Alice non lo sa, Carmen Laterza - Recensione -

giovedì 20 settembre 2018
Quando l'autrice mi ha chiesto di leggere il suo romanzo ammetto di essere rimasta titubante sulla scelta della copertina: forse troppo delicata e quasi superficiale, ma conoscendo la scrittura di Carmen Laterza non mi sono arresa alle apparenze e sono andata oltre all'aspetto del romanzo. Solo arrivata alla parola fine mi sono resa conto di quanto in realtà la copertina racchiuda del romanzo; l'aspetto delicato, l'andare oltre, mostra perfettamente Alice non lo sa creando un connubio perfetto tra interno ed esterno, creando quindi un tesoro adatto, coinvolgente, per la lettura del romanzo.


ALICE NON LO SA

Carmen Laterza

Editore: Libroza
Prezzo: 15,60€
Pagine: 302

Trama: Alice è una bambina di sei anni, curiosa e sempre allegra, che osserva il mondo con sguardo puro e senza filtri. Sua madre Roberta, oberata dal lavoro e dagli impegni familiari, cerca di non far pesare sui figli il momento difficile che sta attraversando, soprattutto nella relazione con il marito Carlo. La nonna Mimì, dal canto suo, cerca di insegnare ai nipoti che la vita va presa con leggerezza e sprona la figlia a non rinunciare alla propria felicità. Convinti che Alice sia troppo piccola per capire ciò che le succede intorno, i familiari non si accorgono che invece Alice li osserva e riesce a vedere oltre l’immagine che ciascuno vuole dare di sé. Così Alice vede la stanchezza di sua madre, il distacco del padre, i tormenti di suo fratello Riccardo, in piena crisi preadolescenziale, e la dolorosa solitudine della nonna, nascosta sotto una maschera di apparente serenità. Con la disarmante innocenza della sua infanzia, Alice intuisce quello che gli adulti le nascondono e arriva a comprendere perfino quello che essi stessi non sanno. Nel rapporto tra nipote, madre e nonna, nell’alternarsi di queste tre nuove figure femminili, Carmen Laterza indaga dunque ancora una volta il senso profondo delle relazioni familiari e affettive e, con la scrittura lucida e riflessiva che abbiamo imparato ad amare, ci dimostra che spesso la saggezza non è conquista esclusiva dell’età adulta e che la felicità è possibile, ma solo se condivisa. Perché essere felici da soli è come essere felici a metà

Neanche questo si può scegliere, amore mio. Non puoi smettere di essere innamorato quando vuoi tu, come se ci fosse un interruttore dentro il cuore che accendi e spegni come una lampadina. Ma rinunciare a innamorarsi significa anche rinunciare a tutta la felicità che c'è nell'amore. 
Carmen Laterza ci tocca il cuore e l'anima con gli occhi di una bambina di sei anni, con gli occhi dell'innocenza e di quella verità che spesso nel mondo degli adulti si è ormai dimenticata. 

Con gli occhi da grandi ci ritroviamo a pensare come i protagonisti del romanzo, a pensare che tanto Alice non lo sa e non lo verrà a sapere, perché tanto lei è piccola e non lo capirebbe. Ci ritroviamo quindi ad essere come la madre che indossa una maschera per sopravvivere, che va avanti nonostante tutto da sola perché spesso da soli si fa meglio; ci ritroviamo quindi ad essere come il padre lontano, sempre stanco e sempre con altri pensieri in testa che non riguardano più la famiglia; ci ritroviamo quindi ad essere come il fratello che vorrebbe fare a pugni con il mondo, che vorrebbe chiudersi in una bolla isolata da tutti; ci ritroviamo ad essere quindi come la nonna che infondo ha paura ma non può ammetterlo agli altri per non disturbare.

