Una perfetta sconosciuta - Recensione -

martedì 2 maggio 2017
Buongiorno Abitanti lettori del Mondo. Le giornate di riposo sono finite e si ritorna alla classica routine lavorativa. Dopo la pioggia incessante di ieri, che mi ha portata a rimetter fuori piumoni invernali, oggi il buongiorno lo dona anche un bellissimo cielo azzurro che aiuta a far uscire il buon umore. Oggi voglio parlarvi di un libro che fremevo letteralmente dalla voglia di leggere; sto parlando di Una perfetta sconosciuta di Alafair Burke. L'autrice che mi ha ipnotizzato e se siete passati in libreria lo avrete sicuramente capito -  visto i numerosi consigli di leggere La ragazza nel parco - e che mi ha travolto con il suo modo di raccontare. Ogni romanzo può a suo modo esser bello, ma quando la scrittura e la storia ti catturano fino a dimenticare il resto del mondo intorno, beh.. non è più un romanzo, ma un capolavoro e Una perfetta sconosciuta, nonostante la mole di pagine, sarà il capolavoro da finire in meno di una notte. 


una perfetta sconosciuta

Alafair Burke 


Editore: Piemme
Prezzo: € 18.50
Pagine: 380
Genere: Thriller 

Trama: Immagina che la polizia arrivi a casa tua e ti mostri una foto in cui tu - con i capelli di quel tuo rosso inconfondibile, il tuo cappotto blu - stai baciando un uomo. Peccato che quell'uomo sia stato trovato morto trentuno ore prima, e tu non ricordi di averlo mai baciato. Anzi, lo conoscevi appena. Era il tuo nuovo capo, l'uomo che ti aveva dato in gestione la galleria per conto di un misterioso proprietario. Il lavoro dei tuoi sogni: ti era sembrato troppo facile, troppo bello per essere vero. Eppure tutto era andato liscio, la galleria esisteva davvero, avevi firmato un contratto regolare. Adesso, però, guardando quella foto capisci che non c'era niente di regolare. Niente di facile. Perché là fuori qualcuno sta cercando di incastrarti, anche se non riesci a immaginare il motivo. Qualcuno che sa molte cose di te. E che forse ti è molto vicino... In questo thriller in cui nulla è come sembra, Alice Humphrey vede crollare intorno a sé, come un castello di carte, ogni certezza. Compresa quella più importante: la sua stessa innocenza.

Immaginatevi una fotografia, un bellissimo paesaggio dove ogni elemento è perfettamente coordinato con l'altro. Ora immaginatevi questa fotografia divisa in realtà in tantissimi pezzi di un puzzle, ogni pezzo dovrà essere riunito per ritornare a vedere quella bellezza, giusto? Ecco, l'autrice con Una perfetta sconosciuta ha realizzato un bellissimo puzzle e pezzo per pezzo, siamo noi lettori a completarlo e a vederne la bellezza solo alla fine.

La nostra protagonista è sempre stata una ragazza decisa, determinata nelle sue scelte. Sin dall'adolescenza, Alice, ha sempre cercato di dare il massimo in tutto e di esser indipendente dalle redini dei propri genitori. Avere qualcosa per merito e non solo per la fortuna del padre. La nostra protagonista, negli anni, frequenta le scuole migliori, le viene finanziato anche il master, tuttavia, si sa, quando la vita si accanisce puoi dare il massimo, ma rischi di ricevere pugni in faccia. Alice infatti, si ritrova a trentasette anni senza avere in realtà nulla in mano, non ha più una carriera, ha chiuso con gli aiuti economici del padre e non ha più un lavoro nel museo d'arte.

Alice si ritrova da sola, con la vita fatta in pezzi momento dopo momento e noi siamo lì con lei, a stringergli la mano, a provare ad andare avanti, a darle quel supporto che una donna merita. La parte più bella di una donna è quando si rialza dopo un tonfo, dopo una caduta e Alice finalmente sembra rialzarsi grazie ad un nuovo lavoro in una galleria d'arte. La svolta della sua vita, direte voi, ma il bello della scrittura dell'autrice è che riga dopo riga non vi è mai certezza e anche qui, niente è come sembra.

Pieno di colpi di scena, una perfetta sconosciuta, è un thriller che lascia senza fiato. Pagina dopo pagina il nostro organismo viene mescolato in un turbinio di emozioni . Come un abile burattinaio, l'autrice ci conduce in un gioco sadico e noi ingenui burattini entriamo in quella che diventa la nostra dipendenza, il nostro bisogno di sapere e arrivare alla fine. Alice diventiamo noi e noi non possiamo perderci.

Quando una storia è così complessa, si ha la paura che i tanti personaggi possano diventare ombre di quello che dovrebbe essere un individuo, in realtà in questo libro ogni personaggio è minuziosamente dettagliato e complesso. Ogni personaggio è unico e vivo - in un certo senso -. Non c'è perdita di attenzione, non c'è mancanza di desiderio, in questo libro il ritmo sale sin dalle prime righe e non si interrompe mai. 
La magia che l'autrice compie, la troviamo anche nell'ambientazione che ci cattura nel suo mondo e non ci lascia andare. Un thriller psicologico non è facile da scrivere e non è facile da leggere, in quanto deve avere quella molla, quel brivido, che ti fa dimenticare chi sei e ti fa dubitare anche dello specchio che hai davanti. L'autrice compie questa magia e se all'inizio si può essere certi di qualcosa, fidatevi sarà inutile, in quanto girando pagina la vostra certezza crollerà come un castello di sabbia di fronte ad un onda. 



La scrittura è geniale, ancora una volta Alafair Burke ci mostra esattamente quello che sa fare e come lo sa fare. Se in Una perfetta sconosciuta si aveva la paura di non trovare l'emozione provata ne La ragazza nel parco, fidatevi questo libro vi esploderà dentro. Sarà capace di farvi provare quel brivido di paura e quella sensazione di vuoto che si ha sulle montagne russe. 

Era da tanto che non leggevo un libro capace di entrarti nella pelle e diventare esattamente te. Attenzione il finale a sorpresa vi farà battere il cuore.

3 commenti on "Una perfetta sconosciuta - Recensione - "
  1. Questo è il genere di libro che io amo, quell' adrenalina che cerco sempre!

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    1. Su e giù.. come nelle montagne russe, per poi correre sempre più su, devi assolutamente leggerlo. Poi mi dirai :)

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  2. Questo è il genere di libro che io amo, quell' adrenalina che cerco sempre!

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