Una ragazza inglese, Beatrice Mariani - Recensione -

giovedì 29 marzo 2018


Concludiamo il blogtour di Una ragazza inglese, di Beatrice Mariani edito da Sperling & Kupfer, con la recensione del romanzo e lasciandovi immergere nelle sensazioni che ogni blogger ha provato.


una ragazza inglese

Beatrice Mariani


Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 16,90€
Pagine: 275

Trama: È un tardo pomeriggio di giugno quando Jane raggiunge il cancello della villa dove passerà l'estate. Per lei, diplomata a pieni voti in Inghilterra, lavorare come ragazza alla pari per una ricca famiglia romana è un modo per mettere da parte qualche soldo, ma soprattutto il primo passo verso un futuro che intende scegliere da sola. Gli zii, unici parenti rimasti, la vorrebbero indirizzare a studi di economia, un percorso sensato che garantisce un solido avvenire. Ma lei non può dimenticare che i suoi genitori hanno seguito la loro passione a costo della vita, e la passione di Jane è il disegno, non i numeri. A nemmeno vent'anni, ha imparato a dar retta più al cuore che alla ragione. Il cuore, fin dal loro primo rocambolesco incontro, la spinge verso il suo datore di lavoro, Edoardo Rocca, un uomo d'affari dal fascino misterioso, zio del bambino di cui lei si deve occupare. È bello, sicuro di sé, sfuggente. Jane ne è intimorita, ma al tempo stesso attratta. Lui appartiene a un altro mondo, lo sa bene, eppure sente un'affinità che nessuna logica può spiegare. Basta una notte insonne perché si accenda una passione che sfida il buonsenso e la convenienza, non solo per la differenza di età, ma anche perché c'è qualcosa che Edoardo nasconde, segreti ed errori che stanno per travolgerlo. E, quando questo accadrà, per Jane sarà troppo tardi per mettersi in salvo.

Non sono solita leggere romanzi così leggeri o che si lasciano trasportare verso il genere romance, ma di questo romanzo non solo sono stata catturata dalla cover estiva, leggera e colorata, ma dalla trama che ci indica in maniera molto sottile, quanto l'autrice si sia ispirata al celebre romanzo di Charlotte Bronte con Jane Eyre e di quest'ultima ne sono completamente innamorata.
Attenzione, sarebbe molto facile cadere nel cliché liquidando, di primo acchito, il romanzo come una brutta copia del capolavoro della Bronte, in realtà Beatrice Mariani riesce non solo a discostarsi dalla storia originale, ma a trascinare il lettore in una lettura piacevole, lasciandoci quella sensazione di aver finalmente letto un bel libro e con la voglia di ritornarne all'interno.

Nonostante la scrittura sia molto semplice e diretta, pagina dopo pagina lo stile di Beatrice Mariani sembra evocare da una parte il ritmo melodico e trascendentale di Isabel Allende e, dall'altra parte, il mistero e la curiosità dei romanzi di Kate Morton. E' lo stesso stile che piano piano, con un ritmo lineare ci porta nella storia sempre più affondo, ritrovandosi faccia a faccia con quei protagonisti non più fatti di carta: Jane e Edoardo.

Jane è una ragazza di appena vent'anni eppure Beatrice riesce a caratterizzarne ogni tratto come se ne avesse vissuto una vita intera. Ogni lato del suo carattere è abilmente creato, lasciandoci una figura di una donna totalmente completa in ogni sua sfumatura; ci ritroviamo a tifare per una donna che sembra camminare sull'orlo a volte dell'insicurezza e sul bisogno di andare avanti, sull'esigenza di avere tutto sotto controllo per poi quasi alenare a quella sensazione di libertà, ma le coincidenze non esistono e quando il destino la mette davanti ad una scelta, Jane non vacilla e affronta ogni tipo di conseguenza.
L'obbiettivo di Jane è riuscire a raggiungere il suo sogno, la sua meta, ma l'incontro con la figura del personaggio maschile Edoardo, sembra farla vacillare su un sentimento che era messo da parte: l'amore.

A volte ci si immerge talmente tanto in una storia che, se si pensa all'autore, lo si vede quasi in difficoltà nel riuscire a creare in maniera completa il modello della figura di sesso opposto al suo, eppure Beatrice con Edoardo sembra aver creato una figura perfetta, totalmente completa e così caratterizzata da lasciarci quasi sognare di averlo affianco. Se nella figura di Jane avevamo intuito quasi la sua solarità, l'energia che rimane nonostante tutto positiva come se ci si fosse trovati di fronte ad un bagno di sole, con Edoardo ritroviamo l'opposto, troviamo una persona che si può collegare alla figura misteriosa della luna.
Edoardo è ombra scura, riservato, è insicuro ma maschera completamente la sua insicurezza, è un uomo che preferisce vivere nel suo mondo.

L'intreccio tra i due protagonisti così diversi, ma in realtà molto simili, il dover affrontare il passato di entrambi e gli ostacoli che sembrano avvenire nel presente, portano il lettore davanti ad una storia nuova e ricca di dettagli che tolgono il fiato.
Beatrice Mariani con Una ragazza inglese riesce a trasportare il lettore nel suo stesso romanzo, dandogli la sensazione di cadere per poi risalire su. La continua emotività che ne esce fuori, la passione della scrittura e la stessa passione che diventa come grido dei personaggi principali, è pura poesia di fronte ad una lettura che vale la pena di leggere. L'attenzione non cala mai, il bisogno di continuare a leggere porta il lettore a non distogliere mai lo sguardo dal libro, rischiando di dimenticare il tempo passato.

Intenso, evocativo, importante. Una ragazza inglese è tutto ciò che si desidera nel comprare un libro: il bisogno di non rimpiangere il tempo dedicatogli.

2 commenti on "Una ragazza inglese, Beatrice Mariani - Recensione - "
  1. Lo prenderò sicuramente in considerazione! A giudicare dalla copertina non avrei mai pensato si trattasse di un romanzo leggero, semplice e persino profondo.... Mi hai incuriosita :) Vedrò se avrò anch'io occasione di leggerlo :)

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  2. Mi incuriosiva ma da quando ho letto della storia d'amore, non so. Spero che la storia non si riduca a quello, perché l'ambientazione mi piace.

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