Il nido degli Inganni, Illary Casasanta - Recensione -

martedì 26 ottobre 2021

Il Nido degli Inganni 


Illary Casasanta 

Scacciaincubi Volume due 


Trama: Sono passati quasi due anni da quando le Scacciaincubi hanno liberato la Città dei Gatti, ma il Mondo dei Sogni si smuove ancora una volta, insistente e affamato di Realtà. Rica e Carlo non si sono più rivisti né sentiti, perché ciò che Amanda ha lasciato per la ragazza, prima di sparire, era un avvertimento impossibile da ignorare. Lei ed Elisa, però, hanno portato con sé una verità ancora più scomoda che Rica dovrà conquistare a fatica, attenta a districarsi tra bugie del passato, illusioni a metà e, soprattutto, mentre viene braccata da uno degli Incubi più infidi che la sua famiglia abbia mai dovuto affrontare. Nel Nido degli Inganni nulla è come appare e, per uscirne vive, Rica ed Erika saranno costrette a mettersi completamente in gioco. «Promettimi che dopo averti raccontato questa storia farai tutto quello che ti chiedo. Qualsiasi cosa». «Mi sembra un ricatto, non una richiesta». «Prendilo come vuoi. Ricatto, richiesta… basta che fai come dico. Promettilo». «Se è una cosa che ti fa piangere così… va bene, te lo prometto».


L'autrice mi odierà ma ogni volta che programmo la recensione per Sogni e Incubi ecco che, in ordine, succede sempre qualcosa che mi porta a ritardarla e a prolungarne l'attesa. Da scrittrice mi rendo conto che sia odioso aspettare una recensione che non arriva mai, da blogger - book influencer dei poveri - editore dei corvi mi sembra che la possibilità adesso di buttare giù queste poche righe sia un miracolo. 

Scacciaincubi volume due. Se il primo libro lo avevo divorato in poco meno di quattro ore, questa è stata una lettura più lenta: non perché la storia non funzioni o non sia coerente, semplicemente ho avuto l'esigenza di gustarmi e assaporare ogni punto vivo, ogni azione creata dall'autrice... ma andiamo con calma o, come al solito, va a finire che straparlo rischiando di rovinarvi il finale.

Partiamo da ciò che non mi piace. Purtroppo, se nel primo libro ero rimasta completamente innamorata della copertina, in questo secondo volume ho avuto difficoltà ad affezionarmi al suo modo di arrivare al lettore. 

In internet, la cover così luminosa, la luce oscura della modella (che se non ricordo male è l'autrice stessa) e i volti deformati arrivano come un pugno dritto allo stomaco; in realtà, sulla stampa cartacea la copertina opaca non rende abbastanza. La luminosità si attenua fin troppo e non dona al lettore la possibilità di perdersi in tutti quei dettagli. Continuo a non capire come mai la scelta dell'autrice sia stata un cambiamento così drastico; tuttavia, preferisco continuare a osservare quella su internet... (così nessuno si farà del male).

Ora, premettendo queste poche righe di lagna da lettrice accanita di Illary Casasanta dove di lei leggerei anche la lista della spesa e l'autrice lo sa, parliamo del contenuto del testo e la domanda sorge spontanea: perché questo libro continua come un romanzo self e non viene venduto nelle migliori librerie? Scacciaincubi deve essere amato da tutti - anche dai nonnini di novantanove anni - e deve ricevere la stessa visibilità come Tokio di La casa di carta (la casa de papel) e, invece, ecco che l'autrice rimane rannicchiata nel suo angoletto senza dar la possibilità a tutto il mondo di scoprire la meraviglia che ha creato (Illary se mi leggi no, non si fa!)

Ne Il nido degli inganni è possibile trovare una moltitudine di messaggi nascosti per il lettore ma quello che più graffia l'anima fino a farti sanguinare e che me lo tatuerò sulla pelle è il nonostante tutto. Nonostante tutto, vai avanti. Nonostante tutto, l'amore non è soltanto questo. Nonostante tutto, non sei realmente sola. 

Il nido degli inganni non è soltanto il secondo romanzo fantasy / horror che copre, in realtà, quasi ogni genere possibile ma è un inno, uno scrigno, un tesoro da stringere al petto nei momenti no; nei momenti in cui si sente l'esigenza di viaggiare in un altro mondo e crederlo reale. 

Pagina dopo pagina, assistiamo all'evoluzione dei personaggi; le loro caratteristiche maturano con passi per niente trascurabili. Ogni personaggio ha le proprie responsabilità, la propria ricerca e il legame affettivo che li lega; eppure, la dinamica affrontata dall'autrice non è per nulla scontata. 

Illary Casasanta attraversa l'anima di chi la legge con la sua scrittura creativa, raggiunge contro la volontà del lettore, il suo io più nascosto e comincia a cambiarlo: tutto ciò che va al di fuori di quello che è questo romanzo non può più essere coltivato perché l'unico obbiettivo adesso da raggiungere è arrivare alla parola fine. 

Illary Casasanta sembra reinventarsi a ogni capitolo, sembra cambiare forma e incatenare il lettore al paragrafo successivo con un nuovo incubo, pronto ad arrivare dritto al petto come la grinta di ogni personaggio principale. Gli incubi spingono di nuovo verso interrogativi sempre più grandi che a stento riusciremo a resistere nel non guardare con la coda dell'occhio ciò che rimane indietro. 

L'autrice con Il nido degli inganni assalisce il lettore, lo spinge contro la parete così come i suoi antagonisti senza dargli via di fuga. A fine lettura nulla sarà più come prima. 

Menzione poi particolare alle meravigliose illustrazioni dell'autrice di cui vorrei realmente una gigantografia da tenere con me e osservare ogni volta. 

Illary Casasanta è fatta di inchiostro nelle vene e lo dimostra parlandoci nella nota autore della bozza del prossimo incubo, perché così come nella realtà i sogni e gli incubi non si fermano, così come non si fermano gli Scacciaincubi stessi. La passione dell'autrice per il raccontare storie si sente attraverso i suoi personaggi; arriva al lettore divenendo pagine che raccontano non solo di lei ma di noi. 

Se pur arrivata alla fine, penserò a Il nido degli Inganni come al trampolino di lancio, in attesa che Illary Casasanta si decida a tuffarsi e a ridarci di nuovo quella luminosa speranza di un'altra storia. 


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