Il libro delle guerre dei signori, Danilo Campanella - Recensione -

sabato 21 marzo 2020

Il libro delle guerre dei signori

Danilo Campanella

Prezzo: 12,00
Pagine: 318


Trama: In questo visionario fantasy, lo scrittore ridipinge il millennio prima della civiltà egizia, abitato da uomini poco più che cavernicoli, dominati da extraterrestri colonizzatori, gli El, che crearono l’uomo per lavorare e servirli. Nell’assolato Medioriente preistorico, i protagonisti sono un gruppo di ibridi, i Nephilim, guidati dall’adolescente Hamadi, il prediletto di Ra, governatore alieno dell’Egitto. Hamadi, al fianco del suo amico umano Isaù, dovrà difendere sé stesso e il suo popolo dalle insidie del violento Yahw, governatore delle Terre desolate che vuole lo sterminio in massa degli uomini. Questo è un viaggio in un tempo sconosciuto, nella lotta per la libertà contro la sete di dominio, per l’amore, per l’umanità. Il Il libro delle guerre dei signori è un’opera sci-fi dalla lettura scorrevole, pur immergendosi in mitologie sumere, assire ed egizie, adatto anche ai più giovani, in un’epica che ritrae un antichissimo passato, col dito puntato sulle ingiustizie eterne del presente.

Danilo Campanella modifica la storia in quello che è un fantasy visionario, manipolando quello che è il passato affiancando i vari personaggi di fronte a strane dinamiche di potere, mescolando poi magia e misticismo insieme alla letteratura. 

Diviene un fantasy molto particolare quando il lettore si trova catapultato in un futuro che torna al passato, ancora prima dei grandi faraoni e degli egizi. 

Il libro delle guerre dei signori conta più di trecento pagine, eppure risulta essere una lettura scorrevole e interessante grazie sia ai dialoghi serrati, sia alla storia originale nonostante a tratti possa peccare di mancanza di incisività.

In questo romanzo la realtà, il mistero, l'immaginazione e la creatività si mescolano tra l'umanità, l'amore e la stessa storia. 

Danilo Campanella con emotività racconta gli Dei rappresentati da figure aliene e la nascita dell'umanità stessa. Le figure descritte dall'autore sono i Nephilim, gruppo di ibridi guidati da un governatore alieno che si ritrovano a dover affrontare ostacoli e battaglie per via di traditori.

Con uno stile narrativo semplice ma accattivante allo stesso tempo, Danilo Campanella ricorda molto il binomio tra Enoch e gli angeli extraterrestri e ciò invita il lettore ad approfondire la ricerca degli eventi. 

E' interessante il contrasto netto tra storia e fantasia che porta comunque il lettore a trovarsi davanti agli stessi personaggi rimanendo coinvolto totalmente da ciò che sta leggendo e dall'ambientazione particolareggiata dai diversi dettagli.
Gli uomini saranno perciò i nostri eletti. Saranno secondi solo a noi. perciò non mi farò giustizia da solo, con un'azione che tradisce la più sacra legge degli El. 
Il libro delle guerre dei signori annulla la visione del lettore stesso come colui che legge, creando il lettore protagonista dove egli stesso si mette in discussione. E' il fascino verso l'ignoto, è la sensazione che l'autore sa più di quel che vuole raccontare che creano mistero e curiosità nel finire il romanzo.  


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