Il principe dei lupi. Recensione

venerdì 11 marzo 2016
Se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni è che non si può essere leali verso gli altri se prima di tutto non si è leali con se stessi.

E' con questa citazione del libro che voglio iniziare la recensione. Ormai avete imparato a conoscermi e sapete che a volte preferisco passare qualche giorno a riflettere sul libro, a scarabocchiare fogli di brutta per la recensione e a sottolineare le emozioni che leggerlo mi ha suscitato.
Tuttavia, oggi non farò così, oggi questa recensione sarà frutto di un libro appena letto da pochissimo, sarà la brutta copia a diventare definitiva.

Titolo: Il Principe dei Lupi
Autore: Tor Seidler
Editore: Piemme
Collana: Il Battello a Vapore
Pagine: 200
Prezzo: €16.00
Trama: Gaia, una gazza anticonformista, decide di abbandonare il nido per seguire un branco di lupi nelle selvagge foreste del Nord America, dove ciascun animale vive secondo regole stabilite dalla notte dei tempi. Ma il destino di Gaia è quello di incrociare Lamar, primogenito del capo branco e suo erede, un cucciolo che, benché coraggioso e forte, non corrisponde affatto a ciò che suo padre e il branco si aspettano da lui. Non solo adora osservare le farfalle, è curioso e protettivo, ma addirittura arriva a compiere qualcosa di inconcepibile: fa amicizia con una giovane coyote. Lamar non vuole deludere i suoi, ma nemmeno tradire la sua nuova amica considerata di una razza inferiore, indegna del principe dei lupi.




Non c'è niente di meglio che essere noi stessi, sempre, qualsiasi cosa accada. 
Dopo aver letto questo libro avrei voluto qualcosa in più dalla copertina. Avrei voluto che lasciasse trasparire quello che il libro in realtà mi ha donato, non fraintendetemi, è una favola per bambini, ma come ogni favola che si rispetti lascia dentro un piccolo tesoro da scoprire, una morale che è adatta a grandi e piccini, ed è quel piccolo tesoro che avrei voluto vedere in copertina così da renderle onore.

L'autore con maestria e con delicatezza nello scrivere ci narra la favola di animali diversi tra loro che con atteggiamenti umani raccontano la loro storia.

Gaia è una gazza sarcastica, una gazza che ama la vita e che ha voglia di conoscere il mondo, Gaia in quel nido sta stretta e ha voglia di sapere ciò che sta la fuori e quando ha la possibilità di conoscere una cornacchia che le racconta le sue esperienze, il suo mondo cambia.

Arriva un punto nella vita che crescendo Gaia ha bisogno di qualcosa di diverso e di vivere davvero e non rimanere stretta in un punto, ecco quindi che quella gazza così strana dalle altre, scappa, scappa lontano fino ad incontrare un branco di lupi.

Quando due anime sono destinate ad incontrarsi non importa quando e come, quelle anime si incontreranno e la vita di entrambi cambierà solo in meglio. 

Sarà l'anima di un lupo a far riscoprire in Gaia la voglia di vivere davvero e di sentirsi finalmente libera di volare. La sua nuova famiglia quei maestosi lupi diventano il suo nuovo viaggio, il suo nuovo cammino di inizio. E quell'inizio queste creature lo affronteranno insieme.

Non voglio spoilerarvi il libro, non voglio raccontarvi dei viaggi che faranno insieme, non voglio raccontarvi di quanto quei luoghi ben descritti vi faranno sognare, ma voglio raccontarvi dell'autore di come in queste pagine ha custodito un mondo intero.

L'autore racchiude in un libro per bambini tutto ciò che si aspetta in un libro per grandi. Racchiude pagine che scorrono veloci e che lasciano con il fiato sospeso fino alla parola fine. Racchiude la voglia di libertà, la voglia di vivere e di non lasciarsi andare. Racchiude l'accettare se stessi sempre, con i difetti che fanno di noi ciò che siamo.

Nonostante sia un libro per bambini, l'ho completamente amato. Sono stata rapita da quel linguaggio così semplice che incastra alla perfezione ogni pezzo. La magia dell'autore mi ha permesso di credere davvero che un lupo potesse diventare amico e familiare di una gazza e che una gazza potesse diventare sua custode.

Pagina dopo pagina ho apprezzato che Gaia raccontasse la sua storia e mi sono ritrovata nel cielo con lei. Mi sono emozionata, mi sono commossa, sono stata influenzata dal suo modo di essere e mi sono affezionata al suo essere così positiva in ogni caso, al suo non lasciarsi abbattere nonostante le avversità.

Mi sono innamorata del branco di lupi, mi sono trovata a sorridere e quasi a tremare con loro nell'inverno gelido.

E' un libro di duecento pagine eppure sembra di averlo letto da una vita intera. E' un libro che non si lascia andare facilmente, è un libro che rimane dentro e che ha bisogno di esser digerito piano piano, un po' alla volta perchè la sua positività rende felici.

L'amore va oltre qualsiasi cosa e vale la pena credere ancora nelle favole.









3 commenti on "Il principe dei lupi. Recensione "
  1. Bellissima recensione!*_* e il libro poi mi ispira un sacco;)

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  2. Che belle emozioni. Sei stata delicata ma incisiva nel raccontarlo. Sono rimasta incantata!!!

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