L'ombra su Innsmouth, H.P. Lovecraft - Review party -

domenica 31 ottobre 2021

L'OMBRA SU

INNSMOUTH


H. P. LOVECRAFT

Delos Digital


Trama: Weird - romanzo breve (97 pagine) - Uno dei racconti più iconici di Lovecraft nella versione originale fornita da S.T. Joshi, che presenta più di qualche differenza con le redazioni più note. Una storia ricca di personaggi ormai entrati nel mito. Il protagonista, Robert Olmstead, arriva in quel di Innsmouth alla ricerca di scorci architettonici pregevoli e, suo malgrado, si trova coinvolto in un viaggio a ritroso che lo porterà a scoprire l'esistenza di una razza che vive sotto il mare da sempre. Lovecraft descrive sapientemente la fuga precipitosa da Innsmouth, la scelta dei verbi non è mai casuale e ha un doppio senso che si comprende pienamente solo alla fine del racconto. Racconto che presenta personaggi ormai entrati nel mito come il gentile e ingenuo Commesso dell'emporio, il terribile Obed Marsh e il misterioso Zadok Allen.

Cosa si può dire del maestro H. P. Lovecraft che in realtà non sia stato già scritto? Il re della letteratura horror, colui che ha stravolto completamente la visione della paura; colui che rende, ancora oggi, reali i nostri incubi. Eppure, inizialmente, il nostro amato maestro, non fu in realtà capito. 

La sua scrittura così deviata e provocatoria non fu apprezzata dai critici del suo tempo e, soltanto dopo la sua morte, si riuscì a comprendere fino in fondo il valore delle sue opere. H. P. Lovecraft plasma gli incubi donando loro materia, modella la paura dell'uomo riga dopo riga, lasciando poi l'amaro in bocca e la sensazione di stordimento per un pugno appena ricevuto. 

Lo spirito del maestro ci guarda dal riflesso dello specchio e fidatevi se vi dico che leggere un libro di Lovecraft cambia dentro completamente, lasciando il lettore senza parole. Sarebbe bello poter chiedere alla Dea Ecate un piccolo omaggio per Samhain: riportaci sulla terra il Mentore del genere weird; riportaci quella letteratura dove anche pagine vuote avevano qualcosa da dire.

Delos Digital con una cover che immerge completamente nelle stranezze di Lovecraft, pubblica L'ombra su Innsmouth dove i personaggi non sono più di carta e inchiostro ma mostri che divorano il nostro petto pagina dopo pagina, cercando il sangue.

L'intensità della paura nel racconto di Lovecraft è una promessa che batte forte e da cui, come in una ragnatela, non ci si può sfuggire. 
L'effetto della lettura è completo stordimento per via dello stile di scrittura provocatorio. Lovecraft non scrive di pancia, non vomita parole per buttare giù qualcosa ma soppesa ogni termine, le trasmuta nel suo Universo e lotta fino alla fine per non portare il lettore a distogliere l'attenzione da ciò che sta vivendo, perché una sua opera non si legge... si vive.

Lovecraft scorre e vive all'interno del suo stesso testo; nel momento in cui un lettore inizia a leggere L'ombra su Innsmouth, lascia la terra per finire all'interno del baratro, in quell'oscurità senza tempo, senza passato e futuro. Nonostante l'aumento dei battiti cardiaci, l'eco del panico che raggiunge il lettore a ogni capitolo, la lettura funziona e non c'è nulla che proteggerà il lettore da ciò che gli succederà alla fine: si innamorerà non solo del testo ma dello stesso autore.

Le emozioni dei personaggi sono estremi e surreali; Lovecraft non si cura del cercare di compiacere il lettore ma lascia dubbi e interrogativi a ogni pagina attraverso l'intensità e la tensione della sua opera. Come se Lovecraft, nonostante il tempo ormai passato, sia capace comunque di ricordare all'uomo comune quanto il suo animo sia spento senza letture così forti e strane. 

Purtroppo, nell'editoria di adesso, del nostro tempo, è difficile trovare quei personaggi pronti a farti abbracciare il buio nonostante la sua oscurità. 

L'ombra su Innsmouth è un racconto forse troppo breve perché Lovecraft infiamma così tanto il petto che tutto il resto intorno non conta più. Per fortuna, la Delos Digital omaggia l'autore riportando a galla la sua opera grazie al quale potremo avere la consapevolezza che la letteratura ha bisogno degli autori di ieri. 









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