Il mercante di Londra, Barbara Taylor Bradford - Recensione

martedì 11 febbraio 2020


Se avete iniziato a seguire questo Blogtour, scoprirete che non è la classica promozione di un romanzo appena pubblicato, ma è l'apertura di un vaso di Pandora che sviluppa all'interno approfondimenti a 360 gradi del romanzo.

IL MERCANTE DI LONDRA

Barbara Taylor Bradford

Prezzo: 19,90€
Pagine: 384
Editore: Sperling&Kupfer

Trama: L'Inghilterra della regina Vittoria è un Paese profondamente diviso tra ricchi e poveri, ma James Falconer vuole sottrarsi al destino già scritto della sua famiglia di umili origini. Da quando era bambino, lavora instancabilmente come ambulante al banco del padre in un fiorente mercato londinese e, sebbene abbia solo quattordici anni, sogna in grande. Ambisce a costruire un impero di negozi come i celebri grandi magazzini Fortnum & Mason e a diventare un famoso mercante. Già alla sua giovane età, infatti, James possiede tutto ciò che serve per diventare un uomo di successo: di bell'aspetto, ma non vanesio, è intelligente e pieno di fascino; determinato e ambizioso, antepone il dovere al piacere. Le sue capacità non rimarranno indifferenti alle attenzioni di Henry Malvern, proprietario del mercato in cui i Falconer lavorano: quando la sua unica figlia nonché erede, Alexis, verrà colpita da un'inaspettata tragedia, la strada di lei e quella di James finiranno per incontrarsi. E il giovane Falconer, dopo aver fatto i conti con minacce alla reputazione e alla vita, dovrà dimostrare di essere veramente padrone del suo destino. Le sorti delle famiglie inglesi dei Falconer e dei Malvern s'intrecciano in modi inaspettati tra scandali, amori e passioni, intrighi e tradimenti, in questo avvincente romanzo, il primo di una nuova indimenticabile saga firmata dall'autrice bestseller del New York Times Barbara Taylor Bradford.

Con epoca vittoriana si intende quel periodo storico dove la regina Vittoria regnò dal 1837 al 1901 trasformando economica, politica, società e letteratura segnando quasi le basi dell'era moderna.

Il popolo non veniva più identificato come una massa di rozzi e ignoranti, schiavi di un regno, ma come popolazione con pensieri e idee, cittadini capaci di movimentare e destabilizzare o meno la stessa politica; tuttavia come viene sottolineato nel romanzo Il mercante di Londra, la differenza tra ricchi e poveri era abissale dovuta soprattutto all'inizio del progresso industriale. 

La classe media cominciava ad innalzarsi sempre più e i poveri attraversavano periodi di crisi per la propria sopravvivenza, molte donne erano costrette a prostituirsi pur di riuscire a sopravvivere. I bambini della classe povera venivano invece utilizzati per i lavori più duri e difficili come ad esempio spazzacamino e piccoli operai nelle miniere di carbone.
Nel periodo vittoriano ci furono comunque molte riforme umanitarie per trovare una soluzione all'estrema povertà.

La famiglia aristocratica diventò un esempio da seguire: moglie padrona del focolare sempre vestita con abiti molto formali e sobri, madre di numerosi figli, marito autoritario e rispettabile (all'apparenza). La donna che sia la madre o la figlia, sempre innocente e ordinaria. Questa figura femminile puritana è possibile leggerla ad esempio in Orgoglio e Pregiudizio e in Emma di Jane Austen.

In quest'epoca nacque anche la fotografia post mortem in quanto le fotografie cominciarono ad avere un costo più accessibile rispetto al ritratto utilizzato fino ad allora dalla classe agiata. Possedere una fotografia del proprio defunto significava appartenere ad una classe di ceto medio alta. Nelle fotografie i defunti venivano posizionati in modo come se fossero ancora in vita: gli occhi venivano tenuti aperti o, in alternativa, dipinti sulle palpebre, accanto ai propri cari vivi o insieme agli animali domestici. Solo verso il 1850 i cadaveri venivano inseriti in posizione seduta su divano o poltrona in modo da sembrare addormentati in un sonno profondo, i bambini, invece, riposavano nelle culle o sul letto accanto a dei giocattoli

Nell'epoca vittoriana nacque anche lo spiritismo, la consapevolezza che al di là del mondo terreno ci fosse quello invisibile tangibile comunque dall'uomo. Molte società segrete diventarono popolari nell'utilizzo di sedute spiritiche e chiromanzia. Nel 1857 Allan Kardec pubblicò Il libro degli spiriti con basi di comunicazione tra il mondo materiale e quello dello spirito.


Il mercante di Londra apre le porte alla saga dei Falconer costruendo la storia pezzo per pezzo come un puzzle immaginario, dove ogni tassello ne combacia con l'altro creando un immagine capace di lasciarci senza fiato.
Ci troviamo nell'epoca vittoriana e l'autrice con un ritmo serrato e carico di profondità porta il lettore all'interno della stessa epoca, assaporando ogni minimo dettaglio cancellando il tempo presente fermandosi nel passato.

Barbara Taylor Bradford con Il mercante di Londra apre una narrativa non solo poetica per via della storia, ma soprattutto per i minuziosi dettagli ricchi in ogni aspetto. Sarà molto facile per il lettore riuscire ad immaginare il tessuto dell'abito, piuttosto che sentire la terra bagnata sotto i piedi.
Marina Venables era seduta in fondo al giardino e fissava il Mare del Nord. Era un soleggiato pomeriggio di maggio e il mare era stupendo, liscio quasi come un lago. Il blu più intenso era punteggiato da creste bianche. Stava dipingendo il mare e aveva ancora in mano il pennello.
La storia, pagina dopo pagina, prosegue su due binari paralleli dove i due protagonisti principali sembrano percorrere le loro vite lasciando il lettore speranzoso nell'incontro dei due destini; nonostante possa sembrare un romanzo romantico e mieloso, in realtà Il mercante di Londra è un romanzo storico vero e proprio dove l'epoca vittoriana ne diviene tangibile.

E' interessante scoprire come l'autrice riesca nonostante il romanzo sia solo uno, a trasportarci in un flusso mutevole dove le parole riescono a rallentare nei momenti più intensi, come se rispettassero il bisogno del lettore di prendere fiato, per poi accelerare nei momenti più quotidiani come se sapessero che il lettore ha il bisogno di scoprire di James e Alexis, due figure contrapposte eppure mescolati entrambi in fili intrecciati.

James è un personaggio di umili origini che cerca nel suo destino di essere di più di un semplice ambulante e ha le carte in tavola per realizzare il suo sogno, mentre Alexis è una donna di ceto elevato che nonostante l'apparenza bellissima e quasi impossibile da raggiungere, ha un animo buono ed umile, capace nella sua indipendenza di essere forte e pronta ad aiutare gli altri.

Passo dopo passo il lettore è portato a seguire le loro storie, la loro cultura, il loro vivere quotidiano per poi scoprire la loro famiglia e affezionarsi a tutti i personaggi creati.

I personaggi creati dall'autrice hanno caratteristiche incisive e ben delineate che portano il lettore a distinguerli l'un l'altro.
Un inizio importante, Il mercante di Londra per il tipo di sguardo sulla realtà, è un romanzo fondamentale per gli appassionati dell'epoca vittoriana. 






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