Uso due mani, Demetrio Grillo - Recensione -

sabato 24 settembre 2022

USO DUE MANI  


DEMETRIO GRILLO 


Trama: Antologia di pensieri strappati alla quotidianità del vivere

Prezzo: 11,44€ cartaceo
Prezzo: 4,00€ ebook 

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Demetrio Grillo non sa scrivere e ha una copertina che lascia a desiderare. Una copertina che non ha senso, che ti viene voglia di strappare appena la guardi. Una copertina che hai voglia di correggere indicando che il font in corsivo mica lo puoi usare per il nome autore o che il titolo poteva essere modificato in maniera diversa... "migliore"; eppure, quando arrivi all'ultima pagina di questa antologia hai voglia di incorniciare tutto in bella vista per poter focalizzare la tua attenzione sempre lì, su quel bisogno di volare o tuffarsi che dir si voglia.

Demetrio Grillo non sa scrivere perché filtra e vomita la realtà attraverso i suoi pensieri, con una voce che scava la pelle e che ti fa riflettere, pensando a quanto tutto questo, in realtà, lo stai vivendo anche tu.

Mi approccio raramente alle poesie o alle antologie di pensieri; sono sempre stata una di quelle lettrici che preferisce tuffarsi tra le pagine di un romanzo e immedesimarsi in personaggi di carta e inchiostro e, invece, eccomi qui a ritagliarmi del tempo per parlarvi di cosa ho letto e come mi ha scavato dentro.

L'autore trasforma i suoi pensieri in brevi racconti dove lo stile narrativo sembra fondersi tra la nostalgia di una vecchia voce e una penna più moderna, più tagliente.
Tra le pagine di Uso due mani ci si troverà davanti a pensieri difficili fatti di momenti mai dimenticati ed esperienze vissute anche solo per un piccolo secondo, ma impresso per sempre nella mente dell'autore. 

La ricerca di Demetrio Grillo ci porta a scoprire i suoi colori, i suoi odori, le sue abitudini riuscendo a rimanere incantati come se ci trovassimo davanti alle pagine di un vecchio tomo.

Ogni emozione sembra inafferrabile, le sensazioni sembrano così lontane da noi, ma l'autore riga dopo riga ci prende per mano e ci conduce a scoprire i suoi duecentosettanta pensieri. Ogni numero, ogni pensiero ci verrà restituito in emozioni che si avrà voglia di sottolineare e valorizzare in qualsiasi modo. 

Il flusso di scrittura dell'autore rivela la caratteristica più importante e interessante di questa raccolta, ovvero l'amore. Demetrio Grillo parla d'amore nella sua forma più pura e devastante: l'amore per sé stessi, l'amore per qualcuno che si è allontanato, perso o mai avuto, l'amore felice e l'amore tiepido che fa comodo. Demetrio Grillo è capace di soffermarsi nei pensieri più intensi, consapevole che lasceranno un segno persino doloroso, per poi accelerare nell'estasi di raggiungere quel bisogno d'amore. 

Uso due mani è una raccolta di pensieri che non è più la raccolta di uno scrittore, ma di un uomo che ha voglia di raccontare storie diverse, di perdersi nella poesia dell'amore e portare anche il lettore a scoprire quella sua dolce e amara abitudine. La penna di Demetrio Grillo è intrisa di sentimenti pronti a strapparti pezzi di cuore, dimostrando come, alla fine, anche uno sgabello da pianoforte è in grado di far riflettere. 

Ho seguito la voce di Demetrio Grillo, mi sono persa tra le sue pagine, ho sottolineato parole che ho fatto mie e, per quel poco, per quel momento, ho anche amato a modo mio. 
Sono rimasta affascinata e spaesata davanti a pagine così semplici, ma ricche di significato. E quando arrivi alla fine, ti rimane la voglia di approfondire, di continuare a sperare, di sapere cos'altro l'autore potrà descrivere. Il tempo, l'emozione, avranno mai il loro lieto fine? 

Demetrio Grillo con Uso due mani scrive una raccolta di pensieri che urlano nella testa di chi li legge, pensando a quanto in realtà vorresti volare. Uso due mani per scavare la terra e finire dall'altra parte del mondo. Uso due mani per toccare il cielo grazie a una scrittura elegante, diretta e profonda. 

Ma se l'equilibrio perfetto, in alcuni casi, fosse proprio quello? Mi pongo queste domande, perché spesso anche a me capita di essere leggermente storto, anche se il desiderio più grande è quello di fuggire dai tentativi di raddrizzamento e poter essere visto come ampiamente storto o, se preferite, come perfettamente obliquo. 



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