Romanzo d'estate, Elisa Averna - Recensione -

giovedì 18 marzo 2021


 Romanzo d'estate


Elisa Averna

Prezzo: 14,00€

Trama: "Nell’Inghilterra vittoriana, tre sorelle sono mandate dalla loro istitutrice in vacanza in posti diversi ma vicini con il compito di scrivere un diario. Dai tre diari emergerà una realtà completamente diversa sul conto del barone Patterson, uomo dall’insospettabile tripla vita."






Il più delle volte basta uno sguardo su qualche riga del romanzo per capire che ciò che si sta per andare a leggere, non sarà soltanto la lettura di un libro, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Quel tipo di esperienza che porta il lettore a divorare una pagina dopo l'altra con la convinzione che solo alla parola fine, si terminerà questo attaccamento morboso alla storia.

Perché alla fine si sa, il lettore è un perenne morboso e curioso osservatore che ha bisogno di non leggere soltanto una storia, ma sentirla dentro come se fosse un po' la sua. Il carisma, la particolarità dell'autrice Elisa Averna, è quella di convincere il lettore già dalle prime righe che il libro che sta leggendo è uno di quelli predestinati, è uno di quei romanzi che il destino gli ha messo sulla strada per indicargli che si questo romanzo stava aspettando proprio te e doveva essere letto da te.

Lo stile narrativo dell'autrice ci porta a conoscere donne che dall'aspetto canonico e complesso al tempo stesso, pagina dopo pagina saranno catapultate in un percorso a ostacoli, fatto di rivelazioni e azioni che spiazzano il lettore, scoprendo un po' che quelle stesse riflessioni in qualche modo le abbiamo percepite anche noi sulla pelle. 

Donne che scrivono mettendo da parte le loro maschere ed è la stessa Elisa Averna ad allontanarle. Pagina dopo pagina, scopriamo un mondo diverso, una sorta di parallelismo che segue ogni storia e che si intreccia l'uno all'altra, giocando con la mente e con la curiosità del lettore stesso. La bellezza dei personaggi di Romanzo d'estate sta nella particolarità della loro sfera psicologica e, nonostante l'ambientazione richiami l'epoca vittoriana, in realtà la loro forza e il loro destino sembra vivere nel nostro quotidiano.

Come un attento chirurgo, Elisa Averna compie un operazione notevole che lascia di stucco i tirocinanti che la osservano dal palco. Lei gioca, traccia, schizza parole qua e là e ti lascia la sensazione che tutto ciò che le donne scrivono sia in effetti successo davvero. Durante la lettura si ha la sensazione di leggere uno di quei classici di altri tempi e che forse il nome Elisa Averna sia solo uno pseudonimo di grandi e antichi autori persi con il tempo. 

L'autrice, con un ritmo passionale, evocativo, utilizza pochi dettagli per far sì che sia il lettore stesso a immaginare la scena trovandosi sgomenti all'idea che il romanzo non sia fatto solo di parole scritte, ma che sia in realtà una scenografia di un vecchio film bianco e nero, tramutato a pagine. Elisa Averna non ha paura di stupire e di disfare la storia che il lettore dietro si è creato. Manda completamente al diavolo l'ipotesi che costruisce nelle pagine, lasciando un finale pazzesco che ti fa venire la voglia di ricominciarlo. 

Romanzo d'estate non appartiene soltanto a un genere letterario, ma li sfiora tutti per poi presentare al mondo la sua nudità complessa e ricca di colori. L'intensità delle voci di ogni donna, i conflitti interiori generati, la voce di un uomo confuso e sotto certi aspetti ossessivo, l'approfondimento della semplicità di come l'autrice mette tutti a nudo è questo che rende questa storia una ricca esperienza che martella nel petto. 

Con Romanzo d'estate, l'autrice Elisa Averna crea un legame così forte fatto di una bellezza interiore tra storia e lettore, che ti lascia con il bisogno di avere questa scrittrice come migliore amica per poter esplorare la sua mente, per poter ondeggiare dolcemente tra le sue immagini e ritrovare quella sensazione di pugno allo stomaco che arriva, perché fidatevi arriva, da un momento all'altro. 

La penna di Elisa Averna non è sicura, trancia direttamente il foglio come se fosse una lama. Ci si ritrova davanti ad un romanzo che graffia l'anima, ma che nonostante sembri bruciare, in realtà non fa male. 

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