A caccia del Diavolo, Kerri Maniscalco - Recensione -

mercoledì 11 novembre 2020

A caccia del diavolo

Kerri Maniscalco

Editore:  Mondadori

Trama: Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare fiera mondiale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello della Morte che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?

Siamo giunti all'ultimo volume della serie di Kerri Maniscalco e la sensazione che si ha è quella di salutare un vecchio amico sperando poi di rivederlo presto.

Può sembrare paradossale il confronto ma se nel film Il corvo, l'amore e la morte andavano quasi di pari passo, anche qui in quest'ultimo volume troviamo come il lato romantico e sfumato  di quest'amore tra i nostri protagonisti viaggi in parallelo con il thriller, in un connubio perfetto tra la morte, la sparizione, cadaveri e la nascita dell'amore.

Nonostante Kerri Maniscalco venga inserita come autrice horror e narrativa gotica, in realtà la sua serie prende un mix di vari generi, reinterpreta le storie a cui siamo abituati mescolando in maniera così armoniosa e lineare, che ci sembrerà naturale leggere d'amore tra una prima indagine e un'altra.

Riemerge l'oscurità dall'ombra e se fino alla fine il lettore aveva immaginato un certo tipo di evoluzione e sensazione nella storia, adesso pagina dopo pagina si cambia faccia e le indagini prendono una strada diversa. 

Kerri Maniscalco riesce in maniera magistrale a rendere il lettore stesso un burattino davanti al suo volere e a portarlo ad arrivare alla parola fine in pochi attimi, in un susseguirsi di scene e azioni che lasciano senza fiato.

In quest'ultimo volume era necessario e doveroso dare una novità al lato romance, far coltivare quel tipo di coppia tra i nostri personaggi e se da una parte certe scene possono sembrare lente e quasi smielate, dall'altra sarà facile comprendere che doveva necessariamente andare così.

Pagina dopo pagina si entra nel vivo grazie a sorprese inaspettate. I personaggi sono così complessi che lasciano le pagine e arrivano a proiettarsi davanti a noi lettori in carne e ossa. Nonostante siano poche le descrizioni dei personaggi, in realtà è possibile immaginare ogni loro sfumatura anche solo psicologica e capire quanto siano umani e fatti quindi di errori. 

La nostra protagonista, la ragazza ribelle che avanza ad ogni pagina, in quest'ultimo romanzo subisce un evoluzione: diventa più determinata nelle sue scelte, ancora più attenta ai dettagli e ai suoi bisogni. Nulla viene lasciato al caso.

Spicca tantissimo la piacevole sensazione che all'autrice piaccia il macabro e il gotico e questo rende ancora più affascinante il romanzo, perché ogni più piccolo dettaglio viene curato e studiato minuziosamente. Il buio viene accolto e amato, non è più il solito splatter sanguinolento a cui siamo abituati.

A caccia del Diavolo è una degna conclusione alla serie di Kerri Maniscalco, portando al lettore la voglia di ricominciarne la lettura. 
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