Figli di virtù e vendetta, Tomi Adeyemi - Recensione -

venerdì 19 giugno 2020


FIGLI DI VIRTU' E 

VENDETTA


Tomi Adeyemi

Editore: Rizzoli

Trama: Dopo aver combattuto contro l'impossibile, Zélie e Amari sono finalmente riuscite a far rivivere la magia a Orïsha. Ma il rituale per risvegliarla si è rivelato più forte di quanto avrebbero potuto immaginare, e ha riportato alla luce non solo i poteri dei maji, ma anche quelli dei nobili che avevano della magia nel loro sangue. Ora Zélie deve lottare per unire i maji in una terra dove il nemico è potente quanto loro. Quando reali ed esercito stringono una mortale alleanza, Zélie deve tornare a combattere per assicurare ad Amari il trono e per proteggere i nuovi maji dall'ira della monarchia. Ma con la minaccia di una guerra civile all'orizzonte, Zélie si trova a un punto critico: dovrà trovare un modo per riunire il regno oppure lasciare che Orïsha venga distrutta da se stessa.

Quando si legge un libro centrale, un libro di mezzo, si ha sempre paura di incappare in qualche delusione e come lettore spesso si cammina in punta di piedi tra le pagine aspettando l'amarezza ad ogni angolo. In realtà con Figli di virtù e vendetta (fortunatamente) tutto questo non succede, ma si rimane di sasso all'idea di finirlo troppo presto.

Figli di virtù e vendetta sembra disorientare all'inizio il lettore, lasciando l'effetto sorpresa fino alla fine. Lo stile essenziale dell'autrice porta il lettore a scoprire il messaggio del romanzo che non si nasconde più tra le pagine, ma sembra gridare a gran voce utilizzando ogni personaggio descritto.

Ciò che si era analizzato e inquadrato nel primo volume, scompare lasciando il posto allo stupore e la meraviglia. Figli di virtù e vendetta diventa un viaggio tra le pagine, in una storia di azione, adrenalina pura, sacrificio e magia. 

Emotivamente il lettore si troverà coinvolto con tutti i personaggi, sentendosi quasi in difficoltà all'idea di non riuscire a trovarne solo uno preferito. L'azione, il bisogno di lottare, il sacrificio, diventano protagonisti assoluti, sottolineando la continua lotta e la difficoltà dell'autrice stessa ad essere una donna di colore in un mondo dove questo sembra essere una colpa.

Figli di virtù e vendetta è una storia apparentemente difficile fatta di adrenalina e azione pura, complessa e meravigliosa. Anche questa volta il lettore rimane incantato dallo stile evocativo, dal silenzio che diventa rumore dove la scrittura porta il lettore a sentire l'odore della terra bagnata e il sapore del sangue.

I personaggi hanno diverse caratteristiche complesse e parecchie sfumature, con una forza d'animo atipica e accogliente al tempo stesso. 

L'amore apparente del primo volume, ora diventa una leggera sfumatura che intenerisce in maniera superficiale, ma allo stesso tempo sufficiente. 

Lotta, guerra, azione, sacrificio. Ogni pagina viene custodita nel nostro cuore.  
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