I pilastri della Cattedrale, Massimo Aureli - Review Party -

giovedì 24 maggio 2018


i pilastri della cattedrale

Massimo Aureli 

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 9,90€
Pagine: 336

Trama: Roma, XIII secolo. L’abbazia di Farfa, seconda per potenza solo a San Pietro, è guidata da Gregorio da Urbino, uno spregiudicato protagonista degli intrighi politici di Roma, inviso sia al papa che all’imperatore Federico II. L’abate, noto per essere tanto spietato quanto scaltro, tiene legato a sé un giovane di umili origini, Dante, che usa come pedina per i suoi raffinati complotti. Dante è così costretto a partecipare alle sue losche trame ma, grazie alle sue abilità, riesce ad avvicinare il potente Luca Savelli, fedele al papa e avversario di Gregorio, fino a conquistarne la fiducia. Man mano che Gregorio acquista potere, minacciando persino di rovesciare il Vaticano con un esercito abilmente radunato, il giovane si troverà a dover compiere delle scelte sempre più difficili tra la fedeltà al suo mentore e la gratitudine per l’amicizia di Savelli. Ma Dante non sa che il destino ha qualcosa di molto, molto grande in serbo per lui.

Se dovessimo descrivere in poche parole il romanzo I pilastri della Cattedrale si potrebbe usare la frase qui di seguito: la storia narrata scorre in maniera fluida, gli avvenimenti sono ben concatenati e i personaggi molto definiti. 

Siamo a Farfa, situata in Sabina e parte del Sacro Romano Impero: Gregorio è un abbate deciso ad estendere i suoi possedimenti e disposto addirittura a rovesciare il potere della Chiesa e dell'imperatore, è un uomo che, in teoria, dovrebbe essere servo di Dio, ma è in realtà schiavo delle sue ossessioni, schiavo del sesso e frequentatore di prostitute, è un uomo che non si fa scrupolo ad uccidere pur di arrivare ai suoi scopi. 
Dante è il servo di Gregorio, un ragazzo che all'inizio ci appare quasi come timido, come qualcuno destinato a non fare mai un passo avanti nella scala sociale, ma riserverà molte sorprese. 

Dante riuscirà ad avvicinare il senatore Luca Savelli, fedelissimo del Papa, ed entrerà nelle grazie della moglie di lui, Vana.
Mi sentivo forte, avevo una grande opportunità davanti: le confessioni e i progetti di Gregorio in mano mia. Con i suoi segreti non mi poteva più dare il benservito o trattarmi male, e così la mia curiosità prese vita
Cosa succede quando Gregorio sembra arrivare ad un passo dal raggiungimento dei suoi obiettivi? Il Pontefice e Savelli saranno arrestati, Roma diventerà una repubblica...ma per quanto? 

Inoltre Gregorio ha tanti segreti: frati uccisi, donne impiccate, forse addirittura figli segreti....ed un misterioso tesoro ben custodito. Ma Dante starà a guardare? Si accontenterà di essere servo di senatori, anche se ben remunerato? 

Questa storia ha tanti passaggi, è tutto un susseguirsi di eventi che sembrano portarci ad un determinato epilogo, un epilogo che però assumerà dei risvolti molto particolari. 

Il romanzo mi è piaciuto molto perché l'autore mescola invenzione e storia, personaggi di pura fantasia a personaggi realmente esistiti. Non è mai semplice star dietro ad intrighi e lotte per il potere, ma in fondo la storia dell'umanità e della Chiesa ruotano da sempre attorno a soldi e potere. 

Gregorio, l'abbate, è un personaggio molto particolare: sembra un uomo di Chiesa, ma nasconde oscuri segreti, non esita a uccidere ma Dante, il suo servo, pare essere il suo unico punto debole, lo tratta quasi come un figlio ed è realmente affezionato a lui. 
Crede di essere il capo del mondo; ma non si ricorda che morto un papa se ne fa un altro?
Vana, la moglie del senatore Savelli, è un altro personaggio che ho fatto fatica a decifrare: è talmente attaccata a Dante che pensavo si fosse innamorata di lui, ma lo vede davvero come un figlio. Dante è il più ambiguo di tutti: nel corso della storia mi sono immedesimata molte volte in lui, perché non si rassegna al proprio destino, ha voglia di migliorare la sua vita e di lottare per i suoi ideali, ma è anche un personaggio con un suo lato oscuro, una sua dubbia moralità, del tipo " il fine giustifica i mezzi".
Quando un giovane muore al posto tuo e non dici nulla, della soddisfazione poco ti importa
Il senatore Savelli è un uomo potente, integerrimo, che si ritrova immerso in una profonda crisi economica e potrebbe uscirne a pezzi, ma Dante sarà fondamentale nella sua ripresa... Insomma, come avrete capito sarà un umile servo l'ago della bilancia dalle quale dipendono tante vite e destini. 

Ne I pilastri della Cattedrale la scrittura corre veloce come una macchina in pista, non lascia scampo, si ha il bisogno di sapere e correre con lei. 
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