Jack, Danio Mariani - Recensione -

venerdì 16 marzo 2018
Jack di Dario Mariani, edito da Crime Line, è uno di quei racconti che si leggono in un paio di ore al massimo, eppure ti lasciano un senso di completezza, come se in realtà quel romanzo avesse occupato da giorni la nostra mente. Ma quanto può essere orrendo il crimine e folle il pensiero di un assassino? 


jack

Danio Mariani 


Editore: Crime Line 
Prezzo: 10,00€ 
Pagine: 111

Trama: Il romanzo breve “Jack” di Danio Mariani è un thriller al cardiopalma dove niente è come sembra, una storia in cui bene e male si intrecciano e si confondono sorprendendo il lettore con continui colpi di scena. Londra: un assassino che lascia come firma un Jack di picche e una mano mozzata; a dargli la caccia gli investigatori di Scotland Yard Paul Sanderson e Antony Lo Cicero, insieme a Ellen Murray, responsabile della scientifica. Cosa nascondono le vittime di Jack? Un medico, un avvocato, un politico, un reverendo e un affermato scrittore che celano un terrificante segreto, un uomo che cerca di fermare una serie di crimini orrendi, frammenti di vite spezzate e un finale angosciante. Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Dove si trova il confine tra il bene e il male?

I racconti sono il genere di cose che amo di più, quando si ha poco tempo e si ha voglia comunque di immergersi in una realtà diversa e tenere attiva la mente, i racconti ti aiutano e ti fanno vivere una storia, che sia una pausa pranzo o una lettura leggera prima di dormire. Jack di Danio Mariani è uno di quei racconti lunghi, che nonostante le poche pagine, ti cattura per la storia così avvincente ed evocativa. Già con la stessa cover rimaniamo ipnotizzati davanti a quella domanda che, inconsciamente, ci lascia il bisogno di sapere: Dove si trova il confine tra il bene e il male?

L'autore con il suo thriller psicologico ci accompagna in una storia dove siamo noi lettori a decidere quali personaggi siano cattivi e quali, invece, buoni d'animo.
Jack sembra essere un thriller interattivo che trascina il lettore in un gioco creato dall'autore. Come abile burattinaio, come un gatto con il topo, gioca con noi illudendoci di aver trovato le certezze, per poi sbriciolarcele poco dopo.
Ci ritroveremo con sabbia che scivola tra le dita e con il bisogno di leggere ancora e ancora. 

Siamo a Londra, lo so a primo impatto il personaggio che ritorna in mente è Jack lo squartatore, ma in realtà l'assassino di Danio Mariani, non rispecchia quel tipo di personaggio. Ciò che abbiamo davanti è un sadico, un folle che, nella sua lucida follia pur contraddittoria, sceglie con cura le sue vittime e gioca lasciando una sua impronta, una sua firma particolare per accentuare la sua proprietà e il suo modus operandi. 

La vena dell'autore e il suo ritmo sempre in crescendo e così sottile, ci delinea una figura complessa dell'assassino nonostante il tutto venga racchiuso in poche pagine. Il protagonista è un personaggio complesso, così ben delineato che si fa fatica ad uscire totalmente dalla storia. L'idea di creare una trama così ingarbugliata, un bisogno di ricerca di trovare l'assassino e concludere finalmente i delitti che vengono in maniera così violenta realizzati, portano adrenalina e concentrazione sempre alta, nulla può distrarre il lettore dalla lettura. Il tutto è comunque contornato da diversi personaggi che, se pur secondari, non perdono attenzione sui loro dettagli e ne vengono in maniera molto diretta sottolineati, in modo che si rimanga a primo impatto, attratti dal loro modo di essere.

Jack di Danio Mariani sembra un episodio da trasposizione cinematografica, da Criminal Minds o CSI:Miami, un episodio che non si vorrebbe più smettere di guardare. 
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