Carmen Laterza con Alice non lo sa riesce a dar voce ad una famiglia intera; a scoprire in ogni capitolo e in ogni riga la voce di un uomo, di una donna e persino di un ragazzo sottolineando i vari aspetti che li rendono unici e diversi. L'autrice sembra indossare la pelle di ogni protagonista, facendo provare al lettore la stessa sensazione del personaggio, trovando quasi una giustificazione al suo modo di essere senza più colpevolizzarlo, ma riuscendo a capire il perché di quelle azioni e sentendo il bisogno di abbracciarlo, anche se in realtà quel personaggio che vorremmo accanto è fatto solo di carta.

All'interno del romanzo Alice non lo sa, è possibile trovare la vita intera di una classica famiglia, di una madre che non si è dimenticata di esser donna, che ha sempre preferito far tutto da sola perché lei deve essere forte per gli altri, dimenticandosi che a volte chiedere aiuto non ferisce così tanto, è possibile trovare la voce di un uomo che si è perso nel buio e che oltre a lavoro non riesce a trovare via di uscita. E' possibile trovare i suoi occhi stanchi, quelli stessi occhi del nostro vicino di casa che, tornando la sera dopo lavoro, incontriamo sulle scale. E' possibile ascoltare il pianto silenzioso di una donna che nasconde le sue lacrime in un fazzoletto, quella stessa donna nostra vicina di casa che spesso incontriamo sulle scale mentre esce. 

Un mondo a parte è invece la piccola Alice che nonostante sia una bambina di sei anni, riesce a comprendere con un infinita saggezza e riflessione, il mondo degli adulti e a cercare di risolvere quei problemi che sembrano attraversare le loro vite. Alice è piccola eppure sembra nascondere intere vite al suo interno; è una bambina con il sorriso sempre in viso, che ha mani piccole ma così grandi da riuscire ad abbracciare tutti, è una bambina che porta il sole e il calore in quella famiglia che stava per spegnersi. Alice è quella piccola felicità che anche noi lettori spesso abbiamo dimenticato. 

La scrittura fluida di Carmen Laterza, il suo ritmo così intenso, evocativo e diretto ci porta ogni volta a sentire un tonfo al cuore, perché ogni parola, ogni riga arriva dritta al nostro battito cardiaco lasciandoci una sensazione di amarezza e il bisogno di sospirare. 
Alice non lo sa racchiude una vita intera e racchiude messaggi così riflessivi e così importanti per l'esistenza della vita in generale, che andrebbe letto da chiunque, da grandi e piccini per ricordarci che non siamo mai soli e si ha il bisogno di essere felici con qualcuno. 

Alice non lo sa non è facile da digerire, da accettare, eppure ha tutto quello che un lettore ha bisogno di trovare in un romanzo, finalmente un libro che vale la pena di esser letto, che si lascia ricordare anche dopo la lettura.

Romanzo fornito da Carmen Laterza

4 commenti on "Alice non lo sa, Carmen Laterza - Recensione - "
  1. Grazie, Emanuela! Questa volta sei stata tu a farmi commuovere con le tue belle parole.
    Sapere che il mio libro è capace di suscitare emozioni è per me la più grande soddisfazione.
    Grazie ancora per lo spazio che hai dedicato a me e ad Alice e in bocca al lupo per questo tuo splendido blog!
    Carmen

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  2. Invece Alice sa, sa proprio tutto quello che c'è da sapere, ma soprattutto da capire e sentire nell'animo di chi le sta vicino. Ogni soggetto di questo romanzo vive di una propria intensa dignità e con precise caratteristiche. È sicuramente un libro da regalare, certi della riuscita del regalo: ad una amica che si divide tra famiglia e lavoro, ad una che sogna di diventare madre e giura che nn sarà come lo è stata la sua per lei, a quell'amica che ha perso la speranza di farcela; ma anche ad un amico che sta sbagliando tutto, perché se ne accorga in tempo, a quell'uomo che crede di aver capito tutto.

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    1. Felice di sapere che anche tu hai letto il romanzo e hai provato le mie stesse sensazioni ^^

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