tanti riferimenti a eventi storici realmente accaduti e raccontati in maniera comprensibile. Si parla dello Ior, del riciclaggio di denaro ad opera del Vaticano, della scomparsa della povera Emanuela Orlandi, e anche del lato oscuro di Papa Wojtyla, come anche della Chiesa che si occupa non solo dello spirito, ma anche e soprattutto della politica. 

Complimenti a Vito Bruschini per il suo nuovo romanzo, mi ha fatto riflettere su un periodo della nostra storia che ad oggi è ancora molto oscuro.
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