L'ENIGMA DELLA CATTEDRALE
SOMMERSA
Fabrizio Santi
e mezzo. |
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 9,90€
Pagine: 324
Trama: Roma. Palazzo Barberini. È notte quando il custode vede apparire sul suo monitor una figura vestita di nero e intenta a suonare un organo. Pochi giorni dopo, vicino all’organo di una chiesa a Piazza Navona viene ritrovato il corpo senza vita di una donna. Giulio Salviati, scrittore noto per le sue abilità d’investigatore, viene coinvolto nello strano caso dal direttore del museo Barberini. Seguendo alcuni indizi lasciati dalla figura vestita di nero, Salviati si introduce nei sotterranei del museo, scoprendo passaggi segreti che collegano l’antico palazzo a negozi e botteghe romane. Ma è studiando la storia dell’organo che Giulio verrà a conoscenza di un mistero legato a un musicista vissuto nel Settecento, a cui lo strumento apparteneva e intorno al quale molti hanno indagato: un conte che vive isolato vicino a Canossa, dedito a pratiche esoteriche, un famoso botanico, un esperto musicologo. Qual è il filo rosso che lega questi personaggi tanto diversi tra loro? Che cosa stavano cercando di così importante da giustificare la scia di morte a cui la capitale, incredula, assiste?
La storia ruota attorno ad una figura misteriosa vestita di nero che suona un organo, di notte, avvistata solo dal monitor di un custode del museo a cui per poco non viene un colpo.
Pochi giorni dopo, una donna viene trovata morta vicino all'organo di una chiesa in Piazza Navona.
Il direttore del museo decide di chiedere aiuto ad un suo amico e famoso scrittore, Giulio Salviati, noto anche per le sue velleità investigative.
Salviati si troverà immerso in una storia molto più cupa di quanto immaginasse, una storia di presunti fantasmi, di omicidi e di misteri esoterici.
Chi è il fantasma che suona l'organo? È uno spirito o una creatura in carne e ossa che cerca vendetta?
Giulio Salviati si troverà ad investigare su antichi compositori e sulla melodia perfetta, anzi sulla frase musicale perfetta, quella che crea l'armonia assoluta.
Il lettore si trova a finire il romanzo in poco tempo perché, pagina dopo pagina, nasce l'esigenza di capire chi è quella figura così ampliamente descritta e sentita come fantasma, come apparizione evanescente. Nel romanzo appaiono diversi personaggi: il commissario Restelli, il conte di Casamassima esperto di esoterismo, il servitore del conte che, poveretto, viene tormentato di domande da Giulio Salviati che vuole a tutti i costi arrivare alla verità, ed Elena, fidanzata di Giulio.
L'unico personaggio che ha un ruolo marginale e che aveva bisogno di più consistenza, per me è la figura di Elena che diventa ombra di un rapporto quasi fraterno con la figura di Giulio.
La grande conoscenza dell'autore sulla cultura musicale, sull'accordatura dell'organo, si notano ad ogni pagina riportando termini tecnici che possono risultare un po' ostici durante la lettura, ma questo rallentamento non vieta comunque di leggere una storia che appassiona.
Il concetto della frase musicale perfetta, il concetto dell'armonia assoluta, il contenuto di un romanzo che sembra nascondere dei segreti e l'azione che ne sussegue pagina dopo pagina, permettono di leggere una storia piacevole, con un ritmo altalenante ma scorrevole.
Pochi giorni dopo, una donna viene trovata morta vicino all'organo di una chiesa in Piazza Navona.
Il direttore del museo decide di chiedere aiuto ad un suo amico e famoso scrittore, Giulio Salviati, noto anche per le sue velleità investigative.
Salviati si troverà immerso in una storia molto più cupa di quanto immaginasse, una storia di presunti fantasmi, di omicidi e di misteri esoterici.
Chi è il fantasma che suona l'organo? È uno spirito o una creatura in carne e ossa che cerca vendetta?
Giulio Salviati si troverà ad investigare su antichi compositori e sulla melodia perfetta, anzi sulla frase musicale perfetta, quella che crea l'armonia assoluta.
Il lettore si trova a finire il romanzo in poco tempo perché, pagina dopo pagina, nasce l'esigenza di capire chi è quella figura così ampliamente descritta e sentita come fantasma, come apparizione evanescente. Nel romanzo appaiono diversi personaggi: il commissario Restelli, il conte di Casamassima esperto di esoterismo, il servitore del conte che, poveretto, viene tormentato di domande da Giulio Salviati che vuole a tutti i costi arrivare alla verità, ed Elena, fidanzata di Giulio.
L'unico personaggio che ha un ruolo marginale e che aveva bisogno di più consistenza, per me è la figura di Elena che diventa ombra di un rapporto quasi fraterno con la figura di Giulio.
La grande conoscenza dell'autore sulla cultura musicale, sull'accordatura dell'organo, si notano ad ogni pagina riportando termini tecnici che possono risultare un po' ostici durante la lettura, ma questo rallentamento non vieta comunque di leggere una storia che appassiona.
Il concetto della frase musicale perfetta, il concetto dell'armonia assoluta, il contenuto di un romanzo che sembra nascondere dei segreti e l'azione che ne sussegue pagina dopo pagina, permettono di leggere una storia piacevole, con un ritmo altalenante ma scorrevole.
In quel momento, quando la successione degli accordi è quella giusta, lì potevo sentire totalmente la presenza di Stefano accanto a me. Non era un'illusione. Era lui, lo sentivo, lo vedevo
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